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Formazione continua. Schillaci: “A breve Commissione Ecm dopo modifiche Milleproroghe”

di Arnaldo Iodice

Il ministro della Salute, a margine della presentazione della ricerca Ipsos-Fofi sulla percezione che gli italiani hanno del farmacista, parla dell’insediamento della nuova Commissione ECM, necessaria per la gestione del nuovo triennio formativo per medici e operatori sanitari

16 MAR -

La Commissione nazionale ECM è in dirittura di arrivo. “La stiamo terminando e riprenderemo adesso le attività” dell’Educazione Continua in Medicina, ha dichiarato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a margine della presentazione della ricerca Ipsos-Fofi sulla percezione che gli italiani hanno del farmacista. “Stiamo lavorando – ha spiegato – e dunque la concluderemo a breve”.

Il ministro ha poi fatto riferimento alle modifiche contenute nel decreto Milleproroghe che riguardano proprio l’aggiornamento continuo per i medici e gli operatori sanitari, in primis la proroga di un anno al triennio formativo 2020-2022. Il decreto Milleproroghe annunciava, in un primo momento, la trasformazione del triennio in quadriennio. Un emendamento al suddetto decreto, approvato dalle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio al Senato, a prima firma di Francesco Zaffini (presidente della Commissione Affari sociali e Sanità in Senato), ha però specificato che il 2023 sarà un anno di proroga per tutti i professionisti in ritardo con i crediti del triennio da poco concluso, mentre il nuovo (2023-2025) è regolarmente cominciato il primo gennaio di quest’anno.

Non un anno in più per tutti, dunque, ma altri 12 mesi di tempo a disposizione di tutti quei professionisti che non sono risultati in regola con il fabbisogno minimo di crediti ECM alla data del 31 dicembre 2022. Questi dovranno ora recuperare i crediti mancanti e, contestualmente, raccogliere quelli valevoli per il triennio attualmente in corso.

Altra novità di non poco conto, anch’essa contenuta nell’emendamento al decreto Milleproroghe, è quella che riguarda la possibilità di recuperare anche i crediti dei trienni 2014-2016 e 2017-2019. Ed è qui che diventa fondamentale la costituzione della nuova Commissione nazionale della formazione continua, in quanto la certificazione dell’assolvimento dell’obbligo ECM per questi periodi potrà essere conseguita attraverso crediti compensativi definiti secondo provvedimento, appunto, della Commissione.

Questo nodo verrà dunque sciolto a breve, non appena la nuova Commissione si insedierà. In questo modo tutti i professionisti sanitari, anche quelli risultati inadempienti in passato, potranno mettersi in regola. Il triennio attuale (2023-25) è particolarmente importante, in quanto la mancata formazione comporterà problemi sul piano assicurativo: i professionisti che, al 31 dicembre 2025, non avranno raccolto almeno il 70% dei crediti minimi richiesti, non potranno infatti accedere alla copertura assicurativa.

Arnaldo Iodice



16 marzo 2023
© Riproduzione riservata

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