Schillaci al Congresso nazionale Fimmg: “Chiudere presto i contratti e valorizzare la professione. Serve una sanità di prossimità, moderna ed equa”

Schillaci al Congresso nazionale Fimmg: “Chiudere presto i contratti e valorizzare la professione. Serve una sanità di prossimità, moderna ed equa”

Schillaci al Congresso nazionale Fimmg: “Chiudere presto i contratti e valorizzare la professione. Serve una sanità di prossimità, moderna ed equa”
Nel messaggio al Congresso di Villasimius, il ministro ha ricordato Maddalena Carta, la giovane dottoressa sarda scomparsa per un malore legato al sovraccarico di lavoro. Annunciata la chiusura imminente dell’Acn 2022-2024 e la trasformazione della formazione in Medicina generale in scuola di specializzazione. Dalle Regioni apertura al confronto e richiesta di rilanciare il ruolo dei medici di territorio. Per Oliveti (Enpam) serve un riconoscimento economico vero

Un messaggio di cordoglio e riconoscenza, ma anche di impegno politico e istituzionale per la medicina di famiglia.
Nel suo intervento inviato al Congresso nazionale della Fimmg, in corso a Villasimius, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha aperto ricordando Maddalena Carta, la giovane dottoressa di Dorgali morta a 38 anni dopo aver continuato a lavorare nonostante un malore.

“È doveroso ricordare e rendere omaggio alla collega che con profondo senso etico della professione medica ha dato priorità alla salute dei pazienti rispetto alla propria, perché nessuno dei suoi concittadini rimanesse senza assistenza sanitaria”, ha detto il ministro, sottolineando come la sua scomparsa “una perdita tragica” abbia riportato all’attenzione pubblica l’impatto della carenza di medici di famiglia sulla vita delle comunità, soprattutto nelle aree interne e tra gli anziani.

“Chiudere subito l’Acn e avviare la nuova stagione contrattuale” Schillaci ha poi affrontato il nodo del rinnovo dei contratti nazionali, assicurando che il ministero “sta lavorando affinché a brevissimo si chiuda l’Acn 2022-2024 per avviare velocemente le procedure per quello successivo”.
“Il Governo ha fatto la sua parte, con le leggi di Bilancio, mettendo subito a disposizione le risorse necessarie”, ha affermato, ribadendo che i tempi della contrattazione devono essere “al passo con gli obiettivi di programmazione nazionale e con le evoluzioni normative”.

Sulla questione del rapporto di lavoro, il ministro ha chiarito la posizione dell’Esecutivo: “Questo Governo ha un solo obiettivo: garantire ai cittadini la possibilità di accedere 7 giorni su 7 a strutture territoriali dove trovare medici di medicina generale, specialisti e altri operatori sanitari. Professionisti eccellenti e motivati. Non è realistico oggi pensare che il singolo medico possa da solo soddisfare una domanda di salute in costante crescita”.

“Scuola di specializzazione per dare dignità e attrattività alla medicina generale” Schillaci ha ricordato l’impegno del Governo per rendere la medicina di famiglia più attrattiva per i giovani: “Con la recente approvazione in Consiglio dei ministri del disegno di legge delega sulla riforma delle professioni sanitarie, trasformiamo il corso regionale in una scuola di specializzazione, perché la medicina generale non sia più vista come un ripiego, ma abbia pari dignità professionale ed economica rispetto alle altre branche”.

Ha poi evidenziato come “prossimità, domiciliarità e telemedicina” rappresentino leve concrete su cui investire per dare risposte a una popolazione sempre più anziana e colpita da patologie croniche.
“La sfida è governare i cambiamenti demografici e sociali rafforzando l’assistenza territoriale, dove i medici di medicina generale hanno un ruolo di primo piano nel garantire un’assistenza personalizzata e di prossimità”.

“Pnrr occasione imperdibile per rinnovare la sanità territoriale” Per il ministro, la riforma della sanità territoriale in corso è una “occasione che non si ripresenterà più”. Le risorse del Pnrr destinate alla sanità territoriale rappresentano, secondo Schillaci, “l’unica strada per intercettare i nuovi bisogni di salute, ridurre il ricorso improprio ai pronto soccorso e alleggerire le liste d’attesa”.

Fedriga: “Ci sono le condizioni per chiudere subito l’accordo 2022-24” Sulla stessa linea, il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha assicurato che “ci sono le condizioni per attivare immediatamente la trattativa con le organizzazioni sindacali della medicina generale, affinché si possa giungere con celerità alla sottoscrizione dell’accordo nazionale per il triennio 2022-24”.

Fedriga ha rimarcato il ruolo cruciale dei medici di famiglia “nel garantire continuità assistenziale, prevenzione e gestione delle cronicità”, sottolineando la necessità di “rafforzare la medicina territoriale attraverso équipe multiprofessionali e strumenti digitali interoperabili, come il Fascicolo sanitario elettronico e la telemedicina”.

Alparone: “Non basta riempire le Case di comunità, serve far funzionare il territorio” Per Marco Alparone, presidente del Comitato di settore Regioni Sanità, la priorità non è moltiplicare le strutture ma far funzionare ciò che già esiste: “L’obiettivo non può essere riempire Case di comunità, ma far funzionare quello che abbiamo. La valorizzazione delle Aggregazioni funzionali territoriali (Aft), per esempio, è per me di grande importanza in termini di risposta di prossimità. Come fare? Proviamo a scriverlo insieme nel prossimo accordo collettivo nazionale”

Per Alparone bisogna chiudere rapidamente il contratto 2022-24 e “avviare una nuova stagione di confronto per ridurre le disuguaglianze e garantire risposte eque ai cittadini”.

Oliveti (Enpam): “Una professione cruciale, ma sottopagata” Il presidente dell’Enpam, Alberto Oliveti, ha ricordato come la Cassa resti solida, ma “nei prossimi 15 anni si prevede un saldo previdenziale negativo per l’aumento dei pensionati e la riduzione dei nuovi contribuenti”.
“Non aumenteremo i contributi né ridurremo le prestazioni – ha detto – ma dobbiamo difendere il flusso contributivo. Sessanta euro all’anno di quota capitaria per un medico di famiglia sono un’indecenza. Una professione che agisce con scienza, coscienza e sapienza deve essere adeguatamente riconosciuta e sostenuta”.

08 Ottobre 2025

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