Milleproroghe. Racca (Federfarma) su emendamento riforma remunerazione: “Dubbi sulla sua approvazione in Aula”

Milleproroghe. Racca (Federfarma) su emendamento riforma remunerazione: “Dubbi sulla sua approvazione in Aula”

Milleproroghe. Racca (Federfarma) su emendamento riforma remunerazione: “Dubbi sulla sua approvazione in Aula”
Così la presidente nazionale della Federazione ha commentato il via libera da parte della commissione Affari costituzionali all'emendamento del M5S che anticiperebbe di sei mesi il termine per mettere in pista la riforma della remunerazione. Quanto agli emendamenti sugli deguamenti delle soglie minime per le agevolazioni a rurali e farmacie con basso fatturato: "Eravamo sicuri che non sarebbero passati".

La bocciatura per inammissibilità degli emendamenti al Milleproroghe che riproponevano gli adeguamenti delle soglie minime per le agevolazioni a rurali e farmacie con basso fatturato non sorprende Federfarma. "Eravamo sicuri che non sarebbero passati – ha commentato a Filodiretto la presidente nazionale della Federazione, Annarosa Racca – l’incoerenza con la materia del decreto, che tratta di rinvii e proroghe, era palese. Emendamenti che comportano un aggravio di spesa per le casse pubbliche possono trovare posto soltanto in provvedimenti di natura finanziaria".
 
Quanto poi all'emendamento dei Cinquestelle – ammesso all’esame – che anticiperebbe di sei mesi, al 30 giugno, il termine per mettere in pista la riforma della remunerazione: "Innanzitutto vediamo se l’emendamento passa almeno la prima lettura, cosa di cui dubito – è la replica della presidente Racca – in ogni caso, ogni volta che finora si è parlato di nuovi modelli di remunerazione non si sono mai prese decisioni senza l’avallo dell’assemblea. Di certo – peraltro – non scopriremo le nostre carte prima del momento opportuno".
 
Infine, replicando alle recriminazioni di Federfarma Torino sulla mancata convocazione a dicembre di un’assemblea straordinaria nella quale discutere di iniziative a sostegno dell’emendamento pro-rurali: "L’avessimo convocata – ricorda  -non sarebbe cambiato nulla perché il Governo, dimissionario dopo il referendum del 4 dicembre, aveva cancellato tutti gli emendamenti alla Legge di Bilancio presentati in Senato. Il tema rurali, quindi, è stato discusso con la necessaria attenzione nell’assemblea ordinaria del 14, già programmata da tempo. Nella quale abbiamo assicurato che Federfarma continuerà a lavorare per recuperare quell’emendamento. Ricordo che nel ddl Piccoli comuni siamo riusciti a far inserire emendamenti che aiutano la sostenibilità delle piccole farmacie, siamo al lavoro anche sulle soglie di fatturato: la coerenza di materia ci obbliga ad attendere qualche disegno di legge che abbia attinenza, quando si presenterà l’occasione interverremo. Il comunicato di Federfarma Torino rientra nella campagna elettorale in corso, niente di più".

01 Febbraio 2017

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