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Obesità. Camera approva mozione bipartisan che impegna Governo su prevenzione e riconoscimento come malattia cronica


Tra i diversi impegni anche un piano nazionale che armonizzi le attività nel campo della prevenzione e della lotta all'obesità; il pieno accesso agli iter diagnostici per le comorbidità, alle cure e ai trattamenti dietetico-alimentari, e, nei casi più gravi, l'accesso a centri di secondo livello per valutare approcci, psicologici, farmacologici e chirurgici; linee guida inerenti ai "primi 1.000 giorni di vita" del bambino e programmi per la prevenzione dell'obesità infantile. LA MOZIONE

13 NOV - L'Assemblea della Camera ha questa mattina approvato una mozione bipartisan che impegna il Governo su diverse azioni per la prevenzione e la cura dell'obesità. In tutto, 12 i punti sui quali il testo, a prima firma Roberto Pella (FI), richiama l'attenzione dell'Esecutivo: dal riconoscimento dell'obesità come malattia cronica ad un piano nazionale che armonizzi le attività nel campo della prevenzione e della lotta all'obesità; dal pieno accesso agli iter diagnostici per le comorbidità, alle cure e ai trattamenti dietetico-alimentari, e, nei casi più gravi, l'accesso a centri di secondo livello per valutare approcci, psicologici, farmacologici e chirurgici, fino alle linee guida inerenti ai "primi 1.000 giorni di vita" del bambino e programmi per la prevenzione dell'obesità infantile. 
 
Di seguito i 12 punti sui quali interviene la mozione approvata.
 
La mozione impegna il Governo:
1) ad adottare iniziative normative affinché nell'ordinamento siano introdotte una definizione di obesità come malattia cronica caratterizzata da elevati costi, diretti e indiretti, economici e sociali, e una definizione del ruolo degli specialisti che si occupano di tale patologia;
 
2) a implementare un piano nazionale sull'obesità che armonizzi a livello nazionale, le attività nel campo della prevenzione e della lotta all'obesità, un documento, condiviso con le regioni, che, compatibilmente con la disponibilità delle risorse economiche, umane e strutturali, individui un disegno strategico comune inteso a promuovere interventi basati su un approccio multidisciplinare integrato e personalizzato, centrato sulla persona con obesità e orientato a una migliore organizzazione dei servizi e a una piena responsabilizzazione di tutti gli attori dell'assistenza;
 
3) ad adottare iniziative per assicurare alla persona con obesità il pieno accesso agli iter diagnostici per le comorbidità, alle cure e ai trattamenti dietetico-alimentari, e, nei casi più gravi, l'accesso a centri di secondo livello per valutare approcci, psicologici, farmacologici e chirurgici;
 
4) a prevedere una più stringente implementazione di quanto previsto nel Patto Nazionale della Prevenzione 2014-2018 relativamente alle politiche di contrasto all'obesità adottando iniziative vincolanti nel nuovo Patto nazionale della prevenzione 2020-2025 prevedendo linee guida inerenti ai «primi 1.000 giorni di vita», del bambino;
 
5) a promuovere il miglioramento della formazione degli operatori sanitari sul tema della nutrizione e a promuovere una maggiore cultura per gli operatori scolastici e per i neo genitori su questo tema;
 
6) a promuovere ulteriori studi sulle cause di obesità e ad adottare iniziative per migliorare gli standard di nutrizione delle mamme in gravidanza e dei bambini per agire in particolare anche sui primi «1.000 giorni», esplicitando che non vi è obbligo di erogazione quotidiana di proteine animali nelle mense pubbliche e favorendo un approccio culturale basato sull'assunzione del corretto quantitativo di proteine e sulla possibilità di assumere gli aminoacidi essenziali anche con sole proteine vegetali;
 
7) a promuovere programmi per la prevenzione dell'obesità infantile e per la lotta alla sedentarietà attraverso iniziative coordinate di promozione della salute, intesa nella sua dimensione biopsicosociale, che implementino a livello scolastico l'attività fisica e sportiva, la sana alimentazione e l'informazione sulla promozione dei corretti stili di vita, compresa la qualità relazionale;
 
8) a intraprendere iniziative congiunte e sinergiche di informazione alla popolazione a sostegno di quanto promosso dalla campagna nazionale e internazionale denominata Obesity Day;
 
9) a promuovere percorsi educativi e informativi e interventi a tutela della persona con obesità negli ambienti lavorativi e scolastici, volti a contrastare le discriminazioni e gli atti di bullismo anche nei confronti delle persone con obesità;
 
10) a intraprendere tutte le iniziative per la protezione dell'allattamento al seno materno, per sei mesi esclusivo e fino a due anni complementare;
 
11) ad assumere iniziative per disciplinare la pubblicità di prodotti alimentari e bevande per bambini, al fine di:
a) adoperarsi affinché i luoghi dove i bambini si riuniscono (asili, scuole, cortili delle scuole e centri di pre-scuola, parchi giochi, cliniche della famiglia e del bambino e servizi pediatrici e durante tutte le attività sportive e culturali) siano liberi da ogni forma diretta e indiretta di pubblicità di alimenti con un alto contenuto di grassi saturi, acidi grassi, zuccheri e sali liberi;
b) sviluppare politiche di contenimento del marketing alimentare sui bambini, con la predisposizione di misure che proteggano l'interesse pubblico;
c) identificare le informazioni e la natura degli effetti del marketing alimentare rivolto ai bambini per sviluppare ulteriori ricerche in questo campo al fine di ridurre l'impatto sui bambini della pubblicità di alimenti con un eccessivo contenuto di grassi saturi, acidi grassi, zuccheri e sali liberi;
 
12) ad assumere iniziative per stimolare l'industria alimentare a studiare una adeguata porzionatura dei prodotti per l'infanzia e l'adolescenza, tenuto conto di tutti i nutrienti che possono influire sullo sviluppo di obesità. 

13 novembre 2019
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