Specializzazioni. Omceo Padova: “Vigiliamo sul futuro formativo dei giovani medici”

Specializzazioni. Omceo Padova: “Vigiliamo sul futuro formativo dei giovani medici”

Specializzazioni. Omceo Padova: “Vigiliamo sul futuro formativo dei giovani medici”
L’Ordine provinciale dei medici interviene sull’iter avviato dalla Regione Veneto per la nomina presidente Scuola regionale in Medicina generale. “Auspichiamo un confronto e che la scelta possa ricadere su un preside di elevato profilo professionale e capacità organizzative”. Attenzione anche alle criticità del sistema formativo post lauream a livello nazionale: “Sosteniamo la Fnomceo su iniziative tese a sensibilizzare Salute e Miur”.

È stato avviato dalla Regione Veneto un percorso di definizione della nomina del Preside della Scuola Regionale di Formazione Specifica in Medicina Generale, ove si identificano i requisiti per la formazione di una rosa di candidati idonei a Preside della Scuola. A riguardo, l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Padova interviene con una nota in cui “auspica il confronto con i Medici di Medicina Generale, in modo che si possa individuare un Preside di elevato profilo professionale e capacità organizzative, garante del buon funzionamento della Scuola di Formazione Specifica in Medicina Generale, che ha la responsabilità della formazione dei Medici di Medicina Generale, protagonisti del futuro della medicina del territorio nel Veneto”.

Contestualmente l'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Padova esprime “preoccupazione per la situazione che si sta consolidando e che rischia di inficiare l'iter formativo post lauream e lo sviluppo professionale dei giovani Medici e Odontoiatri”.

Dall’Omceo di Padova “sostegno alla Federazione Nazionale dei Medici e degli Odontoiatri rispetto ad eventuali iniziative che sensibilizzino sul tema il Ministero della Salute e il Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca. Tale preoccupazione nasce dal fatto che nei prossimi dieci anni circa, a fronte dei 40 mila medici che andranno in pensione, 36 mila giovani professionisti rimarranno in una sorta ‘d’imbuto formativo’ poiché saranno laureati in Medicina e Chirurgia ma non riusciranno ad accedere ad una Scuola di Specializzazione o alla Scuola di Formazione in Medicina Generale, con il rischio di trovarsi ad accettare condizioni di sottoimpiego o di emigrare. Per quanto riguarda le Scuole di Specializzazione, ad esempio – conclude la nota dell’Omceo di Padova -, si sta ancora attendendo il bando di concorso, relativamente al quale alcuni giorni fa è stato emanato il Decreto Ministeriale che determina un numero di contratti inferiore a quello dell'anno precedente e di almeno mille contratti in meno del fabbisogno stimato”.

14 Settembre 2017

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