Manovra. Per la sanità 6 miliardi in più. In arrivo fondi per assunzioni e indennità, nuovi screening, medicina territoriale e ricerca

Manovra. Per la sanità 6 miliardi in più. In arrivo fondi per assunzioni e indennità, nuovi screening, medicina territoriale e ricerca

Manovra. Per la sanità 6 miliardi in più. In arrivo fondi per assunzioni e indennità, nuovi screening, medicina territoriale e ricerca
La manovra 2026 stanzia 6 miliardi aggiuntivi per la sanità (circa 3,7 già previsti dalla precedente manovra) destinati a personale, indennità, prevenzione, assistenza territoriale e ricerca. Previsto anche un piano straordinario di assunzioni con oltre 12mila nuove unità nel 2026. Rafforzati gli screening oncologici esistenti e introdotto quello per il tumore del polmone. Potenziate diverse misure a sostegno di malattie rare, salute mentale e cure palliative.

È ormai pronto il testo della legge di Bilancio che è stata illustrata oggi in Cdm e che sarà approvata venerdì in una nuova riunione del Consiglio dei Ministri. Secondo quanto risulta a Quotidiano Sanità, nel provvedimento per la sanità trovano conferma le risorse aggiuntive per il comparto sanitario, già anticipate nei giorni scorsi. Per il 2026, il Fondo sanitario nazionale dovrebbe essere incrementato di ulteriori 2,4 miliardi di euro, che si sommano ai 3,7 miliardi già previsti dalla manovra dello scorso anno. In totale, quindi, la sanità potrà contare su 6 miliardi in più il prossimo anno. Un trend di crescita che dovrebbe proseguire anche negli anni successivi, con ulteriori aumenti: +2,65 miliardi per il biennio 2027-2028 (che andranno anche qui a sommarsi a quanto già previsto nella precedente manovra).

Le nuove risorse saranno indirizzate a diversi ambiti. Una prima destinazione (700 mln per il 2026 ma forse potrebbero essere meno alla fine) riguarda il potenziamento della prevenzione, con l’aumento della quota del Fondo per lo sviluppo della prevenzione sanitaria dal 5% al 5,5%. L’obiettivo è rafforzare i programmi di screening già esistenti, come quelli per la mammella, l’utero e il colon, e introdurne uno nuovo dedicato al tumore del polmone.

Una parte consistente della manovra andrà poi a finanziare il piano straordinario di assunzioni nel Servizio sanitario nazionale. Un piano annunciato lo scorso anno ma rimasto finora sulla carta per mancanza di fondi: previste 20 mila assunzioni in tre anni. Nel 2026 si prevede l’assunzione di circa 1.500 dirigenti sanitari e 5.000 professionisti (soprattutto infermieri) del ruolo sanitario non dirigente.

Sul fronte delle retribuzioni, la manovra interviene su diverse indennità per il personale. Quella di specificità sarà incrementata per un totale di 180 milioni rispettivamente all’anno per il triennio 2026-2028: 60 milioni per i medici, ai quali dovrebbe corrispondere un aumento mensile lordo medio di 220 euro, e 120 milioni per gli infermieri, con un incremento stimato di circa 110 euro lordi al mese.

Previsto anche un aumento dell’indennità di esclusività, pari a 110 milioni: 100 milioni destinati alla dirigenza medica e veterinaria e 10 milioni alla dirigenza sanitaria. Gli aumenti, in questo caso, variano in base all’anzianità e agli incarichi, partendo da circa 246 euro annui lordi fino ad arrivare a 1.825 euro per il personale con incarichi apicali. Per i dirigenti sanitari non medici, l’incremento dell’indennità di specificità sarà di circa 30 euro lordi mensili.

Cresce anche l’indennità di tutela del malato e per la promozione della salute, che nel 2026 arriverà a una dotazione complessiva di 300 milioni, con un aumento stimato di circa 130 euro lordi al mese rispetto al 2025.

Previsto anche l’innalzamento del tetto di spesa per la farmaceutica dello 0,5%.

Altri capitoli di spesa includono, per il 2026:
– 80 milioni per l’attuazione del Piano salute mentale e l’introduzione dello psicologo di famiglia;
– 36 milioni per il finanziamento degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali;
– 60 milioni per il Piano di sostegno ai pazienti affetti da malattie rare;
– 150 milioni per il rafforzamento dell’assistenza territoriale e domiciliare;
– 70 milioni per la stabilizzazione della farmacia dei servizi;
– 20 milioni per l’avvio della sperimentazione della rete ospedaliera di terzo livello;
-10 milioni per l’integrazione del fondo per le cure palliative.

Previsti poi per il 2027 circa 550 mln per le tariffe dell’assistenza ospedaliera.

Infine, il testo prevede una serie di interventi diretti a enti e istituti del Ministero della Salute, tra cui, per il 2026:
– 10 milioni per il fondo One Health dedicato ai disturbi dell’alimentazione;
– 20 milioni per l’Istituto Superiore di Sanità;
– 100 milioni per la ricerca corrente negli Irccs;
– 60 milioni per l’assunzione di personale sanitario negli Irccs;
– 40 milioni per la ricerca finalizzata;
– 8,17 milioni per la stabilizzazione del personale Agenas assunto con fondi Pnrr;
– 3,6 milioni per le assunzioni in Aifa;
– 81,3 milioni per spese in conto capitale riservate al Ministero della Salute.

G.R.

G.R.

14 Ottobre 2025

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