Pronta la bozza di decreto che individua le prestazioni di telemedicina per gli anziani affetti da patologie croniche e avvia la sperimentazione in tre aree geografiche del Paese.
Il decreto, che ora dovrà essere approvato in Conferenza Unificata, attua quanto previsto dall’art. 9 del DLgs 15 marzo 2024, n. 29. Il focus è chiaro: identificare le prestazioni sanitarie erogabili in telemedicina destinate in via prioritaria alle persone “grandi anziane” con almeno una patologia cronica, perseguendo l’obiettivo PNRR M6C1-9 di assistere almeno 300.000 cittadini entro la fine del 2025.
Titolo I – Le prestazioni di telemedicina erogabili
Articolo 1 (Ambito di applicazione)
Il decreto stabilisce che le prestazioni dovranno appartenere ai campi della teleassistenza e del telemonitoraggio, rivolte specificamente agli anziani cronici. I riferimenti normativi sono le linee guida del 2022, che definiscono requisiti funzionali e livelli minimi di servizio. Le prestazioni dovranno quindi garantire un supporto continuativo al domicilio, puntando sulla prevenzione del deterioramento cognitivo, sull’aderenza terapeutica e sulla riduzione dell’isolamento sociale.
Le prestazioni di telemedicina saranno definite con un decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro delegato per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale.
Gli infermieri di famiglia o comunità potranno presentare i progetti unicamente per il tramite delle Aziende sanitarie di afferenza.
Articolo 4 (Costituzione e competenze della Commissione di valutazione)
Agenas costituirà una Commissione preposta alla valutazione dei progetti presentati, composta da cinque membri con diritto di voto. I componenti della commissione saranno nominati da Agenas, che nomina anche il presidente, dal Ministro della Salute, dal Ministro della Disabilità e dal Ministro dell’economia e delle finanze. La Commissione svolgerà la sua attività a titolo gratuito.
Articolo 5 (Monitoraggio dei servizi)
Agenas avrà anche il compito di monitorare qualità ed efficacia delle prestazioni erogate, riferendo con cadenza semestrale al CIPA.
Articolo 6 (Assegnazione delle risorse finanziarie)
Il decreto destina 150 milioni di euro all’investimento M6C2I1.2.3. Il finanziamento sarà calcolato su base di un costo unitario standard stabilito da Agenas. Parte dei fondi è destinata anche alle Asl coinvolte e alle attività di coordinamento.
Titolo III – Disposizioni finali
Articoli 7e 8 (Nessun onere aggiuntivo per la finanza pubblica)
L’attuazione del decreto non comporterà oneri aggiuntivi, sfruttando le risorse esistenti. Il provvedimento sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in vigore 15 giorni dopo.
Giovanni Rodriquez