Medicina Fiscale. La bocciatura della Fnomceo: “L’atto di indirizzo non recepisce le nostre istanze”

Medicina Fiscale. La bocciatura della Fnomceo: “L’atto di indirizzo non recepisce le nostre istanze”

Medicina Fiscale. La bocciatura della Fnomceo: “L’atto di indirizzo non recepisce le nostre istanze”
“Ma reiteriamo le nostre proposte, affinché le priorità indicate per la stipula dell’Atto di indirizzo per la convenzione tra Inps e Medici Fiscali siano prese in considerazione”. La Fnomceo per non lasciare dubbi di interpretazione, già nei giorni scorsi aveva inviato un documento ai ministri competenti per indicare quale fossero le necessità della categoria. “In qualità di Ente esponenziale di tutta la Professione medica, per espressa indicazione normativa - ha sottolineato - deve essere sentita”. LA LETTERA.

Stabilità del rapporto di lavoro, chiarezza sulle condizioni contrattuali, tutela dei diritti sindacali, equità dei compensi: è quanto la Fnomceo, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, chiede da tempo per i Medici Fiscali. Il 27 giugno scorso, la Fnomceo aveva inviato una lettera ai Ministri Poletti, Madia e Lorenzin individuando le priorità che di cui avrebbero dovuto tener conto durante la redazione della bozza dell’Atto di indirizzo per la convenzione tra Inps e Medici Fiscali.
 
La richiesta della Federazione è, in particolare, per i Medici Fiscali iscritti alle cosiddette “liste speciali ad esaurimento, rimasti particolarmente penalizzati dal taglio delle visite fiscali d’ufficio per i lavoratori del privato operato dall’Inps nel 2013”. Si tratta, ha specificato la Federazione di “medici intorno ai 55 anni di età, che collaborano con l’Istituto di Previdenza da oltre 20 anni, costretti ad assicurare la loro disponibilità quotidiana a fronte di 10- 20 visite mensili e a vivere, quindi, con introiti che vanno dai 300 ai 600 euro al mese”.
 
Medici e intere famiglie, sono circa 1300, – ha continuato la Federazione – che aspettavano quindi con ansia l’emanazione, da parte dei Ministeri competenti, quello del Lavoro, di concerto con Semplificazione e Salute, dell’Atto di indirizzo per la stipula delle convenzioni, che avrebbe dovuto finalmente sanare la situazione, recependo le istanze della Fnomceo e delle Organizzazioni sindacali”.
 
La prima bozza dell’Atto, circolata nei giorni scorsi, per la Federazione “sembra non venire del tutto incontro a tali richieste, suscitando perplessità e malcontento tra i medici”. La Fnomceo ha intenzione “di far valere le istanze di cui non si è ancora tenuto conto nel corso della prossima riunione presso il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. In qualità di Ente esponenziale di tutta la Professione medica, per espressa indicazione normativa deve essere sentita – ha sottolineato ancora la Federazione – sulla predisposizione dell’Atto di indirizzo in questione. Si reitera dunque la richiesta che l’Atto di indirizzo tenga conto delle priorità individuate, e in particolare – ha concluso – della necessità di stabilizzare, tramite un Accordo Collettivo Nazionale, a tempo pieno e indeterminato, a quota oraria, con relative tutele e diritti sindacali, i medici iscritti nelle liste speciali Inps”.

18 Luglio 2017

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