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Comparto Sanità. Fp Cgil e Uil Fpl: “Le affermazioni di Zangrillo confermano volontà di non dare risposte a chi lavora in sanità”


“Oggi, in un contesto segnato da inflazione, rincari e difficoltà crescenti, non è più accettabile rinviare il giusto riconoscimento alle lavoratrici e ai lavoratori della sanità e dei servizi pubblici” dichiarano le Segretarie generali Sorrentino e Longobardi

10 GIU -

“Le dichiarazioni del Ministro Zangrillo, rilasciate alla vigilia dell’incontro del 18 giugno per la trattativa sul rinnovo del Ccnl della Sanità pubblica, le rispediamo al mittente che ci accusa di ostruzionismo: la Fp Cgil e la Uil Fpl hanno sempre mantenuto una posizione autonoma e responsabile, centrata esclusivamente sul merito, ovvero la scarsità delle risorse messe a disposizione e le evidenti lacune normative, e sulla ricerca di soluzioni concrete condivise”.

Così le Segretarie generali Serena Sorrentino (Fp Cgil) e Rita Longobardi (Uil Fpl), che continuano: “preoccupa in modo particolare l’esplicito accenno, da parte del Ministro, a possibili interlocuzioni riservate al di fuori del tavolo negoziale con alcuni sindacati autonomi. Una modalità che contrasta con il principio di trasparenza e con il rispetto delle relazioni sindacali, che devono svolgersi in forma collegiale, con pari dignità per tutte le sigle rappresentative”

“Le nostre Organizzazioni hanno sempre operato con equilibrio, anche nei momenti più difficili del Paese, contribuendo alla riapertura della stagione contrattuale dopo anni di blocco”, proseguono Sorrentino e Longobardi. “Oggi, in un contesto segnato da inflazione, rincari e difficoltà crescenti, non è più accettabile rinviare il giusto riconoscimento alle lavoratrici e ai lavoratori della sanità e dei servizi pubblici, che continuano ad essere sviliti e privi di qualsiasi strumento concreto di valorizzazione. Precisiamo, visto che il Ministro continua a diffondere cifre incongruenti, che i rinnovi contrattuali dei trienni 2016/2018 e 2019/2021 sono stati superiori all’inflazione. Al contrario, quello relativo al 2022/2024 rappresenterebbe il primo Ccnl con un adeguamento economico ben al di sotto dell’inflazione registrata”.

“Il tavolo del 18 giugno deve restare il luogo centrale del confronto: ogni trattativa parallela rappresenta una forzatura pericolosa. Saremo presenti con responsabilità e determinazione, per difendere il contratto e la correttezza del processo negoziale ma al salario dei dipendenti pubblici va data una risposta adeguata e ad oggi ancora non c’è”, concludono.



10 giugno 2025
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