Negli ultimi anni la Telemedicina è passata dall’essere un’opzione d’emergenza a diventare parte integrante dei percorsi di cura. La pandemia da Covid-19 ha accelerato questo cambiamento: oggi medici e pazienti conoscono e utilizzano strumenti digitali per consulti, monitoraggi e controlli da remoto.
Questa evoluzione non riguarda solo l’emergenza sanitaria: semplifica la relazione medico-paziente, amplia l’accesso alle cure e permette di seguire i pazienti più fragili con maggiore continuità.
Proprio per rispondere a queste esigenze, Club Professioni Sanitarie ha lanciato una piattaforma di Telemedicina innovativa e completa, disponibile per tutti gli abbonati senza costi aggiuntivi.

Telemedicina: numeri in crescita, ma c’è ancora strada da fare
Il mercato globale della Telemedicina è in piena espansione: nel 2024 ha superato i 140 miliardi di dollari e le stime parlano di oltre 380 miliardi entro il 2030 (fonte: Grand View Research).
E in Italia? Secondo l’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano, la televisita è usata dal 36% degli specialisti e dal 52% dei medici di base, mentre il telemonitoraggio coinvolge circa un terzo dei professionisti. Ma spesso l’utilizzo è ancora saltuario, non pienamente integrato nei percorsi di cura.
Sul fronte pazienti, solo il 12% ha sperimentato un telemonitoraggio, mentre la comunicazione con il medico passa ancora per canali poco sicuri come WhatsApp (usato dal 59% dei pazienti per inviare referti). Un approccio che espone a rischi di privacy e aggiunge carico di lavoro al professionista.
L’uso strutturato di piattaforme dedicate potrebbe far risparmiare fino a una settimana lavorativa all’anno per ogni medico. È qui che entra in gioco la nuova piattaforma di Club Professioni Sanitarie: un unico strumento per gestire agenda, prenotazioni, referti, pagamenti e comunicazioni in sicurezza.

Dove la Telemedicina fa ma differenza
La Telemedicina è già realtà in diversi ambiti:
- Televisite
- Telemonitoraggio per pazienti cronici
- Teleconsulto tra colleghi specialisti
- Teleriabilitazione, soprattutto ortopedica e neurologica
- Supporto psicologico a distanza
Secondo Deloitte, queste soluzioni aiutano a contenere i costi sanitari, migliorare l’accessibilità e rendere l’assistenza più personalizzata. E i pazienti? Un sondaggio del Corriere della Sera mostra che quasi il 70% è soddisfatto delle visite da remoto: meno spostamenti, più rapidità, accesso a specialisti fuori regione.
In pratica, la Telemedicina permette di:
- Ridurre liste d’attesa per i controlli
- Seguire pazienti fragili o lontani
- Garantire continuità nelle cure croniche
- Monitorare post-operatori da remoto
Telemedicina: la sfide ancora aperte
Non mancano però ostacoli:
– Infrastrutture digitali ancora carenti in alcune aree
– Pazienti (e talvolta operatori) con competenze digitali limitate
– Normative ancora frammentate
– E, soprattutto, il tema cruciale: la protezione dei dati sanitari, tra i più sensibili in assoluto secondo il GDPR
Perché la piattaforma di Club Professioni Sanitarie è la soluzione
Troppo spesso referti e informazioni sanitarie viaggiano su canali non sicuri, come chat o e-mail private. Questo espone a violazioni di privacy e rischi legali.
La piattaforma di Telemedicina di Club Professioni Sanitarie affronta questo problema in modo strutturale:
- Tutti i dati sono criptati e archiviati in ambienti sicuri
- Accesso tracciato e autenticato per ogni operatore
- Conformità completa al GDPR e alle normative UE
- Massima protezione per pazienti e professionisti
Così il professionista sanitario può seguire i pazienti anche a distanza, in totale tranquillità.
Scopri la piattaforma di Telemedicina inclusa nell’abbonamento a Club Professioni Sanitarie.

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