Con una giornata intensa e ricca di contenuti è stata celebrata a Roma la Giornata Mondiale della Fisioterapia, organizzata dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Fisioterapisti (Fnofi), che, nella Sala Capranichetta di Piazza di Montecitorio, ha riunito oggi esponenti delle istituzioni, del mondo accademico, della società civile e delle organizzazioni dei pazienti.
Ad aprire i lavori è stato l’onorevole Marcello Gemmato, Sottosegretario di Stato alla Salute, che ha sottolineato come la fisioterapia rappresenti una delle colonne portanti della sanità territoriale del presente e del futuro. Nel suo intervento, il sottosegretario Gemmato ha rimarcato l’impegno del Governo a valorizzare tutte le professioni sanitarie, in una visione di multidisciplinarietà, riconoscendo in particolare ai fisioterapisti il loro apporto fondamentale nella gestione delle cronicità e nella prevenzione. L’onorevole Gemmato ha anche voluto portare l’attenzione sulle fragilità che coinvolgono persone giovani e apparentemente sane, come coloro che vengono colpite dall’osteoporosi gravidica, per la quale il Ministero ha finanziato una ricerca scientifica.
E’ intervenuta l’onorevole Marta Schifone, deputato, membro della XII Commissione Affari Sociali della Camera e responsabile del dipartimento delle Professioni di FdI, che ha illustrato i contenuti del pacchetto di Riforme appena approvato in Consiglio dei Ministri: una scelta dell’esecutivo per il rafforzamento delle professioni sanitarie e la valorizzazione degli ordini professionali. L’On. Schifone ha evidenziato la necessità di riconoscere il ruolo cruciale dei fisioterapisti nelle cure riabilitative, specialmente per una popolazione che invecchia e con condizioni croniche in aumento. Sottolineando anche la necessità di una migliore organizzazione e allocazione delle risorse nel sistema sanitario per affrontare problemi come i tempi di attesa.
Mariella Mainolfi, Direttore Generale delle Professioni Sanitarie e delle Politiche in favore del Servizio Sanitario Nazionale presso il Ministero della Salute, è intervenuta ampliando la riflessione sull’attualizzazione delle competenze professionali, alla luce sia dell’indagine conoscitiva condotta dalla Camera dei Deputati sia del percorso di approfondimento attualmente in corso presso il Ministero. Ha inoltre sottolineato il ruolo centrale del fisioterapista nella costruzione del concetto di Salute, inteso come un percorso che accompagna l’individuo in tutte le fasi della vita: dalla prevenzione alla cura, includendo anche l’assistenza di prossimità. In questo contesto, ha evidenziato come la figura del fisioterapista sia parte integrante del processo di digitalizzazione dei servizi sanitari, anche all’interno delle farmacie.
La tavola rotonda, moderata dal giornalista Luciano Fassari, direttore di Quotidiano Sanità, coadiuvato dal membro del comitato centrale, Vittoria Ligorio, è proseguita sul versante scientifico e clinico con il prof. Giovanni Galeoto, fisioterapista, ricercatore presso l’Università Sapienza di Roma e dirigente delle professioni sanitarie della riabilitazione presso il Policlinico Umberto I di Roma, che ha offerto una visione approfondita sul ruolo del fisioterapista nella prevenzione dell’invecchiamento patologico, con un focus sull’utilizzo dell’ecografo nella pratica fisioterapica, rimarcando soprattutto l’importanza che la formazione passi per l’università. Il prof Galeoto ha quindi evidenziato l’importanza di fare un lavoro di prevenzione rivolto agli anziani, così da risparmiare anche sulle spese del Ssn.
L’avvocato Vincenzo Falabella, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (Fish), ha incentrato il suo intervento su il diritto alla salute delle persone con disabilità, poiché ha segnalato la spaccatura a metà del Paese per le gravi disparità nei servizi di welfare tra il Nord e il Sud. L’avvocato Falabella ha quindi auspicato un sistema nazionale uniforme, per garantire un accesso equo ai servizi per le persone con disabilità, rimarcando l’importanza dei fisioterapisti nel ridurre i costi sanitari per la popolazione anziana per un piano di invecchiamento attivo.
Grande attenzione ha suscitato il videomessaggio di Claudio Ciavatta, consigliere del Comitato Centrale della Federazione e delegato per il progetto della revisione del Codice Deontologico dei fisioterapisti, che ha annunciato l’avvio ufficiale della consultazione nazionale per la revisione del Codice Deontologico della professione a tutti i 74.319 fisioterapisti. Un momento partecipativo e storico, che vedrà tutti i fisioterapisti chiamati a esprimere le proprie opinioni tramite un questionario, in un’ottica di condivisione e responsabilità collettiva.
Il giornalista Andrea Vianello, membro del Comitato per la revisione del Codice Deontologico, ha proseguito riflettendo sul significato etico della professione, e ha posto l’accento su un problema molto attuale: l’abusivismo professionale. Vianello, presidente dell’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale ha sottolineato l’urgenza di contrastare questa piaga che danneggia non solo i professionisti, ma soprattutto i cittadini, esposti a pratiche non sicure e non regolamentate.
Nel corso della giornata si sono susseguiti numerosi interventi specialistici, che hanno ampliato lo sguardo su temi di grande rilevanza per la salute pubblica:
· Tiziana Nicoletti, responsabile del coordinamento nazionale delle Associazioni dei malati cronici e rari di Cittadinanzattiva, ha affrontato il tema della fragilità e dell’accesso alla riabilitazione per pazienti affetti da patologie croniche e rare. Ha ribadito l’importanza di garantire equità e continuità assistenziale, anche attraverso un ruolo attivo dei cittadini nella co-progettazione dei percorsi di cura.
· Silvano Zanuso, Direttore Tecnico Medico Scientifico di Technogym e docente presso l’Università di Greenwich, ha illustrato, dati alla mano, il crescente impatto della tecnologia nella riabilitazione. Ha mostrato come l’innovazione tecnologica, se ben integrata, possa potenziare l’efficacia dell’intervento fisioterapico e migliorare il monitoraggio dei risultati.
· Giovanni Antonio De Bellis, fisioterapista, presidente del GIS FAIA (Fisioterapia nell’Anziano e nell’Invecchiamento Attivo), ha condiviso una relazione dettagliata sulle cadute negli anziani, presentando dati allarmanti sulle conseguenze cliniche e sociali e sui costi per il sistema sanitario. Ha proposto modelli di prevenzione multidisciplinare fondati sull’educazione, il movimento e l’adattamento degli ambienti.
· Miriam Rosa, fisioterapista del GIS Sport AIFI, ha posto l’accento sullo sport come strumento di prevenzione e promozione della salute nella terza età. Ha evidenziato l’importanza di interventi graduati e personalizzati per garantire un invecchiamento attivo e sano, con ricadute positive sia fisiche che psicosociali.
· Benedetta Contoli, dirigente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha illustrato i risultati del sistema di sorveglianza PASSI d’Argento, dedicato alla popolazione over 65. Un intervento che ha evidenziato le disuguaglianze territoriali e sociali nell’accesso ai servizi di prevenzione e riabilitazione e la necessità di politiche mirate per colmare questi divari.
· Infine, Maria Pia Sozio, presidente di As.Ma.Ra onlus Sclerodermia e altre malattie rare, ha condiviso l’esperienza della riabilitazione in questo ambito delicato, spesso trascurato. Ha posto l’attenzione sulla necessità di formare i fisioterapisti affinché siano in grado di intervenire con competenza e sensibilità su pazienti con patologie rare e complesse, spesso escluse dai percorsi standardizzati.
Firmati tre nuovi protocolli d’intesa
A concludere la giornata, un momento altamente simbolico e operativo: la firma di tre Protocolli d’Intesa tra la Fnofi e le Associazioni Fish, Cittadinanzattiva e AsMaRa (Associazione Malattie Rare). Accordi che testimoniano l’impegno della Federazione per una sanità sempre più inclusiva, partecipata e orientata alla persona, dove ognuno fa la propria parte.
“Questa giornata è la conferma di quanto la fisioterapia sia una professione al servizio della salute pubblica, capace di coniugare scienza, etica e umanità. Le sfide dell’invecchiamento, della disabilità e della cronicità si affrontano con competenza, innovazione e lavoro di squadra. E oggi, qui a Roma, abbiamo dato prova concreta di questa visione”, ha dichiarato Piero Ferrante, il Presidente della Fnofi, nel suo intervento conclusivo.