Privacy. Lo Smi scrive al Garante: “Definire in modo chiaro diversi nodi prima dell’entrata in vigore della normativa europea”

Privacy. Lo Smi scrive al Garante: “Definire in modo chiaro diversi nodi prima dell’entrata in vigore della normativa europea”

Privacy. Lo Smi scrive al Garante: “Definire in modo chiaro diversi nodi prima dell’entrata in vigore della normativa europea”
Entrerà in vigore il prossimo 25 maggio il nuovo Regolamento Europeo sulla Privacy. Il Sindacato dei Medici Italiani sottolinea come tuttavia non sia ancora stato emanato né pubblicato in Gazzetta Ufficiale il previsto Decreto Attuativo del Gdpr, con il quale ogni paese membro UE deve adattare le proprie norme in materia di privacy al nuovo regolamento europeo.

Il prossimo 25 maggio entrerà definitivamente in vigore in tutta Europa, quindi nel nostro paese, il nuovo Regolamento Europeo sulla Privacy.
Il Sindacato dei Medici Italiani sottolinea come tuttavia non sia ancora stato emanato né pubblicato in G.U. il previsto Decreto Attuativo del GDPR (Nuovo Regolamento Europeo), con il quale ogni paese membro UE deve adattare le proprie norme in materia di privacy al nuovo regolamento europeo. Al momento, già circolano diverse interpretazioni del GDPR anche difformi tra loro, e manca ancora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Attuativo.

Pertanto, lo Smi ha inviato stamattina una richiesta di chiarimenti al Garante della Privacy affinché si precisino alcuni nodi irrisolti soprattutto per quanto attiene l’obbligo per il medico di medicina generale, il Pediatria o Specialista libero professionista.
 
Nello specifico:
• registro delle Attività di trattamento ( Art. 30 GDPR )
• valutazione d’ impatto sulla protezione dei Dati ( Art. 35 Cap.IV sez3 GDPR);
• nomina responsabile Protezione dati;
• definizione di “utilizzo su larga scala di categorie particolari di dati personali di cui all’ ART 9 par.1” (dati di salute), con esplicitazione della applicabilità o meno di tale concetto alla popolazione dei medici, ad esempio, appunto i Convenzionati con il Ssn per la medicina generale e la pediatria di libera scelta e/o i liberi professionisti.

Nella fattispecie è importante anche una risposta chiara circa l’applicabilità o meno di tali punti ai medici Convenzionati con il Ssn per la medicina generale e la Pediatria di Libera scelta sia operanti in forma individuale che in forme associative o UCP e/o i liberi professionisti.

Cristina Patrizi, dirigente nazionale Smi, che ha seguito questa questione conclude, lanciando un messaggio netto alle istituzioni: “Auspichiamo un chiarimento al fine di rispondere compiutamente e senza incertezze interpretative ai quesiti angosciati dei tanti medici che si stanno rivolgendo a noi in questi giorni. I medici sono già oggetto di troppi oneri burocratici, sarebbe bene che non ci fossero zone di ombra o dubbi interpretativi nell’applicazione della normativa europea. Siamo medici non burocrati”.

Infine, lo Smi ricorda che i dirigenti dipendenti da una struttura pubblica, o gli specialisti ambulatoriali in servizio per il Ssn, sono soggetti alle disposizioni attuative del GDPR che però sono poste in carico alle Direzioni Aziendali.

Quindi con una circolare ha inviato ai medici un elenco di precisazioni sulla materia:

1. non siamo al punto zero in tema di privacy;
2. non è abrogato il Codice della Privacy (DLgs 196/2003) al quale già tutti i medici italiani si sono dovuti adeguare in questi anni, bensì verrà integrato e modificato in alcuni articoli;
3. non è ancora pubblicato il Decreto Attuativo che consente in Itali l’ adeguamento del Codice Privacy attualmente in essere , con il GDPR ( nuovo regolamento Europeo);
4. occorre identificare con chiarezza le richieste e gli adempimenti ULTERIORI e DIVERSI da quanto finora richiesto dal “vecchio” codice della privacy, presenti nel GDPR. 

18 Maggio 2018

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