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Nasce l’Azienda “Lazio.0” per coordinare e supportare il lavoro di Asl e Ospedali. Via libera alla legge dal Consiglio regionale   

Alla nuova Azienda sono affidati i compiti di definizione dei piani di acquisto annuali e pluriennali di beni e servizi e per la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio degli enti del Ssr, la gestione dell’HTA, il supporto alla definizione del modello assicurativo, la gestione di procedure di gara, la centralizzazione del sistema dei pagamenti dei fornitori, il governo delle procedure concorsuali centralizzate e la gestione del sistema documentale del personale.

10 NOV - A distanza di oltre due anni dalla presentazione della proposta il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la proposta di legge regionale n. 115 del 21 febbraio 2019 (“Istituzione dell’Azienda regionale sanitaria Lazio.0”). La legge è passata a maggioranza, con 28 voti favorevoli, 11 astenuti dei gruppi di centrodestra e un voto contrario (Francesca De Vito del gruppo Misto).

Le finalità dell’istituzione della nuova Azienda sono illustrate all’articolo uno del provvedimento: “Razionalizzare e ottimizzare i livelli di efficacia ed efficienza organizzativa del servizio sanitario regionale (Ssr) attraverso forme di integrazione funzionale di servizi tecnici e operativi, a valenza regionale e l’esercizio di funzioni amministrative, gestionali e tecniche di supporto agli enti del servizio sanitario regionale.”.
 
Si tratta, in sostanza, di “un’azienda di servizi per conto delle aziende sanitarie, snella, in grado anche di provvedere al reperimento di personale, composta da figure professionalmente valide e non attualmente reperibili nel perimetro del sistema sanitario”, aveva spiegato Alessio D’Amato nella scorsa seduta.
 
“Lo scopo di questa Azienda Lazio.0 – aveva aggiunto l’assessore – non è quello di gestire i servizi sanitari alla persona, ma è quello di fornire supporto alle Aziende del servizio sanitario regionale per migliorare le loro performance, anche in vista di impegni importanti come quelli che riguarderanno il prossimo PNRR.”.

Durante il dibattito in Aula, è stato ricordato da più parti il lungo lavoro istruttorio svolto dalla commissione Sanità del Consiglio regionale del Lazio. “Quel lavoro – aveva detto D’Amato – fa sì che oggi la Giunta possa chiedere solo alcuni correttivi di tipo formale”. E, infatti, sono a firma della Giunta regionale 29 dei 45 emendamenti approvati complessivamente. Degli altri 16, il centrodestra ne ha visti approvati 12 (8 di Fratelli d’Italia, tre della Lega e uno di Forza Italia); quattro sono stati quelli a firma dei consiglieri di maggioranza.

La nuova legge si compone di 15 articoli: le finalità (art. 1); la natura giuridica e la sede, che sarà a Roma (art. 2); gli organi istituzionali (direttore generale e collegio sindacale) all’articolo 3; l’istituzione della “Conferenza permanente delle aziende e degli enti del Ssr”, con funzioni di coordinamento tra l’Azienda Lazio.0, le aziende sanitarie e la Regione (art. 4); l’istituzione della “Commissione regionale per l’investimento in tecnologia ed edilizia (Crite), con i compiti di “assicurare un’allocazione di tecnologia efficace, efficiente e sicura in ambiti coerenti con la programmazione regionale” e di “garantire il monitoraggio, il controllo e il contenimento della spesa” (art. 5).

L’articolo 6 elenca tutte le funzioni della nuova Agenzia ed è quello che ha ricevuto più modifiche, con ben 16 emendamenti approvati. Tra le funzioni attribuite vi sono: la definizione di piani di acquisto annuali e pluriennali di beni e servizi e per la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio degli enti del Ssr; la gestione dell’Health technology assessment (HTA); il supporto alla definizione del modello assicurativo del Ssr; la gestione di procedure di gara; la centralizzazione del sistema dei pagamenti dei fornitori del Ssr; il governo delle procedure concorsuali centralizzate e la gestione del sistema documentale del personale del Ssr; il supporto alla realizzazione di attività di formazione sanitaria; il coordinamento e lo sviluppo del sistema informativo sanitario e delle tecnologie di informazione e comunicazione nonché del fascicolo sanitario elettronico (Fse) e della tessera sanitaria; l’organizzazione e lo sviluppo della rete logistica distributiva; il supporto tecnico alla valutazione degli investimenti programmati, attraverso la Crite; il coordinamento degli Urp in materia sanitaria e sociosanitaria.
 
Infine, con due emendamenti presentati dal centrodestra, sono state attribuite all’Azienda altre due funzioni: il monitoraggio del Recup per la riduzione dei tempi delle liste di attesa (Fratelli d’Italia) e la gestione della Banca dell’osso e del tessuto muscolo-scheletrico (Forza Italia).

L’articolo 7 contiene le disposizioni relative all’Atto aziendale del nuovo ente, mentre l’articolo 8 interviene sul suo personale. Questo argomento è stato più volte discusso nel corso dei lavori e, oltre ai sei emendamenti approvati, l’Aula ha anche votato un ordine del giorno presentato da Marta Leonori, Rodolfo Lena ed Eleonora Mattia. In sostanza, il personale della nuova Azienda sanitaria sarà acquisito principalmente “attraverso procedure di mobilità, in via prioritaria, dagli enti del Servizio sanitario regionale nonché dalla Regione o da altri enti pubblici”.

Infine, gli ultimi sette articoli del testo dettano disposizioni in materia di contabilità, finanziamento e patrimonio, prevenzione della corruzione, funzioni di indirizzo, coordinamento, vigilanza e controllo della Giunta regionale.

10 novembre 2021
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