Diabete: via libera dell’Ue al Saxagliptin per casi di insufficienza renale

Diabete: via libera dell’Ue al Saxagliptin per casi di insufficienza renale

Diabete: via libera dell’Ue al Saxagliptin per casi di insufficienza renale
Con il nuovo dosaggio da 2,5mg approvato dalla Commissione Europea, il Saxagliptin diventa il primo inibitore dpp-4 indicato per i pazienti con diabete di tipo 2 affetti da insufficienza renale moderata o grave. Segue ora l’iter regolatorio italiano per la rimborsabilità di questo nuovo dosaggio.

La Commissione Europea ha approvato il nuovo dosaggio di Saxagliptin 2,5 mg per i pazienti adulti con diabete mellito di tipo 2, affetti da insufficienza renale moderata o grave. Questa nuova estensione di impiego è un ulteriore tassello nello sviluppo di Saxagliptin (Bristol-Myers Squibb e AstraZeneca) e nella cura di un’ampia popolazione di pazienti. In Italia, infatti, l’insufficienza renale colpisce circa il 30% dei pazienti diabetici.

Saxagliptin è il primo farmaco della sua classe, gli inibitori della dipeptidil-peptidasi IV (DDP-4), ad essere approvato in Europa per i pazienti che presentano un quadro d’insufficienza renale moderata o grave. L’utilizzo in questi pazienti è stato approvato dall’EMA (European Medicines Agency) sulla base dei risultati di uno studio multicentrico, randomizzato in doppio cieco, che ha valutato gli effetti di una dose giornaliera da 2,5 mg di Saxagliptin verso placebo su 170 pazienti, con diabete di tipo 2 e insufficienza renale (clearance della creatinina [CrCl] ≤50 mL/min).

Secondo i risultati dello studio Saxagliptin, alla dose di 2,5 mg, si è dimostrato efficace e sicuro in questa tipologia di pazienti.

In Italia, attualmente Saxagliptin è indicato, in associazione con metformina, sulfonilurea o tiazolidinedione, per il miglioramento del controllo glicemico nei pazienti affetti da diabete mellito di tipo 2, nei casi in cui i singoli farmaci non riescano a portare la glicemia entro i livelli accettabili nonostante la dieta appropriata e l’attività fisica.
In caso di insufficienza renale lieve il farmaco può già essere prescritto al dosaggio di 5 mg.
L’esperienza nei pazienti con insufficienza renale grave è molto limitata, pertanto Saxagliptin deve essere usato con cautela in questa popolazione. Saxagliptin non è, invece, raccomandato per pazienti con malattia renale terminale (ESRD) e sottoposti a emodialisi.
 

09 Marzo 2011

© Riproduzione riservata

Crescono i casi di epatite A, sia per trasmissione sessuale che per alimenti contaminati
Crescono i casi di epatite A, sia per trasmissione sessuale che per alimenti contaminati

Crescono in Italia, analogamente a quanto avviene nel resto d’Europa, le segnalazioni di casi di epatite A, legati sia alla trasmissione sessuale che al consumo di prodotti contaminati. Lo segnala...

Alzheimer e demenze: in Italia 1 milione di pazienti, previsto raddoppio entro il 2050. Serve fare rete
Alzheimer e demenze: in Italia 1 milione di pazienti, previsto raddoppio entro il 2050. Serve fare rete

In un paese come l’Italia, in cui il 23% della popolazione ha più di 65 anni con una speranza di vita sempre in aumento, l’Alzheimer rappresenta più che mai una...

AIFA approva faricimab in siringa preriempita: un passo avanti per contrastare le principali patologie della retina
AIFA approva faricimab in siringa preriempita: un passo avanti per contrastare le principali patologie della retina

L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità a carico del SSN per la nuova formulazione di faricimab in siringa preriempita (PFS), da utilizzare nel trattamento della degenerazione maculare...

Hiv. Simit: “In Italia i nuovi casi restano stabili, allontanandoci dagli obiettivi Unaids 2030”
Hiv. Simit: “In Italia i nuovi casi restano stabili, allontanandoci dagli obiettivi Unaids 2030”

Alla vigilia della Giornata Mondiale contro l’Aids del 1° dicembre, sotto i riflettori l’ultimo bollettino del Centro Operativo Aids dell’Istituto Superiore di Sanità, che nel 2024 registra 2.379 nuove diagnosi...