Ddl Concorrenza. Altroconsumo insiste: “Farmaci C con ricetta anche fuori delle farmacie”. Ma sulle ‘catene’ avverte: “Non faranno risparmiare i cittadini”
"Solo dando la possibilità alle parafarmacie e ai corner salute di vendere anche i farmaci di fascia C con ricetta si produrrà linfa vitale alla concorrenza a tutto vantaggio dei cittadini". Mentre i capitali in farmacia porteranno solo "catene" dai dubbi benefici per i cittadini e nessuna nuova apertura di farmacia.
06 MAR - Il disegno di legge sulla concorrenza non apre alla concorrenza, né rimuove gli ostacoli allo sviluppo, a beneficio dei consumatori e del mercato: è quanto sostiene Altroconsumo in una lettera-denuncia di proposte di emendamento indirizzata al Presidente del Consiglio
Matteo Renzi, al ministro dello Sviluppo economico
Federica Guidi e ai presidenti X Commissione di Camera e Senato.
"Il testo approvato dal Consiglio dei ministri il 20 febbraio scorso non propone nessuno slancio né apertura, tranne qualche novità nel settore energia. Tradite le aspettative di liberalizzazione dei farmaci di fascia C, nessuna novità nel settore agenzie immobiliari, passi indietro in quello delle comunicazioni elettroniche, con il rigurgito di nuove penali - spiega l'organizzazione -. I consumatori tornino al centro dell’agenda del Governo, puntando con coraggio a creare le condizioni per un mercato liberalizzato e dunque più efficiente, nel quale la domanda sia più attiva e trasferire valore al consumatore finale diventi vantaggio competitivo per le imprese".
Nel dettaglio per le farmacie Altroconsumo sottolinea che le misure del Governo "rischiano di affossare definitivamente i canali alternativi alle farmacie, come le parafarmacie e i corner dei supermercati". "Restando fisso il vincolo della pianta organica - dice l'associazione - il numero di farmacie non aumenterà di molto; le società (di capitali e non) avranno più facilmente la disponibilità di fondi per acquistare quelle esistenti. Un lasciapassare alla creazione di catene di farmacie". E le catene, secondo Altoconsumo, possono agevolare forti promozioni su alcuni prodotti “civetta” più usati (e magari anche meno utili/efficaci/essenziali), senza costituire un reale possibilità di risparmio (ci saranno alcune catene che decidono alcuni prezzi) che può essere garantita solo in un regime di reale concorrenza".
"A oggi - conclude Altroconsumo - oltre il 90% dei farmaci Sop e Otc continuano a essere venduti dalle farmacie. Solo dando la possibilità alle parafarmacie e ai corner salute di vendere anche i farmaci di fascia C con ricetta produrrà linfa vitale alla concorrenza a tutto vantaggio dei cittadini".
06 marzo 2015
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