Iss. Il 23 giugno il convegno per presentare il progetto ‘Notify’. Obiettivo: costruire una biblioteca digitale sui trapianti

Iss. Il 23 giugno il convegno per presentare il progetto ‘Notify’. Obiettivo: costruire una biblioteca digitale sui trapianti

Iss. Il 23 giugno il convegno per presentare il progetto ‘Notify’. Obiettivo: costruire una biblioteca digitale sui trapianti
Durante la giornata verranno presentati anche i risultati del Gruppo di Lavoro Nazionale sull’Emovigilanza, il cui compito è stato di valutare ed individuare i margini di miglioramento del sistema nazionale, per renderlo sempre più efficace e confrontabile anche con le realtà oltreoceano. IL PROGRAMMA

Realizzare la prima biblioteca digitale mondiale di vasta consultazione, in grado di riunire l'esperienza sugli eventi e le reazioni avverse nei trapianti di organi, tessuti e cellule, comprese le cellule riproduttive. E’ l’ambizioso obiettivo del progetto Notify, gestito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Centro Nazionale Trapianti, che verrà presentato il 23 giugno presso l’Istituto superiore di sanità in occasione del convegno ‘La sorveglianza delle sostanze di origine umana: il sistema di emovigilanza italiano e il progetto Notify”, organizzato dal Centro Nazionale Sangue in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti e il patrocinio di SIMTI (Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia).
 

Durante la giornata verranno presentati i risultati del Gruppo di Lavoro Nazionale sull’Emovigilanza, coordinato da Giuseppina Facco, il cui compito è stato di valutare ed individuare i margini di miglioramento del sistema di emovigilanza nazionale, per renderlo sempre più efficace e confrontabile anche con le realtà oltreoceano. Nel mondo vengono effettuate circa 108 milioni di donazioni l’anno e la trasfusione di sangue ed emocomponenti è una terapia salvavita molto diffusa. Ormai il grado di sicurezza raggiunto è globalmente piuttosto elevato, ma il rischio di effetti sfavorevoli non è ancora azzerato. Da molti anni i sistemi di emovigilanza sorvegliano gli eventi avversi, sia nei riceventi sia nei donatori, consentendo di identificare e quantificare il rischio ancora legato alla trasfusione di sangue e di intraprendere le strategie più sostenibili ed efficaci per ridurre tale rischio.
 

“Non poteva pertanto mancare al progetto Notify – ha commentato il direttore del Centro Nazionale Sangue, Giuliano Grazzini – la vasta esperienza maturata in termini di emovigilanza dal sistema sangue italiano che d’ora in poi contribuirà ad arricchire la library, grazie alla collaborazione di un panel di esperti mondiali , tra cui anche operatori del CNS. Il sistema sangue, a sua volta, trova nella library un’irrinunciabile opportunità di arricchimento verso l’obiettivo finale unico e comune che è quello della qualità e sicurezza di tutte le sostanze di origine umana utilizzate a fini terapeutici”.
 

15 Giugno 2015

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