Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Lunedì 14 OTTOBRE 2024
Lavoro e Professioni
segui quotidianosanita.it

Allarme infertilità: riguarda il 25% degli italiani


29 OTT - La Medicina della Riproduzione è una delle protagoniste del Congresso Nazionale di Ginecologia e Ostetricia in corso a Napoli: una disciplina che nasceva oltre trent’anni fa di esclusiva pertinenza ginecologica e che oggi rappresenta l’emblema della multidisciplinarietà, nello sforzo costante di accompagnare scrupolosamente la coppia attraverso un percorso diagnostico-terapeutico personalizzato per il raggiungimento della gravidanza.
 
Un’area di grande attualità anche alla luce dei cambiamenti sociali che vedono ogni anno in Italia un nuovo record di calo delle nascite (1,32 figli in media per ogni donna – dati ISTAT 2018) e un progressivo aumento dell’infertilità maschile e femminile, e in considerazione delle straordinarie opportunità offerte dalla medicina predittiva per la preservazione della fertilità sia nelle pazienti oncologiche, sia in quelle fisiologiche.
 
“L’infertilità va considerata una vera e propria patologia che oggi interessa il 25% della popolazione, in egual misura uomini e donne, che tendono a posticipare sempre più la decisione di avere un figlio, trascurando la riduzione dell’età ovarica correlata all’aumento dell’età biologica – commenta Giuseppe De Placido, Direttore Dipartimento Materno-Infantile dell’Università di Napoli “Federico II” - Centro di Sterilità, e co-presidente del Congresso –. Le donne in cerca di una gravidanza, in particolar modo dopo i 35 anni, dovrebbero sempre sottoporsi al ‘pap-test riproduttivo’: un semplice esame diagnostico che misura il valore dell’ormone antimulleriano, consentendo di accertare il numero di follicoli, e quindi di effettuare una stima dell’età ovarica, vale a dire del potenziale riproduttivo, così da poter intervenire con una strategia appropriata”.

Un’opportunità concreta per gli ‘aspiranti genitori’, non solo in presenza di patologie oncologiche, è rappresentata dal social freezing che consente di congelare il materiale biologico - gameti e tessuto ovarico - per poterlo utilizzare in un secondo momento.

“Nei centri di sterilità – continua De Placido – la crioconservazione viene effettuata nelle donne infertili che si sottopongono a PMA, per aumentare le chance di una gravidanza in caso di fallimento del primo ciclo di stimolazione, e nelle pazienti oncologiche che devono sottoporsi a chemioterapia. È il caso, ad esempio, delle donne affette da tumore al seno, la neoplasia oncologica femminile più diffusa – il 30% di tutti i tumori – che insorge già tra i 20 e i 44 anni. Solo presso il Centro di Sterilità dell’Università “Federico II”, centro di riferimento per tutto il Sud Italia, negli ultimi due anni abbiamo effettuato un counseling dedicato ad oltre 2mila pazienti oncologici. Stanno inoltre aumentando le richieste di social freezing anche da parte di donne ‘sane’ che, in attesa di realizzarsi nella vita di coppia e nel lavoro, decidono di congelare gli ovociti per non rinunciare al desiderio di diventare madri”.

Le ultime frontiere della Medicina della Riproduzione consentono di crioconservare anche parti di ovaio in adolescenti e giovani donne affette da neoplasie del sangue, per un successivo reimpianto nella sfera genitale della paziente. Si tratta di una tecnica in grado di restituire alla donna la piena capacità riproduttiva.

Tenere sotto controllo l’età ovarica non basta a preservare la fertilità. Secondo gli esperti, un errato stile di vita rappresenta un fattore di rischio importante al pari dell’età. Ad esempio, le infezioni contratte attraverso rapporti sessuali occasionali possono comportare conseguenze negative a lungo termine sulla fertilità. Anche il fumo, l’obesità e l’esposizione a inquinanti ambientali sono fattori in grado di influenzare la salute sessuale e riproduttiva di un individuo, intervenendo negativamente sula qualità degli ovociti e degli spermatozoi.

“La prevenzione dell’infertilità è diventata una tematica di estrema rilevanza sociale – conclude Antonio Chiantera, Segretario nazionale AOGOI e co-presidente del Congresso –. Per questo motivo, la consulenza clinica da parte del ginecologo deve essere supportata dall’impegno delle Istituzioni, in primis della scuola, verso azioni concrete per promuovere una maggiore consapevolezza da parte dei giovani, fin dall’adolescenza, dell’impatto di scorretti stili di vita sulla salute riproduttiva”.

29 ottobre 2019
© Riproduzione riservata
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy