Fratello e sorella trapiantati di rene nello stesso giorno. È la prima volta. L’intervento alle Molinette di Torino

Fratello e sorella trapiantati di rene nello stesso giorno. È la prima volta. L’intervento alle Molinette di Torino

Fratello e sorella trapiantati di rene nello stesso giorno. È la prima volta. L’intervento alle Molinette di Torino
I due reni sono stati prelevati da una donatrice di 41 anni di nazionalità rumena deceduta per emorragia cerebrale presso la Rianimazione dell'ospedale. I due fratelli erano affetti da rene policistico, malattia renale ereditaria che può colpire diversi membri all'interno di una stessa famiglia.

Per la prima volta fratello e sorella venezuelani sono stati trapiantati di rene nello stesso pomeriggio, presso l'ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. I due reni sono stati prelevati da una donatrice di 41 anni di nazionalità rumena deceduta per emorragia cerebrale presso la Rianimazione dell'ospedale Molinette. A darne notizia una nota dell’Aou, spiegando che il rene sinistro è andato all’uomo venezuelano di 48 anni e in dialisi dal 2013 per nefropatia policistica ereditaria; quello destro sulla sorella di 50 anni, affetta dalla stessa patologia e non ancora in dialisi (trapianto preemptive). Entrambi i pazienti riceventi sono residenti in Piemonte.

Il doppio trapianto è stato effettuato dai chirurghi vascolare Aldo Verri e Monica Hafner (équipe dottor Maurizio Merlo) e dagli urologi Giovanni Pasquale ed Alessandro Greco (équipe professor Bruno Frea). I due trapianti sono tecnicamente riusciti ed ora i pazienti sono ricoverati presso la terapia intensiva della Nefrologia Dialisi Trapianto delle Molinette e seguiti dall'équipe nefrologica diretta dal professor Luigi Biancone.

“La coincidenza che da un donatore vengano trapiantati una coppia fratello e sorella – spiega la nota – è dovuta alla compatibilità immunitaria molto simile tra i due trapiantati ed ovviamente alla donatrice e rafforza l'importanza della compatibilità nell'allocazione di questi organi proprio per ridurre i rischi di rigetto”.

“Al di là della circostanza particolare di vedere trapiantati nello stesso giorno un fratello ed una sorella, questo evento deve riportare l'attenzione su questa malattia renale ereditaria, il rene policistico, che per la sua trasmissione autosomica dominante può colpire diversi membri all'interno di una stessa famiglia”, ha affermato Biancone. Che ha aggiunto: “E' una causa importante di insufficienza renale avanzata, dal momento che circa l'8% dei pazienti in dialisi è affetto da questa patologia. Alla Città della Salute siamo attivi su tutti gli aspetti dalla ricerca alla gestione nefrologica clinica, dialitica e trapiantologica, anche in collaborazione con il Centro trapianti di fegato in caso di trapianto combinato fegato-rene”.

14 Ottobre 2015

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