Emilia Romagna. Approvato accordo 2011-2014 con Aiop

Emilia Romagna. Approvato accordo 2011-2014 con Aiop

Emilia Romagna. Approvato accordo 2011-2014 con Aiop
Concordato il budget a disposizione che resterà di 280 mln come nel 2010 e 2011. Cambia la ripartizione delle risorse con il rafforzamento del budget delle Aziende Usl (215,7 mln). Ribadita l'inclusione del settore privato nella programmazione per abbattere i tempi delle liste di attesa.

È stato approvato dalla Giunta regionale l’accordo, siglato dall’assessore alle politiche per la Salute, Carlo Lusenti, e dal presidente regionale di Aiop (Associazione italiana ospedalità privata), Mario Cotti, che disciplina le relazioni tra Servizio sanitario regionale e spedalità privata dal punto di vista dei servizi da erogare e del budget economico a disposizione per il periodo 2011- 2014.
L’accordo traduce negli aspetti economici e normativi l’intesa siglata nel dicembre 2010 che aveva registrato la conclusione del processo di accreditamento degli ospedali privati riaffermando la loro piena integrazione nel Servizio sanitario regionale, un sistema a responsabilità interamente pubblica, imperniato sulla cooperazione e sulla rete. 


Dal punto di vista economico, Regione e Aiop, in considerazione della congiuntura che il Paese sta attraversando, hanno concordato che il budget a disposizione resti fermo fino al 31 dicembre 2012: 280 milioni come nel 2010 e nel 2011 (dopo l’incremento del 2,2% del budget e del 2% per le tariffe, deciso a fine 2009 sul 2010). Cambia, tuttavia, la ripartizione delle risorse: l’accordo ha rafforzato il budget a disposizione delle Aziende Usl (215,7 milioni del budget complessivo) per la fornitura di servizi da parte di ospedali privati accreditati che hanno sede nel territorio di competenza. L’obiettivo è facilitare la cura degli ammalati all’interno della provincia di residenza e dare stabilità di risorse ai singoli ospedali privati accreditati.

Per il contributo ad abbattere i tempi di attesa, l’accordo riafferma gli obiettivi comuni di diminuzione delle liste d’attesa, ribadendo, in coerenza con le delibere di Giunta regionale al riguardo (1035/2009, 925/2011), l’inclusione del settore privato nella programmazione.

“L’accordo – ha commentato Lusenti – rappresenta una assunzione di responsabilità importante sia per la Regione che per la spedalità privata”. “Insieme abbiamo deciso di tenere fermo il budget complessivo considerando il difficile momento che anche la sanità sta attraversando – ha concluso – e insieme abbiamo deciso di rafforzare l’impegno a migliorare i servizi erogati ai cittadini, anche cercando di avvicinare i luoghi di cura e di migliorare i tempi di attesa”.

24 Dicembre 2011

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...