Mattarella su Ue: “Soltanto uniti potranno continuare ad assicurare ai loro cittadini un futuro di pace e di diffuso benessere”
L’intervento del presidente in occasione del conferimento, da parte dell’Università degli Studi di Messina, del Dottorato honoris causa in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni. “Oggi siamo molto più sicuri della nostra alimentazione perché l’Unione europea impone standard rigorosi di sicurezza alimentare e si preoccupa di assicurare controlli diffusi ed efficaci. Ci sentiamo sicuri anche per quanto riguarda i farmaci e la loro sperimentazione”, ha sottolineato tra le altre cose il presidente nella sua Lectio doctoralis.
22 GEN -
L’Università degli Studi di Messina ha conferito al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il Dottorato honoris causa in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2024/2025 dell’Ateneo, che si è svolta oggi al Teatro Vittorio Emanuele. In questa occasione, il presidente Mattarella, nella sua Lectio Doctoralis (vedi testo integrale), ha voluto sottolineare il ruolo dell’Unione Europea, ribadendo la necessità di collaborazione tra Paesi ed evidenziando, tra le altre cose, come “durante la pandemia da COVID 19, la Commissione, agendo per conto di tutti gli Stati membri, ha negoziato la fornitura di grandi quantità di vaccini e li ha ottenuti in tempi estremamente rapidi”.
“Oggi – ha aggiunto Mattarella - siamo molto più sicuri della nostra alimentazione perché l’Unione europea impone standard rigorosi di sicurezza alimentare e si preoccupa di assicurare controlli diffusi ed efficaci. Ci sentiamo sicuri anche per quanto riguarda i farmaci e la loro sperimentazione, in virtù del coordinamento tra le agenzie del farmaco dei diversi Stati dell’Unione. La proprietà intellettuale è protetta a livello europeo e questo ne rafforza la tutela”.
“Ad oggi – ha aggiunto in un altro passaggio - , potremmo dire per “stato di necessità” e, per evidenti e non eludibili ragioni, le politiche di carattere economico, sociale, sanitario, ambientale di rilievo nazionale hanno assunto una dimensione europea” e “tra tradizioni nazionali e costituzionalismo europeo si è stabilito una sorta di circolo virtuoso che ne determina il rispettivo e convergente sviluppo”. Tuttavia “nei singoli contesti nazionali si continua troppo spesso a considerare l’Unione europea come un soggetto estraneo agli Stati membri e non - quale effettivamente essa è - come il prodotto della loro interazione e cooperazione, costruita nel tempo sulla base di scelte democraticamente assunte, volontariamente, dai parlamenti e dai governi nazionali; e dalle istituzioni europee, anch’esse costituite ed operanti per volontà e con il contributo fondamentale degli Stati nazionali”.
Per il presidente della Repubblica, “la limitata coscienza politica, che l’Unione ha di sé stessa, condiziona il suo operare concreto e la rende troppo spesso non adeguatamente risoluta – e quindi tempestiva - dinanzi alle grandi sfide che gli Stati e i popoli europei si trovano ad affrontare. Eppure, quanto sta avvenendo a livello internazionale, dove prevalgono dinamiche fortemente conflittuali e perfino distruttive, fa emergere, per contrasto, la decisiva importanza della comunanza di valori e di principi che rendono gli Stati europei naturalmente vicini e necessariamente solidali nell’affermare i valori di democrazia, dignità umana, libertà, equità sociale, pace”.
“Soltanto uniti – ha concluso Mattarella - potranno continuare ad assicurare ai loro cittadini, come avviene da oltre settant’anni, un futuro di pace e di diffuso benessere”.
22 gennaio 2025
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