Il medico radiologo deve essere sempre presente durante gli esami. Un punto fermo dal Tar
di Corrado Bibbolino
26 AGO -
Gentile Direttore,con la
Sentenza N. 11242/2022 pronunciata il 24 agosto 2022 con la quale il TAR del Lazio ha rigettato il ricorso presentato dalla Regione Veneto per l’annullamento delle “Linee guida per le procedure inerenti le pratiche radiologiche clinicamente sperimentate (art. 6, decreto legislativo n. 187/2000)”, si pone un punto fermo a una vicenda annosa ed abbastanza ridicola che vuole per forza vedere i medici come luddisti attaccati alla tradizione ed a vecchie prerogative. Da molti anni si incrociano mistificazioni e ricerche di profitto spacciandole per progresso telematico digitale.
Le istituzioni della radiologia italiana, Sindacati e Società Scientifiche, hanno sempre favorito le soluzioni più avanzate in tema di dematerializzazione e telemedicina, ma senza che questo debba significare automazione e depauperamento clinico della prestazione.
Se lo Stato moderno ha messo nel ‘900 i paletti ai signori del vapore quello di oggi deve metterne ai signori dei dati e dell’infosfera come dice il filosofo Floridi. Progresso vuol dire regole e non giungla e l’etica digitale è la chiave del futuro.
Corrado BibbolinoDirettore Scientifico della Fondazione Area Radiologica
26 agosto 2022
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