Coronavirus. In Spagna 10.000 nuovi casi in 24 ore. Salgono a 56.000 i contagiati e ad oltre 4.000 i decessi. E anche qui, come in Italia, i più colpiti sono gli anziani

Coronavirus. In Spagna 10.000 nuovi casi in 24 ore. Salgono a 56.000 i contagiati e ad oltre 4.000 i decessi. E anche qui, come in Italia, i più colpiti sono gli anziani

Coronavirus. In Spagna 10.000 nuovi casi in 24 ore. Salgono a 56.000 i contagiati e ad oltre 4.000 i decessi. E anche qui, come in Italia, i più colpiti sono gli anziani
I pazienti ricoverati in ospedali sono 31.912, e 3.679 quelli attualmente in terapia intensiva. Il tasso di letalità grezzo si impenna così al 7,2%. Analizzando i dati su contagi e letalità per fasce d'età, viene fuori uno scenario quasi sovrapponibile a quello italiano. Anche in Spagna, infatti, la fascia d'età più colpita dal virus è rappresentata dagli over 75. Oltre la metà di tutti i ricoverati in Spagna ha più di 70 anni. E la maggior parte dei decessi si registra tra persone con più di 80 anni

I contagi da coronavirus in Spagna continuano a crescere ad un ritmo spaventoso. In appena 24 ore sono passati da 47.610 a 56.188. I morti intanto arrivano a 4.089, di questi 655 solo nell'ultima giornata. I pazienti ricoverati in ospedali sono 31.912, e 3.679 quelli attualmente in terapia intensiva. Il tasso di letalità grezzo si impenna così al 7,2%.
 

 

Anche la penisola iberica supera quindi la Cina per numero di decessi e si avvicina così pericolosamente al 'caso' Italia.
 
Ad incidere sull'alto tasso di letalità potrebbe essere il numero di tamponi eseguiti. Erano solo 30.000 al 18 marzo (a quella data in Italia erano 165.541). L'intenzione del Governo era di eseguire testo a tappeto per il Paese con l'intento di individuare ed isolare immediatamente i pazienti asintomatici. Ne erano stati ordinati 5 milioni. Ma i test rapidi comprati dal ministero dello Salute spagnolo in Cina sono stati bollati dai laboratori di microbiologia come “imprecisi” e malfunzionanti perché “danno molti falsi negativi”. Da qui il rallentamento rispetto a quanto programmato.
 
Ma analizzando i dati su contagi e letalità per fasce d'età, viene fuori uno scenario quasi sovrapponibile a quello italiano. Anche in Spagna, infatti, la fascia d'età più colpita dal virus è rappresentata dagli over 75. Oltre la metà di tutti i ricoverati in Spagna ha più di 70 anni.

 
E la maggior parte dei decessi si registra tra persone con più di 80 anni. 

 
Anche in questo caso, quindi, a differenza di quanto sta avvenendo in altri Paesi, ad essere colpita è stata per la maggior parte una popolazione più anziana e quindi sicuramente più esposta a complicanze e al rischio di un esito infausto della malattia.
 
Giovanni Rodriquez

Giovanni Rodriquez

26 Marzo 2020

© Riproduzione riservata

Migliorano screening e territorio, ma tempi di attesa per interventi e Pronto soccorso restano critici. Ecco le performance di Asl e Ospedali
Migliorano screening e territorio, ma tempi di attesa per interventi e Pronto soccorso restano critici. Ecco le performance di Asl e Ospedali

Dalle Asl, che mostrano un significativo recupero soprattutto negli screening oncologici e nei servizi territoriali, alle Aziende ospedaliere, dove invece permangono criticità importanti sui tempi di attesa e nei Pronto...

Italia da record per longevità, ma l’assistenza agli anziani è in affanno
Italia da record per longevità, ma l’assistenza agli anziani è in affanno

Con un’aspettativa di vita alla nascita di 83,5 anni, l’Italia si conferma tra i Paesi più longevi al mondo, superando di ben 2,4 anni la media Ocse (81,1). Un primato...

Alzheimer. Iss: “Forte squilibrio Nord-Sud nell’accesso ai servizi sulle demenze”
Alzheimer. Iss: “Forte squilibrio Nord-Sud nell’accesso ai servizi sulle demenze”

In Italia c’è un forte squilibrio nella distribuzione di Rsa e Centri Diurni, presidi fondamentali per l’assistenza alle persone con demenza, con il Sud che ha un quarto delle strutture...

Europa. Metà delle diagnosi di Hiv è in ritardo: allarme per l’obiettivo 2030
Europa. Metà delle diagnosi di Hiv è in ritardo: allarme per l’obiettivo 2030

L’Europa sta fallendo nella diagnosi precoce dell’Hiv, con oltre la metà delle persone che scopre di aver contratto il virus solo quando la malattia è già in fase avanzata. È...