La risonanza magnetica (RM) è oggi uno degli strumenti diagnostici più avanzati, capace di fornire immagini ad alta definizione di organi e tessuti senza l’impiego di radiazioni ionizzanti. Nonostante i vantaggi diagnostici, comporta anche rischi concreti per i pazienti e per i professionisti sanitari coinvolti nelle procedure.
Per questo, il DM 14 gennaio 2021 ha introdotto nuovi standard di sicurezza e reso obbligatoria la formazione ECM per chi lavora in ambienti RM. Un obbligo che si aggiunge a quanto previsto dal decreto legislativo 101/2020, che ha sancito la formazione continua in materia di radioprotezione per tutti i medici — indipendentemente dalla specializzazione e dalla modalità di esercizio della professione, inclusi gli odontoiatri — e per tutti i professionisti sanitari che operano in ambiti direttamente connessi. Nello specifico, la delibera Agenas del luglio 2024 ha confermato che nel triennio 2023–2025 i crediti in radioprotezione sono obbligatori e devono rappresentare una quota precisa dei 150 complessivi richiesti.
Un corso ECM indispensabile per chi svolge attività in ambienti RM
Per rispondere a questa esigenza, sulla piattaforma Club è disponibile il corso “Sicurezza nelle attività di Risonanza Magnetica (DM 14 gennaio 2021)”, accreditato con 9 crediti ECM. Il Responsabile scientifico è il dottor Luigi Manco, specialista in Fisica Medica ed Esperto di Radioprotezione di terzo grado presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara, con una pluriennale esperienza sia sul campo che come docente.
Risonanza Magnetica: la valutazione dei pazienti e fase di anamnesi
In una videointervista, il dottor Manco ricorda che “la sicurezza in RM inizia già dall’accoglienza del paziente e continua con l’anamnesi che consente di individuare possibili rischi e controindicazioni. Prima di eseguire l’esame, alcune categorie di pazienti necessitano di una valutazione approfondita. Devono essere monitorati i portatori di dispositivi medici impiantabili — come pacemaker, defibrillatori, impianti cocleari o clip neurologiche — nonché di protesi ferromagnetiche. Possono presentare controindicazioni, soprattutto se datati, e causare interferenze durante l’esame. Le informazioni raccolte vengono analizzate dal personale sanitario e valutate dal medico radiologo prima della procedura” spiega.
Accesso alle aree dedicate alla Risonanza Magnetica
La sicurezza non riguarda solo i pazienti ma anche chi accede o lavora nelle aree RM. “Il sito di risonanza magnetica è una zona controllata con accesso regolamentato. La normativa – aggiunge – prevede un elenco di personale adeguatamente formato e sottoposto a verifica sanitaria, con idoneità medica per l’esposizione ai campi elettromagnetici secondo quanto previsto dal decreto sulla sicurezza sul lavoro. L’accesso è consentito a professionisti sanitari — infermieri, tecnici di radiologia, medici radiologi — ma anche a chi svolge pulizie o manutenzione delle apparecchiature. Ma tutti devono attenersi al regolamento di sicurezza”, sottolinea Manco.
Manutenzione delle apparecchiature di Risonanza Magnetica: strumenti e cautele
Anche la manutenzione richiede protocolli rigorosi. “Le apparecchiature di risonanza magnetica ad alto campo sono affidate a ditte specializzate con personale autorizzato e formato sui rischi dell’esposizione ai campi magnetici elevati. Devono utilizzare strumenti e attrezzature a-magnetici e gli interventi vengono sempre coordinati con il personale sanitario e, salvo eccezioni, in assenza di pazienti. Va ricordato che il campo magnetico resta attivo 24 ore su 24: la precauzione deve essere massima in ogni momento” precisa lo specialista.
Quench del magnete: prevenzione e gestione delle emergenze
Non meno rilevante è il tema delle emergenze, perché “i magneti a superconduttore contengono grandi quantità di elio liquido a circa -270 °C. Se la temperatura varia anche di poco, l’elio vaporizza e il suo volume aumenta fino a 700 volte rispetto a quello iniziale. Questo può danneggiare gravemente l’impianto e mettere a rischio pazienti e operatori. Per prevenire incidenti, i sistemi di sicurezza prevedono l’installazione di un tubo di quench che convoglia il vapore all’esterno dell’edificio, in aree non accessibili. Il quench – evidenzia – può essere attivato manualmente dagli operatori o verificarsi accidentalmente per problemi tecnici, e serve a proteggere persone e strutture”.
Formazione obbligatoria sulla Risonanza Magnetica: un impegno per la sicurezza
Tutti questi aspetti — dall’anamnesi all’accesso in area RM, fino alla gestione delle emergenze — dimostrano quanto la sicurezza in risonanza magnetica richieda competenze aggiornate e formazione specifica. E in questo ambito, come abbiamo visto, corso ECM “Sicurezza nelle attività di Risonanza Magnetica (DM 14 gennaio 2021)”, disponibile su Club, rappresenta non solo un’occasione di aggiornamento professionale ma anche un obbligo normativo per chi opera in ambienti RM. Investire nella formazione, infatti, significa tutelare i pazienti, garantire la sicurezza dei professionisti sanitari e lavorare in conformità con quanto richiesto dalla legge.
Ma non è tutto: non si tratta solo di rispettare un requisito formale. La Commissione Nazionale ECM ha stabilito che i crediti mancanti vanno acquisiti entro il 31 dicembre 2025, e dal 2026 le compagnie assicurative non garantiranno copertura ai professionisti che non avranno raggiunto almeno il 70% dei crediti richiesti. Per questo, non aspettare l’ultimo momento: con la formazione online su Club puoi completare i crediti in modo semplice, rapido e sicuro, adempiendo agli obblighi e mettendoti in regola con la scadenza ECM.
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