Una statua in bronzo che ritrae la vaccinazione di una famiglia contro il vaiolo dallo scorso lunedì campeggia davanti al quartier generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, a Ginevra. È stata inaugurata per commemorare i 30 anni dall’eradicazione della malattia “e – con le parole del direttore generale dell’Oms Margaret Chan – un periodo di grande idealismo che ha attratto talenti e ispirato l’impegno e i sacrifici personali”. Un monumento, ha proseguito, che “sta a ricordarci la capacità della cooperazione internazionale nel produrre un bene durevole”.
Nello stesso giorno, e con stampati in mente questi traguardi, si è riunita l’Assemblea mondiale della sanità. Quasi tremila rappresentanti dei 193 Paesi membri dell’Oms con obiettivi non molto diversi dai tempi in cui il vaiolo era una priorità sanitaria.
La lotta alle malattie infettive rimane di stringente attualità, ancor più dopo l’esperienza della pandemia di A/H1N1 che ha messo alla prova come non mai le misure di allerta globali. Allo stesso tempo, però, aumenta l’impatto delle malattie croniche, non soltanto nei Paesi industrializzati ma anche in quelli in via di sviluppo.
In più, nuove emergenze si affacciano sullo scenario sanitario globale: il dilagare di farmaci contraffatti, la conciliazione tra le esigenze di un ritorno economico delle aziende e l’accesso ai medicinali nei Paesi a basso reddito, la mobilità del personale sanitario.
Sfide che l’Assemblea ha cercato di affrontare nei cinque giorni di consultazioni e votazioni, da cui sono scaturite diverse risoluzioni e piani d’azione.
Salute pubblica, innovazione e proprietà intellettuale
Il tema della proprietà intellettuale è un problema critico per quasi 5 miliardi di persone che vivono nei Paesi in via di sviluppo dove la povertà rende difficile l’accesso ai farmaci. Il dibattito dell’assemblea si è focalizzato sugli aspetti economici, in particolare sull’uso razionale dei fondi e sulla di ricerche attraverso network regionali.
La strategia globale propone che l’Oms promuova una forma di conciliazione tra innovazione e accesso ai farmaci che possa incoraggiare ricerche guidate dai bisogni piuttosto che dal mercato. Un nuovo gruppo esaminerà il modo in cui portare avanti questo lavoro ed è atteso che produca un rapporto per la 65esima Assemblea nel 2012.
Medicinali contraffatti
Verrà costituito un gruppo di lavoro, aperto a tutti gli Stati membri che esaminerà il ruolo dell’Oms nell’assicurare la disponibilità di farmaci di buona qualità, sicuri, efficaci e a costi accessibili. Il gruppo si occuperà soltanto delle questioni concernenti la salute pubblica e non di quelle brevettuali. Dal lavoro del gruppo scaturiranno raccomandazioni che verranno presentate nel corso della prossima Assemblea mondiale della sanità.
Epatiti virali
Il 28 luglio prossimo sarà celebrata la prima Giornata mondiale delle epatiti. Un primo passo verso l’adozione di un approccio complessivo da parte dell’Oms alla prevenzione e al controllo di queste patologie.
Obiettivi del Millennio
Una risoluzione esprime preoccupazione per la lentezza con qui ci si sta avvicinando agli Obiettivi del Millennio, soprattutto per quanto concerne la salute materno-infantile e l’accesso universale alla salute riproduttiva.
Reclutamento internazionale del personale sanitario
È stato adottato un codice di comportamento sul reclutamento internazionale di personale sanitario che mira a stabilire e promuovere principi e pratiche volontari per un reclutamento etico. Allo scopo di rafforzare i sistemi sanitari dei Paesi in via di sviluppo, scoraggia i Paesi industrializzati ad assumere personale proveniente da questi Stati, fenomeno che determina una carenza cronica di personale. Incoraggia, invece, una “migrazione circolare” di personale sanitario, che preveda la formazione o l’acquisizione di esperienza all’estero e un successivo ritorno in patria.
Sicurezza alimentare
Una risoluzione auspica un rafforzamento della ricerca nel campo della sicurezza alimentare che stimi la diffusione delle patologie correlate al cibo.
Eradicazione del morbillo
Nonostante i progressi fatti nel controllo del morbillo, è stata ricordata la necessità di raggiungere l’eradicazione entro il 2015. È perciò necessario che il morbillo sia inserito tra le priorità di salute pubblica, siano messi a punto o rafforzati sistemi di immunizzazione efficienti che sostengano la copertura vaccinale. Particolare sforzi dovranno essere profusi nella vaccinazione dei segmenti della popolazione più difficile da raggiungere.
Emoderivati
Una risoluzione è stata adottata per aumentare su scala globale l’accesso a trasfusioni con sangue e emoderivati sicuri. Si invitano soprattutto i Paesi in via di sviluppo a realizzare sistemi regolatori usando competenze e esperienze già presenti in altre parti del mondo.
Trapianti
Due nuove linee sul trapianti di organo e tessuti. La prima migliora la sicurezza, la qualità e l’efficacia sia delle procedure di donazione che di trapianto. La seconda aumenta la trasparenza per assicurare l’anonimato e la privacy di donatore e ricevente.
Polmoniti
Sono il primo big killer di bambini al di sotto dei cinque anni nel mondo. Una risoluzione ricorda che gli sforzi contro la polmonite sono essenziali per raggiungere l’Obiettivo del millennio numero 4: la riduzione della mortalità infantile.
Alimentazione e infanzia
Circa 112 milioni di bambini sono sottopeso nel mondo e 186 milioni non si nutrono correttamente. Non soltanto di povertà si tratta ma anche di alimentazione inappropriata: per esempio soltanto il 35 per cento dei bambini con meno di 6 mesi viene allattato al seno, mentre un aumento delle pratiche di allattamento al seno potrebbe salvare ogni anno circa un milione di bambini.
Una risoluzione richiede un aumento dell’impegno politico in questo campo, l’implementazione di una strategia globale per l’alimentazione dei bambini e la messa a punto di un sistema di sorveglianza.
Anomalie congenite
Una risoluzione mette al centro dell’agenda sanitaria mondiale la prevenzione e la gestione dei difetti congeniti nei Paesi a medio e basso reddito. La risoluzione chiede agli Stati, quando possibile, di prevenire le anomalie anche con l’attivazione di programmi di screening. In ogni caso, di fornire supporto e assistenza ai bambini malati e alle loro famiglie.
Influenza pandemica
La condivisione del know how maturato durante l’influenza pandemica A/H1N1 è stata riconosciuta come arma fondamentale per contrastare un’eventuale nuova emergenza. Così come il ruolo dell’industria, essenziale nel garantire la produzione di vaccini e il trasferimento di tecnologie ai Paesi in via di sviluppo.
Una risoluzione ha richiesto al direttore generale di proseguire sulla strada iniziata lo scorso anno e intraprendere ogni consultazione tecnica e studio necessario.
International Health Regulations
L’Assemblea ha richiesto un rafforzamento su base nazionale dell’International Health Regulations, uno strumento nato allo scopo di prevenire e rispondere ai rischi di salute pubblica che possono varcare i confini nazionali. Il piano prevede che i Paesi riportino i dati sulla diffusione di alcune patologie e eventi di sanità pubblica all’Oms. Per far ciò correttamente è necessario che costruiscano un sistema efficiente di sorveglianza, allarme e risposta.
Antonino Michienzi