Anelli (Fnomceo): “Riponiamo nel ruolo dell’Italia e dell’Europa nostre speranze per futuro di pace”
"La pace è l’unica soluzione possibile e, nel perseguirla, occorre un ruolo forte dell’Europa a livello diplomatico e politico. Nei nostri rappresentanti – nazionali ed europei - riponiamo dunque le nostre speranze per un futuro di pace, presupposto indispensabile per ogni diritto, in primis quello alla tutela della salute”. Così il presidente Fnomceo interviene nel dibattito in corso sulle crisi apertesi in Medioriente e Libia.
08 GEN - “Esprimiamo, come medici, la nostra preoccupazione per le forti tensioni che stanno caratterizzando la politica internazionale. Compito del medico è infatti quello di curare le sofferenze, di allungare la vita, di tutelare la salute individuale e collettiva. Conseguenza lampante e ineludibile è che il medico non possa che essere a favore della pace, come prima condizione di garanzia della dignità e della salute psicofisica dell’uomo e della società”.
Così il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo),
Filippo Anelli, interviene nel dibattito in corso sulle crisi apertesi in Medioriente e Libia.
“Sosteniamo l’azione del nostro Governo, volta a trovare il giusto equilibrio – continua Anelli – e sollecitiamo i nostri rappresentanti perché cerchino soluzioni di dialogo e perseguano le sorti della pace, scongiurando la guerra, in applicazione dei principi che ispirano la nostra Costituzione”.
“Ci appelliamo alla Presidente della Commissione Europea,
Ursula von der Leyen - aggiunge ancora Anelli -. La invitiamo ad avere il coraggio di svolgere realmente quel ruolo geopolitico che si è prefissata per la Commissione. Le chiediamo di agire subito, promuovendo la strategia del dialogo e del confronto, unica via per superare le divergenze e scongiurare scenari di guerra”.
“La Storia ci insegna che le vendette, gli schieramenti, i personalismi hanno sempre portato morte e distruzione, non costituendo mai una soluzione – conclude -. La pace è l’unica soluzione possibile e, nel perseguirla, occorre un ruolo forte dell’Europa a livello diplomatico e politico. Nei nostri rappresentanti – nazionali ed europei - riponiamo dunque le nostre speranze per un futuro di pace, presupposto indispensabile per ogni diritto, in primis quello alla tutela della salute”.
08 gennaio 2020
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