Manovra. Via libera del Cdm. Nel 2026 il Fondo sanitario salirà di 6,3 mld. Meloni: “Amo colui che mantiene più di quanto ha promesso”. Assunzioni, aumento delle indennità fino agli  screening e alla farmaceutica. Ecco le misure

Manovra. Via libera del Cdm. Nel 2026 il Fondo sanitario salirà di 6,3 mld. Meloni: “Amo colui che mantiene più di quanto ha promesso”. Assunzioni, aumento delle indennità fino agli  screening e alla farmaceutica. Ecco le misure

Manovra. Via libera del Cdm. Nel 2026 il Fondo sanitario salirà di 6,3 mld. Meloni: “Amo colui che mantiene più di quanto ha promesso”. Assunzioni, aumento delle indennità fino agli  screening e alla farmaceutica. Ecco le misure
La nuova Legge di Bilancio stanzia 2,4 miliardi di euro aggiuntivi rispetto all'aumento già previsto per il Ssn, concentrandosi su assunzioni e aumenti salariali per il personale. Oltre 7.000 nuovi professionisti saranno reclutati. Aumenti fino a 3.000 euro per i medici e 1.630 per gli infermieri. Sono previsti 530 milioni per la prevenzione, 350 milioni per la farmaceutica e 280 per i dispositivi medici. Sale anche il tetto di spesa per gli acquisti dal privato per ridurre le liste d'attesa. Risorse anche salute mentale e cure palliative, e adeguare le tariffe ambulatoriali.

Il Governo ha approvato questa mattina in Consiglio dei Ministri la nuova legge di Bilancio. La sanità è tra le priorità: il progetto di legge di bilancio 2026 prevede un incremento del Fondo sanitario nazionale per l’anno 2026 di 2,4 miliardi di euro che si aggiunge a quanto già programmato per lo stesso anno con la legge di bilancio 2025, determinando un finanziamento complessivo per il 2026 di 142,9 miliardi di euro, superiore di oltre 6,3 miliardi di euro rispetto al finanziamento per l’anno 2025.

Un piano di rilancio del Servizio sanitario nazionale che punta su tre fronti principali: assumere personale, ridurre le liste d’attesa e potenziare la prevenzione.

Le risorse saranno investite per assumere oltre 6.000 infermieri e 1.000 medici, dare aumenti salariali al personale, finanziare screening oncologici e rendere strutturale la farmacia dei servizi. La manovra prevede anche 350 milioni per i farmaci (con un aumento del tetto di spesa dello 025%), per assorbire i costi delle nuove terapie, e 280 milioni per i dispositivi medici, alleggerendo il contenzioso con le aziende fornitrici. Un intervento a tutto tondo che tocca anche i temi cruciali della salute mentale e delle cure palliative, con l’obiettivo di avvicinare i servizi ai cittadini e sostenere un sistema sanitario sotto pressione.

“Sulla sanità da quando ci siamo insediati abbiamo stanziato risorse aggiuntive portandole nel 2025 a 136,5 miliardi di euro rispetto ai 126 del 2022 quindi era già un aumento di oltre 10 miliardi. Con la Legge di Bilancio lo scorso anno abbiamo previsto sostanzialmente ulteriori aumenti che portavano nel 2026 il fondo sanitario a 140,6 miliardi però siccome come diceva Nietzsche: ‘Amo colui che mantiene più di quanto ha promesso’, abbiamo fatto di più prevedendo in aggiunta a quanto previsto per il 2026 che era già un aumento di 5 miliardi ulteriori 2,4 miliardi di aumento sul fondo sanitario nazionale. Voglio anche dire che seguendo questa tendenza a fine legislatura se riusciremo a mantenere i nostri impegni le risorse aggiuntive sulla sanità rispetto a quando ci siamo insediati saranno di circa 30 miliardi di euro. Che cosa vogliamo fare con queste risorse? Chiaramente rafforzare in generale il comparto sanitario in particolare assumere circa 6.300 infermieri e ulteriori 1.000 medici e aumentare le buste paga: nel 2026 l’aumento è stimato di 1.630 euro annuo e per i medici l’aumento dovrebbe essere intorno ai circa 3.000 euro e del personale sanitario del comparto”. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri che ha varato la manovra.

“La salute dei cittadini è una priorità per questo Governo e lo abbiamo dimostrato anche con la manovra finanziaria 2026, che aumenta in modo significativo il Fondo sanitario per potenziare la sanità pubblica. Investiamo per assumere più personale, pagare meglio chi lavora nella sanità pubblica e continuare ad abbattere le liste d’attesa. E garantiamo fondi per rafforzare la prevenzione, in particolare potenziando i programmi di screening, la tutela della salute mentale e le cure palliative. Il diritto alla salute non è uno slogan, ma un impegno concreto.” È quanto dichiara il Ministro della Salute, Orazio Schillaci.

“In questa manovra c’è attenzione alla sanità che è una priorità per tutti quanti noi: abbiamo chiesto da tempo assunzioni di infermieri e medici e c’è una prima risposta concreta, parte di una strategia. Il tema della salute è fondamentale quindi siamo soddisfatti di come si è conclusa la trattativa, poi avremo i prossimi anni per migliorare”. Così il vicepremier Antonio Tajani, al termine del Cdm che ha dato il via libera alla manovra.

Ecco tutte le misure per la sanità previste dalla manovra.

