Giornata diritti del malato. Cittadinanzattiva in 120 piazze italiane. “Patto Salute disatteso, minata alla base equità accesso cure a Ssn. Abolire superticket”

Giornata diritti del malato. Cittadinanzattiva in 120 piazze italiane. “Patto Salute disatteso, minata alla base equità accesso cure a Ssn. Abolire superticket”

Giornata diritti del malato. Cittadinanzattiva in 120 piazze italiane. “Patto Salute disatteso, minata alla base equità accesso cure a Ssn. Abolire superticket”
In contemporanea, a Bruxelles, è stata lanciata la campagna di informazione rivolta ai cittadini sulla Carta europea del diritti del malato. L'iniziativa è stata promossa in collaborazione con il Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici. Nel corso della mobilitazione nazionale e degli appuntamenti sul territorio, Cittadinanzattiva ha avviato la raccolta di firme per l’abolizione del superticket di 10 euro. IL MANIFESTO DELLA GIORNATA.

Storie di ogni genere e provenienza sono state portate oggi in piazza a Roma in occasione della mobilitazione #hannorottoilpatto, dal Tribunale per i diritti del malato e dalle associazioni aderenti al CnAMC (Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici) di Cittadinanzattiva, per denunciare “la mancata applicazione del Patto per la salute 2014-2016. Una serie di impegni e scadenze disattesi, da Governo e Regioni, che hanno danneggiato i cittadini, in particolare quelli con malattie croniche e rare, e stanno minando alla base le garanzie di equità ed accesso alle cure del nostro Servizio Sanitario Nazionale”.

La manifestazione si è svolta in occasione della Giornata europea dei diritti del malato di Cittadinanzattiva, in corso oggi a livello nazionale ed europeo. Oltre 120 sono state le iniziative svolte in Italia dai volontari e dalle sedi regionali dell’associazione. A Bruxelles è stata lanciata la campagna di informazione rivolta ai cittadini sulla Carta europea del diritti del malato. 
 
Nel corso della mobilitazione nazionale e degli appuntamenti sul territorio, Cittadinanzattiva ha avviato la raccolta di firme per l’abolizione del superticket di 10 euro, “una tassa iniqua sulla salute che ha alimentato le disuguaglianze, aumentato i costi delle prestazioni sanitarie, spingendo i cittadini a rivolgersi al privato e non ha nemmeno rimpinguato le casse del Ssn, anzi le ha impoverite”.

“Oggi certifichiamo e denunciamo il mancato rispetto da parte di Governo e Regioni del Patto per la salute dei cittadini e come questo abbia effetti diretti sull’accesso alle cure, sui diritti dei malati, sull’aspettativa di vita e sulle diseguaglianze sempre più laceranti nel nostro Paese. E non capiamo proprio come il Def 2016 possa riportare nero su bianco che il Patto per la salute non solo è stato già implementato, ma persino rafforzato”, ha commentato Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato.
 
“Ma non basta: l’assurdo è che già si sta lavorando al nuovo Patto. E’ il momento di passare a fatti concreti, non dichiarazioni che restano solo intenti sulla carta. Si cominci dall’abolizione del superticket di 10 euro, una risposta concreta per porre un freno alla rinuncia alle cure e per rilanciare il Servizio Sanitario pubblico, bene comune e conquista irrinunciabile per i cittadini. E trovare le risorse è fattibile: servono solo 834 milioni di euro. Ben poca cosa rispetto agli 8 miliardi e mezzo per il Fondo Sanitario ai quali Governo e Regioni hanno rinunciato per gli anni 2017-2018: insomma una cosa possibile, basta solo volerlo”.

L’emblema degli impegni scritti, osserva Cittadinanzattiva, ma puntualmente disattesi da Governo ed Regioni è il Patto per la salute 2014-2016 che, “con le sue decine di adempimenti, avrebbe dovuto offrire soluzioni concrete a molti dei problemi vissuti dai cittadini: aver mancato tutte le scadenze sta danneggiando sia i malati che il Ssn.

Ecco alcuni degli impegni di Governo e Regioni che, secondo la onlus, non sono stati rispettati:
►Non sono stati stanziati i 116 miliardi di euro per il Fondo sanitario nazionale promessi dal Patto per la salute nel 2016, anzi sono stati tagliati 4 miliardi.
►Non è stato aggiornato l’elenco delle malattie croniche e rare esenti dal ticket e quello di protesi ed ausili, come indicato dal Patto entro il 31 dicembre 2014
►Non è stato aggiornato l’elenco delle prestazioni sanitarie essenziali per i cittadini (LEA), come indicato dal Patto entro il 31 dicembre 2014
►Non è stato varato il Piano nazionale delle Cronicità, come indicato dal Patto entro il 31 dicembre 2014
► Non si è provveduto alla revisione dei ticket, come indicato dal Patto entro il 30 novembre 2014
►Non è stata varata la normativa per le cure domiciliari, come indicato dal Patto entro il 31 ottobre 2014


 


Stefano A. Inglese

Stefano A. Inglese

04 Maggio 2016

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