L’allattamento previene il rischio di obesità

L’allattamento previene il rischio di obesità

L’allattamento previene il rischio di obesità
Per i bambini nati da donne con diabete gestazionale, notoriamente con maggiori probabilità di sviluppare obesità, basta allattare al seno per almeno sei mesi per azzerare questo rischio, secondo uno studio americano pubblicato su Diabetes Care.

I neonati la cui madre è affetta da diabete gestazionale sono a maggior rischio di sviluppare l’obesità negli anni a venire, ma, secondo uno studio pubblicato su Diabetes Care, l’allattamento al seno è un’efficace misura per ridurre drasticamente questo pericolo.La ricerca è stata condotta da un team di ricercatori afferenti a 3 università americane (tutte in Colorado) su quasi 400 bambini e ragazzi tra i 6 e i 13 anni. Novanta di essi erano stati “esposti” al diabete materno durante la gravidanza.
Dall’analisi dei dati è emerso che i bambini nati da madre diabetica e che non avevano allattato per un periodo adeguato presentavano mediamente 1,7 punti in più nel loro livello di indice di massa corporea. Nessuna differenza significativa con il gruppo di controllo, invece, per i bambini che avevano allattato. Tuttavia, il periodo di allattamento non doveva essere inferiore ai sei mesi.I risultati si mantenevano inoltre invariati tra i diversi gruppi etnici.
"I nostri risultati suggeriscono che la promozione dell’allattamento al seno può essere un’efficace strategia per ridurre il rischio di obesità infantile in quei bambini nati da madri diabetiche”, ha commentato Dana Dabelea, docente associato di Epidemiologia alla Colorado School of Public Health e coordinatrice dello studio.“Dal momento che l’obesità e l’esposizione nell’utero al diabete materno sono entrambi stati associati con il successivo sviluppo di diabete di tipo 2, ne consegue che l’allattamento al seno per questi bambini consente di ridurre anche il rischio di ammalarsi in futuro di diabete”, ha aggiunto Dabelea che ha però precisato che “occorrono altri studi per confermare questa protezione aggiuntiva”.
Lo studio aggiunge ulteriori evidenze al già lungo elenco di benefici derivanti dell’allattamento al seno. "Oltre al suo importante ruolo nella costruzione del rapporto madre-figlio, l’allattamento al seno, se comparato con il latte in polvere, ha molti effetti positivi sullo sviluppo umano nel breve e nel lungo termine: riduce l’incidenza di infezioni delle alte vie aeree, abbassa il rischio di asma e atopia, riduce il rischio di ipertensione e di diabete di tipo 2, così come quello di tipo 1”, ha commentato Andreas Plagemann, della clinica ostetrica della Charité – Universitätsmedizin di Berlino in un editoriale che ha accompagnato lo studio. "In più esistono forti evidenze scientifiche che l’allattamento ha il potenziale per ridurre in maniera permanente il rischio di sviluppare obesità”.

01 Marzo 2011

© Riproduzione riservata

Crescono i casi di epatite A, sia per trasmissione sessuale che per alimenti contaminati
Crescono i casi di epatite A, sia per trasmissione sessuale che per alimenti contaminati

Crescono in Italia, analogamente a quanto avviene nel resto d’Europa, le segnalazioni di casi di epatite A, legati sia alla trasmissione sessuale che al consumo di prodotti contaminati. Lo segnala...

Alzheimer e demenze: in Italia 1 milione di pazienti, previsto raddoppio entro il 2050. Serve fare rete
Alzheimer e demenze: in Italia 1 milione di pazienti, previsto raddoppio entro il 2050. Serve fare rete

In un paese come l’Italia, in cui il 23% della popolazione ha più di 65 anni con una speranza di vita sempre in aumento, l’Alzheimer rappresenta più che mai una...

AIFA approva faricimab in siringa preriempita: un passo avanti per contrastare le principali patologie della retina
AIFA approva faricimab in siringa preriempita: un passo avanti per contrastare le principali patologie della retina

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità a carico del SSN per la nuova formulazione di faricimab in siringa preriempita (PFS), da utilizzare nel trattamento della degenerazione maculare...

Hiv. Simit: “In Italia i nuovi casi restano stabili, allontanandoci dagli obiettivi Unaids 2030”
Hiv. Simit: “In Italia i nuovi casi restano stabili, allontanandoci dagli obiettivi Unaids 2030”

Alla vigilia della Giornata Mondiale contro l’Aids del 1° dicembre, sotto i riflettori l’ultimo bollettino del Centro Operativo Aids dell’Istituto Superiore di Sanità, che nel 2024 registra 2.379 nuove diagnosi...