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Il Fse ingrana la marcia. Entro il 2024 prenotazioni, pagamento ticket e consultazione referti online


Ma grazie al Fse sarà possibile anche la scelta e revoca del medico. “Abbiamo superato le criticità e ci avviamo tra i primissimi in Europa a licenziare il Fascicolo sanitario elettronico” ha annunciato il sottosegretario alla Salute Gemmato nell’ambito delle due giorni di lavori alle Corsie Sistine a Roma che vede protagonisti principali attori della sanità pubblica italiana.

12 GIU -

Semplificazione, completezza delle informazioni sanitarie, sicurezza dei dati. Questi i punti di forza del Fascicolo sanitario elettronico 2.0, cuore della trasformazione digitale della sanità italiana, che ha ingranato la marcia: dopo anni ai nastri di partenza è infatti pronto ad anticipare i tempi e tagliare il traguardo finale.

Una delle più impegnative scommesse del nostro paese è al centro di 4 workshop organizzati nella due giorni di lavoro alle Corsie Sistine a Roma. Il convegno “L’Innovazione nel Sistema Sanitario Nazionale. Il Fascicolo Sanitario Elettronico per modernizzare la Sanità”, organizzato con il patrocinio del Ministero della Salute e del Dipartimento per la Trasformazione Digitale vede protagonisti oggi e domani i principali attori della sanità pubblica italiana - Ministero della Salute, Dipartimento per la Trasformazione Digitale, Sogei, Agenas, Aziende sanitarie italiane, Istituto superiore di Sanità, società scientifiche nazionali e organismi rappresentativi dei medici e dei farmacisti - riuniti per discutere i dettagli della rivoluzione/trasformazione digitale da diversi punti di vista.

Un’occasione per presentare il nuovo logo dell’Fse 2.0 e per anticipare alcuni step previsti entro la fine dell’anno per un progetto sul quale l’Italia ha investito con forza grazie alle progettualità del Pnrr: siamo infatti l’unico Paese dove i dati di 60 milioni di cittadini verranno conservati in un ecosistema di dati sanitari.

“Oggi presentiamo il nuovo logo del Fascicolo sanitario elettronico – ha detto il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato – uno strumento che la tecnologia oggi ci offre per curare meglio gli italiani. Abbiamo superato le criticità e ci avviamo tra i primissimi in Europa a licenziare il Fascicolo sanitario elettronico. Con la collaborazione con il Garante della privacy abbiamo blindato i dati e ciascuno di noi potrà oscurare alcuni livelli di accesso. Oggi si possono caricare su Fascicolo: referti, verbali di pronto soccorso, prescrizioni farmaci, cartelle cliniche, vaccinazioni, una serie di dati importanti e che possono contribuire anche a superare l'inappropriatezza delle indagini diagnostiche. Potremmo mostrare anche le prescrizioni dei farmaci che ci servono in tutta Europa così da non compromettere l'aderenza terapeutica”.

A breve ha annunciato poi Gemmato “ci sarà un ultimo decreto, sull’ecosistema dei dati, per rendere più fruibili i dati sanitari. Questo è l'ultimo miglio che ci resta da fare”. In sostanza si rendono consultabili tutti i dati scorporati. Sarà quindi possibile la ricerca per parola chiave di tutti i valori eseguiti dal paziente nel tempo, senza dover aprire ogni singolo referto medico e doverli confrontare uno per volta.

“Abbiamo deciso di fare una operazione di trasparenza, già oggi i cittadini potranno verificare il cantiere di evoluzione e implementazione del Fascicolo che esiste in tante Regione ma noi vogliamo renderlo interoperabilità. Un soggetto di comunicazione sanitaria omogenea sul territorio” ha spiegato il sottosegretario all’innovazione di Palazzo Chigi Alessio Butti. Le risorse per questo progetto, ha aggiunto “cubano 1,3 mld, di questi 300 mln sono per il potenziamento strutturale delle regioni in questo ambito. Abbiamo preso per mano le regioni meno attente e sensibili e le abbiamo portate ad un livello omogeneo con le altre”.

Insomma, entro la fine del 2024 si potranno consultare sul Fascicolo sanitario elettronico: il possibile pagamento dei ticket; la scelta e la revoca del medico; le prenotazioni online e la consultazione del referto di una indagine diagnostica. “Siamo oggettivamente conviti di poter anticipare la data del 2026, prevista per l'avvio definitivo del Fascicolo, vogliamo coinvolgere tutti soprattutto i cittadini e i medici” ha quindi chiosato Butti.

Nell’ambito della trasformazione informatica per la riduzione delle liste d’attesa e per una nuova efficienza del Ssn il progetto del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 è quindi centrale. Insieme alla telemedicina, sanità iper connessa, anagrafe sanitaria, al passaggio in cloud delle aziende sanitarie, cartelle cliniche elettroniche dei medici di famiglia e dei medici specialisti, sistemi informativi ospedalieri, costituisce un grande investimento digitale, che si rafforza e completa con l’EDS, Ecosistema dei Dati Sanitari, che mette insieme e rielabora dal punto di vista tecnologico tutti i dati raccolti dalle regioni, valorizzando il lavoro fatto dai diversi territori in questi anni. Il completamento dell’EDS è previsto per il 2025.

Molti i vantaggi che arriveranno dall’implementazione del Fse. Consente infatti una più efficiente coordinazione delle cure, grazie alla condivisione delle informazioni tra i diversi professionisti sanitari, riducendo il rischio di duplicazioni di esami e prescrizioni non necessarie. In particolare, nella gestione delle emergenze, i medici possono accedere rapidamente alle informazioni cruciali del paziente (come allergie, farmaci in uso, anamnesi), migliorando la tempestività e l'efficacia dell'intervento.

I pazienti potranno accedere facilmente al proprio fascicolo sanitario tramite internet, consultando in qualsiasi momento i propri dati medici, le prescrizioni e i referti.

Sono stati inoltre realizzati due strumenti, ovvero un cruscotto per condividere i dati con le regioni e un cruscotto pubblico per condividere i dati con tutta la cittadinanza sull’avanzamento dei lavori, ma ancor prima sui servizi che il Fse offre sulle possibilità di accesso. Il cruscotto di monitoraggio per le regioni è già attivo a partire dal mese di maggio mentre è accessibile a tutti a partire dal 12 giugno 2024. In caso di mobilità sanitaria tra regioni, i pazienti che si spostano sul territorio nazionale possono mantenere la continuità delle cure, poiché le loro informazioni sanitarie sono facilmente accessibili ovunque tramite il Fse.



12 giugno 2024
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