Umbria. Morti bianche: approvate linee guida per cadute dall’alto

Umbria. Morti bianche: approvate linee guida per cadute dall’alto

Umbria. Morti bianche: approvate linee guida per cadute dall’alto
Si tratta della prima normativa regionale nel panorama italiano che affronta nello specifico il tema. A due mesi dalla fine del 2011, il bilancio delle vittime è già maggiore di quelle del 2010: 460 morti contro i 441 dello scorso anno.

Se è vero che negli ultimi anni il numero delle morti bianche è diminuito, resta comunque il fatto che si continua a morire e la caduta dall’alto rimane una delle principali cause di incidenti sul lavoro. Solo nel mese di ottobre 57 persone sono morte sui luoghi di lavoro, e, a due mesi dalla fine del 2011, il bilancio delle vittime è già maggiore del 2010: finora i morti sono 460 contro i 441 dello stesso periodo dell'anno scorso.
“Quello descritto è uno scenario drammatico – ha affermato l’assessore regionale alle politiche per la sicurezza nei luoghi di lavoro, Stefano Vinti – che impegna ancora di più la Regione Umbria a garantire il grado massimo di sicurezza”. “Per quanto attiene gli incidenti determinati dalle cadute dall’alto – ha proseguito – la responsabilità maggiore attiene alla scarsa informazione e formazione degli operatori ed in una errata valutazione dei rischi da parte di chi ha la responsabilità degli interventi”. A queste cause, ha poi spiegato Vinti, si deve aggiungere il fatto che “per manutenzioni di piccola entità salgono in copertura persone totalmente ignare dei rischi che si corrono e della normativa in materia di prevenzione”. “Per cercare di migliorare la situazione e quindi limitare i rischi, la Giunta regionale – ha concluso – ha approvato le nuove linee di indirizzo per la prevenzione delle cadute dall’alto che rappresentano la prima normativa regionale nel panorama italiano che affronta nello specifico il problema, alla luce della incidenza di questo tipi di incidenti, tesa a ridurre drasticamente il numero di morti per lavoro”.

11 Novembre 2011

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