Morbillo. Canada perde status di Paese libero da malattia, anche Usa e Messico rischiano

Morbillo. Canada perde status di Paese libero da malattia, anche Usa e Messico rischiano

Morbillo. Canada perde status di Paese libero da malattia, anche Usa e Messico rischiano
La Commissione dell'Organizzazione panamericana della sanità si è riunita per esaminare i dati delle Americhe.

Il Canada perde lo status di Paese libero da morbillo, una delle malattie infettive più contagiose esistenti. Lo ha confermato in una nota ufficiale la Public Health Agency del Paese, che sta “attualmente vivendo una vasta epidemia di morbillo, iniziata nell’ottobre 2024 con casi in Alberta, British Columbia, Manitoba, New Brunswick, Nova Scotia, Ontario, Prince Edward Island, Quebec, Saskatchewan e Northwest Territories. Sebbene la trasmissione abbia recentemente rallentato, l’epidemia persiste da oltre 12 mesi, principalmente nelle comunità sottovaccinate – hanno spiegato gli esperti dell’agenzia – Così l’Organizzazione panamericana della sanità (Paho)”, che fa da ufficio regionale dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) per le Americhe, “ha notificato” all’ente canadese “che il Canada non detiene più lo status di Paese in cui è stata eradicata la malattia infettiva”.

La Commissione di verifica della Paho “ha visionato i recenti dati epidemiologici e di laboratorio, confermando la trasmissione prolungata dello stesso ceppo di virus del morbillo in Canada per un periodo superiore a un anno”. L’epidemia ha contagiato migliaia di persone nelle province colpite: nel 2025 – secondo un bilancio pubblicato dall’agenzia canadese e aggiornato a fine ottobre – sono stati registrati in totale 5.138 casi (4.777 confermati e 361 probabili) in 10 giurisdizioni. In Canada sono stati segnalati anche “2 decessi (1 in Alberta e 1 in Ontario), entrambi avvenuti in casi congeniti di morbillo nati prematuri”, si legge nell’aggiornamento.

La Paho ha annunciato la perdita dello status ‘measles free’ per il Canada dopo che la Commissione per l’eliminazione del morbillo dell’agenzia si è riunita a Città del Messico per esaminare i dati. Come si legge anche su ‘The Conversation’, realtà editoriale frutto di una collaborazione tra accademici e giornalisti, la recrudescenza del morbillo in Canada, dopo decenni di numeri di casi molto bassi, non è un problema isolato. Anche gli Stati Uniti hanno avuto epidemie di morbillo quest’anno e “probabilmente perderanno presto anche la loro designazione di Paese indenne da morbillo”. Dietro la perdita dello status ‘measles free’ ci sono criticità come la diminuzione della fiducia verso messaggi pubblici su scienza e salute, che ha portato anche a una diminuzione dei tassi di vaccinazione e a una crescente vulnerabilità a malattie prevenibili con i vaccini.

Prima che il vaccino contro il morbillo fosse autorizzato per l’uso nel 1963, quasi tutti i bambini contraevano l’infezione e più di 2 milioni (2,6 milioni) morivano ogni anno per la malattia (nel 2023 si stima che i morti siano stati 107.500, per lo più bambini di età inferiore ai 5 anni, secondo dati Oms). Il vaccino ha ridotto drasticamente il rischio. Una malattia si considera eliminata da un territorio quando gli unici casi che si verificano sono piccole epidemie legate a viaggi internazionali. Per raggiungere lo status ‘measles free’, un Paese non deve avere trasmissione locale in corso per almeno 1 anno, e perde tale status se presenta una catena di casi che si trasmettono da persona a persona per più di 1 anno.

Il Canada aveva eliminato la trasmissione del morbillo nel 1998. Due anni dopo, anche gli Stati Uniti hanno ottenuto la designazione di Paese libero dalla malattia, raggiunti entro il 2016 da tutti i Paesi delle Americhe. In passato la regione ha perso tale status nel 2018, riporta ancora ‘The Conversation’, dopo le epidemie in Brasile e Venezuela, per poi riconquistarlo nel 2024. Ora, con i tassi di vaccinazione infantile in calo nel mondo, soprattutto durante e dopo la pandemia di Covid, il problema si sta ripresentando. Quanto al Canada, dopo aver registrato solo 16 casi totali di morbillo a livello nazionale tra il 2020 e il 2023, è balzato a più di 100 nel 2024 e a più di 5.000 nel 2025. Meno del 10% delle persone che si sono ammalate erano state vaccinate.

Cosa succederà adesso? “E’ probabile che sia gli Stati Uniti che il Messico perderanno la designazione di Paesi indenni dal morbillo nel 2026”, si legge nel focus, “poiché entrambi i Paesi hanno avuto epidemie di morbillo persistenti dall’inizio del 2025”. Sebbene oltre il 90% dei bambini in età da asilo negli Stati Uniti sia vaccinato contro il morbillo, la percentuale è sotto la soglia considerata ideale per proteggere le comunità dalle epidemie. Nel gennaio 2025 un’epidemia scoppiata in Texas ha portato al contagio di più di 760 persone e causato la morte di 2 bambini. In totale, nel 2025 più di 1.600 americani in più di 40 Stati si sono ammalati. Un numero di casi superiore a quello registrato in qualsiasi altro anno dal 1992. Oltre il 90% delle persone colpite dall’infezione non era vaccinato. Anche in Messico quest’anno si sono verificati migliaia di casi, perlopiù tra persone non vaccinate. Per ora, l’America Centrale, il Sud America e i Caraibi manterranno lo status di Paesi indenni dal morbillo, ma le epidemie in Nord America aumentano il rischio di diffusione in altri Paesi. Il cambiamento della situazione in Canada in ogni caso intacca il traguardo raggiunto dall’intera regione delle Americhe.

10 Novembre 2025

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