Risorse. Il progetto di legge di bilancio 2026 prevede un incremento del finanziamento corrente dello Stato al Servizio sanitario nazionale per l’anno 2026 di 2,4 miliardi di euro che si aggiunge a quanto già programmato per lo stesso anno con la legge di bilancio 2025, determinando un finanziamento complessivo per il 2026 di 142,9 miliardi di euro, superiore di oltre 6,3 miliardi di euro rispetto al finanziamento per l’anno 2025.

Farmaci. Nel solco della revisione della governance della spesa farmaceutica avviata con le precedenti leggi di bilancio, si prevede una rideterminazione dei tetti della spesa farmaceutica sia per gli acquisiti diretti (+0,20%), sia per la spesa convenzionata (+0,05%), per un ammontare complessivo di 350 milioni di euro, per assorbire l’impatto derivante dall’introduzione di nuovi farmaci sul mercato, spesso più costosi, ed il passaggio di farmaci dal fondo degli innovativi a quello per gli acquisti diretti. È prevista la stabilizzazione della farmacia dei servizi dopo la sperimentazione condotta dal 2018 al 2025, per una offerta di servizi sanitari più vicini al cittadino, per un ammontare di 66 milioni di euro. Sono poi previsti interventi anche nell’ottica di una revisione del payback (in particolare prevedendo l’eliminazione del payback 1,83%).

Dispositivi medici. Si prevede un incremento del tetto di spesa per i dispositivi medici, per un ammontare complessivo di 280 milioni di euro, per proseguire il percorso avviato dal Governo di revisione della governance del settore, adeguando il vincolo di legge al mutato livello dei consumi del Servizio sanitario nazionale e alleggerendo l’onere del contenzioso instauratosi, con beneficio anche per le aziende fornitrici che garantiscono un importante apporto al Servizio sanitario nazionale.

Salute Mentale e cure palliative. Si prevede un intervento finalizzato al potenziamento degli interventi per migliorare i livelli di assistenza legati alla tutela della salute mentale, e del sistema di cure palliative , alla luce dei dati epidemiologici che attestano un continuo e rilevante aumento del bisogno nell’ambito psichiatrico e della necessità di garantire una piena copertura dell’offerta di cure per pazienti per i pazienti terminali, per un ammontare complessivo di 90 milioni di euro da dedicare ad interventi finalizzati

Adeguamento delle tariffe. Si prevede un finanziamento di 100 milioni per avviare l’adeguamento delle tariffe ambulatoriali, che sia aggiunge a quello già approvato con la legge di bilancio 2025 a valere dal 2026, di 1 miliardo di euro per la revisione delle tariffe di ricovero e di riabilitazione

Aumento dell’offerta per la riduzione delle liste di attesa. Si prevede un incremento del tetto di spesa per l’acquisto di prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale e di assistenza ospedaliera degli erogatori privati accreditati per un ammontare complessivo di 246 milioni di euro, al fine di valorizzare il supporto garantito dagli operatori convenzionati al Servizio sanitario nazionale, anche al fine di contribuire all’abbattimento delle liste d’attesa.

Personale. Si prevede un piano straordinario di assunzioni per il rilancio del Servizio sanitario nazionale. Già a decorrere dall’anno 2026 sono resi disponibili 450 milioni di euro per l’assunzione di circa 1.000 dirigenti sanitari e oltre 6.000 professionisti (soprattutto infermieri) del ruolo sanitario non dirigente. Sul fronte delle retribuzioni, la manovra interviene su diverse indennità per il personale. Quella di specificità sarà incrementata per un totale di 280 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026: 85 milioni di euro per i medici, con un conseguente aumento annuo lordo medio di circa 3.000 euro tenuto conto degli aumenti già previsti con la legge di bilancio 2025 a decorrere dall’1.1.2026, e 195 milioni di euro per gli infermieri, con un incremento stimato di circa 1.630 euro lordi all’anno tenuto conto degli aumenti già previsti con la legge di bilancio 2025 a decorrere dall’1.1.2026. Per i dirigenti sanitari non medici le risorse per l’incremento dell’indennità di specificità sono previste in misura pari ad 8 milioni di euro determinando un incremento atteso di circa 490 euro lordi annui. Cresce anche l’indennità di tutela del malato e per la promozione della salute, che nel 2026 registrerà un aumento complessivo di 58 milioni di euro, con un aumento stimato di circa 1.570 euro lordi annui tenuto conto degli aumenti già previsti con la legge di bilancio 2025 a decorreredall’1.1.2026.

Prevenzione sanitaria. È previsto un significativo potenziamento della prevenzione sanitaria alla quale sono riservate risorse incrementali per complessivi 530 milioni di euro, con l’obiettivo di rafforzare, tra l’altro, i programmi di screening come quelli per la mammella, per il colon retto e per il polmone, e con l’obiettivo di rafforzare la campagna vaccinale contro il virus respiratorio sinciziale (RSV).Sono poi previsti ulteriori interventi per importanti ambiti come il sostegno alla salute mentale, agli Istituti Zooprofilattici (per la loro importante attività di diagnostica, di sorveglianza epidemiologica, per la tutela della salute animale, la sicurezza alimentare e la salvaguardia dell’ambiente e anche della salute umana), per il sostegno alle cure palliative, per gli aggiornamenti tariffari delle prestazioni sanitarie al fine di adeguare la remunerazione degli operatori sanitari ai costi sostenuti per la produzione e per alleggerire il relativo contenzioso, ed infine per un adeguamento del finanziamento degli obiettivi di piano sanitario.

Luciano Fassari, Giovanni Rodriquez

17 Ottobre 2025

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