Malattie rare. A Torino il convegno del Centro di ricerche di Immunopatologia e documentazione sulle malattie rare

Malattie rare. A Torino il convegno del Centro di ricerche di Immunopatologia e documentazione sulle malattie rare

Malattie rare. A Torino il convegno del Centro di ricerche di Immunopatologia e documentazione sulle malattie rare
La 20a edizione del convegno medico- scientifico unisce le tre anime del gruppo di lavoro: le malattie rare, le patologie reumatologiche e le nefropatie. Il convegno si chiuderà sabato 28 gennaio con la 2nd Turin Conference on Idiopathic Systemic Vasculitis con la partecipazione di alcuni fra i principali esperti internazionali del campo.

Per malattia rara si intende una patologia che colpisce meno di 5 persone su 10.000 nella Comunità Europea. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che esistano dalle 6000 alle 8000 differenti malattie rare e che circa il 10% della popolazione mondiale sia affetto da una qualche malattia rara. Oltre 31.700 i casi censiti in Piemonte dal Registro regionale delle malattie rare negli 11 anni dalla sua istituzione. Partendo da questi dati si è aperto ieri, a Torino, la 20a edizione del convegno medico- scientifico su Patologia Immune e Malattie Orfane, organizzato dal Centro di ricerche di immunopatologia e documentazione sulle malattie rare (CMID) e  dalla struttura complessa di Nefrologia e dialisi dell'Ospedale Giovanni Bosco di Torino, diretti dal professor Dario Roccatello.

L'edizione del ventennale unisce le tre anime del gruppo di lavoro: le malattie rare, le patologie reumatologiche e le nefropatie.

Le malattie rare verranno trattate nelle sessioni dedicate alle malattie senza diagnosi ed alle Reti Europee di Riferimento, con la partecipazione, fra gli altri, della dottoressa Domenica Taruscio (Centro Nazionale Malattie Rare) e del dottor William Gahl (National Human Genome Research Institute, NIH di Bethesda).

Le malattie reumatologiche e nefrologiche verranno trattate nel corso di due ampie sessioni dedicate al tema How I treat patients in clinical practice, in cui esperti nazionali ed internazionali si confronteranno sulle più attuali strategie terapeutiche e sulle nuove frontiere della ricerca clinica.

L'appropriatezza e le ricadute di un corretto approccio sul paziente saranno oggetto di altre sessioni dedicate all'uso dei farmaci biosimilari ed al contenimento dei costi in sanità.

Infine, le sessioni dedicate alle immunodeficienze primitive ed alle sindromi autoinfiammatorie, alle complicanze della sindrome da anticorpi antifosfolipidi, alla sindrome emolitico uremica, patologia resa tristemente nota per un'epidemia avvenuta alcuni anni fa in Germania e Francia.

 Il convegno si chiuderà sabato 28 gennaio con la 2nd Turin Conference on Idiopathic Systemic Vasculitis con la partecipazione di alcuni fra i principali esperti internazionali del campo.

25 Gennaio 2017

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...