Obbligo vaccinazione sanitari. Anelli (Fnomceo): “Consulta ha riconosciuto ragioni della scienza”
Il presidente dei medici italiani commenta la senteza della Corte Costituzionale: ““Le ragioni della scienza sulla efficacia dei vaccini per la protezione della popolazione sono state riconosciute, così come sono state testimoniate dalla adesione della stragrande maggioranza degli italiani, che si sono sottoposti alla vaccinazione, e dai 470.000 medici e odontoiatri italiani che hanno adempiuto all'obbligo vaccinale: il 99,2%, ossia la quasi totalità”.
02 DIC -
“Un grande riconoscimento per i vaccini, considerati strumenti fondamentali per combattere la pandemia, al punto che la Consulta approva le decisioni del Governo di introdurre l'obbligo, considerandole come non irragionevoli né sproporzionate”.
Così il presidente della Fnomceo Filippo Anelli, commenta le decisioni di ieri della Corte Costituzionale in merito all'obbligo vaccinale per gli operatori sanitari.
“Le ragioni della scienza sulla efficacia dei vaccini per la protezione della popolazione sono state riconosciute, così come sono state testimoniate dalla adesione della stragrande maggioranza degli italiani, che si sono sottoposti alla vaccinazione, e dai 470.000 medici e odontoiatri italiani che hanno adempiuto all'obbligo vaccinale: il 99,2%, ossia la quasi totalità”, ha concluso il presidente dei medici italiani.
02 dicembre 2022
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Governo e Parlamento
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma
Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Presidente
Ernesto Rodriquez
Joint Venture
- SICS srl
- Edizioni
Health Communication srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy