Medici di famiglia. Magi (Omceo Roma): “Basta con le campagne denigratorie, facciamo chiarezza” 

Medici di famiglia. Magi (Omceo Roma): “Basta con le campagne denigratorie, facciamo chiarezza” 

Medici di famiglia. Magi (Omceo Roma): “Basta con le campagne denigratorie, facciamo chiarezza” 
“Il loro lavoro incessante è uno degli assi portanti del benessere della nostra società”, sottolinea il presidente dell‘Omceo Roma, ma “un’abitudine frequente” dei cittadini “è quella di ricorrere al PS senza aver sentito il proprio medico di famiglia”. Ricordando “l’enorme” carico burocratico a cui deve far fronte il mmg, Magi chiede piuttosto alle istituzioni di creare le condizioni per permettere ai mmg di lavorare al meglio.

Antonio Magi, in qualità di Presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici chirurghi e Odontoiatri di Roma (Omceo), ha deciso di intervenire nel dibattito riguardante la situazione dei medici di famiglia nel nostro sistema sanitario nazionale, visto che “da alcune settimane, a partire dal periodo natalizio, hanno cominciato a girare notizie (anche di carattere denigratorio) in merito ai carichi di lavoro e all’attività svolta dai nostri medici di medicina generale, che richiedono chiarimenti”.

Innanzitutto, spiega Magi, “è fondamentale riconoscere e valorizzare l’imponente carico di lavoro che i nostri colleghi medici di famiglia gestiscono quotidianamente. Contrariamente a quanto talvolta si possa pensare o come viene rappresentato “maliziosamente” da alcuni media, i medici di famiglia non sono un’entità minore nel nostro sistema sanitario, ma piuttosto una componente fondamentale e vitale. Il loro lavoro incessante e dedicato è uno degli assi portanti del benessere della nostra società”.

Per il presidente Omceo è peraltro importante chiarire che “i medici di famiglia, contrariamente a quanto si pensi, non godono di ferie retribuite nel modo in cui accade per altri professionisti all’interno del SSN. Questo significa che ogni periodo di assenza (siano ferie, malattia o altre ragioni personali), comporta non solo un costo economico diretto per il medico, che deve trovare un sostituto, ma anche un impegno organizzativo non indifferente vista la carenza, in questo periodo storico, di chi è disponibile a sostituirlo, per garantire la continuità delle cure”.

Inoltre, il presidente dell’Omceo di Roma sottolinea “altri servizi forniti dai medici di famiglia nella nostra regione, anche in contesti di particolare difficoltà come durante le festività o in situazioni di emergenza sanitaria. Esempi concreti di questo impegno sono le UCP (Unità di Cure Primarie) e i servizi come gli Ambufest, che garantiscono cure mediche anche nei momenti in cui altri servizi sono ridotti”.

“È importante anche evidenziare – prosegue Magi – la necessità, da parte dei cittadini, di una corretta educazione sanitaria e di un uso appropriato delle risorse sanitarie. Un’abitudine frequente è quella di ricorrere al Pronto Soccorso senza aver sentito il proprio medico di famiglia per problemi che potrebbero essere gestiti efficacemente a livello di medicina generale”.

Il presidente dell’Omce di Roma torna, infine, a richiamare l’attenzione sulla “necessità di rivedere e diminuire l’enorme burocrazia a cui deve far fronte il medico di medicina generale. Ad esempio la certificazione di malattia per assenze di un solo giorno potrebbe essere risolta con l’autocertificazione. Così avremmo un’ottimizzazione del tempo e delle risorse a disposizione dei colleghi che potrebbero concentrarsi maggiormente sull’assistenza diretta ai pazienti”.

In conclusione, “come Presidente Omceo, è mio dovere tutelare e sostenere il ruolo cruciale dei medici di famiglia nel nostro sistema sanitario. È essenziale che siano messi nelle condizioni ottimali per svolgere il lavoro con efficienza e che il loro contributo sia pienamente riconosciuto e valorizzato. La salute dei nostri cittadini dipende in gran parte dal loro impegno e dalla loro professionalità. Invito quindi tutti i soggetti coinvolti, dalle istituzioni ai cittadini stessi, a collaborare per creare un ambiente in cui i medici di famiglia possano operare al meglio, per il bene della salute pubblica e del nostro sistema sanitario nazionale”, conclude Magi.

16 Gennaio 2024

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