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Urologia. A Villa Igea di Ancona tecnica mininvasiva per la stenosi uretrale maschile

Due gli interventi effettuati ieri dall’Unità Operativa di Urologia Robotica e mininvasiva della Casa di Cura di Ancona, diretta dal dottor Angelo Cafarelli. L’innovativa tecnologia utilizza un catetere con un palloncino che viene inserito per allargare il canale con una procedura endoscopica transuretrale della durata di pochi minuti e poi rimosso.

19 GEN - La Casa di Cura Villa Igea di Ancona ha introdotto, per prima nelle Marche, un’innovativa tecnica mininvasiva per il trattamento della stenosi (restringimento) uretrale maschile e delle recidive. Due gli interventi effettuati ieri in regime di Day Surgery dall’Unità Operativa di Urologia Robotica e mininvasiva della casa di cura di Ancona, diretta dal dottor Angelo Cafarelli. Sono stati operati un uomo di 30 anni e uno di 45. Sono in buone condizioni cliniche e sono già stati dimessi.

La tecnologia utilizzata dal reparto della struttura sanitaria di via Maggini, sviluppata da un’azienda del Minnesesota (USA), impiega un catetere con un palloncino che viene inserito per allargare il diametro dell’uretra con una procedura endoscopica transuretrale della durata di pochi minuti al termine della quale viene poi rimosso.

Questa tecnica si utilizza anche in caso di recidive. Nell’uomo un nuovo restringimento dell’uretra dopo essersi sottoposti a un intervento urologico per ripristinare il flusso è un problema molto comune, che riguarda dal 15 al 30% dei pazienti da interventi tradizionali come l’uretrotomia. La problematica richiede spesso ulteriori trattamenti e influenza la qualità di vita dei pazienti.

“Il catetere con palloncino – spiega il dottor Angelo Cafarelli - rappresenta il primo trattamento mininvasivo specificamente progettato per le stenosi uretrali anteriori maschili. Questa tecnologia mira a fornire un immediato sollievo sintomatico allargando il lume uretrale attraverso la dilatazione del palloncino, mantenendo contemporaneamente la pervietà a lungo termine dell'uretra grazie all'applicazione circonferenziale e locale di un agente antimicotico che inibisce la proliferazione e la migrazione cellulare, con un impiego simile a quello in ambito cardiovascolare per prevenire la ricorrenza di stenosi dopo l'angioplastica. Questo farmaco abbatte il rischio di recidive”.

Secondo recenti studi, il miglioramento sintomatico ottenuto mediante il trattamento con questo dispositivo è stato mantenuto per tre anni in una popolazione a rischio elevato di ricorrenza delle stenosi.

“Anche la riduzione dell'Indice dei Sintomi Prostatici Internazionale (IPSS) del 72% per una popolazione con sintomi moderati a gravi all'inizio è un risultato clinicamente significativo. Dunque, questa nuova tecnologia consente di ridurre i re-interventi e offre risultati ottimali in termini di qualità di vita per i pazienti”, conclude l’urologo.

L’offerta in ambito urologico
La tecnica per le stenosi è solo l’ultima delle tecnologie utilizzate dal reparto di Urologia Robotica e Mininvasiva di Villa Igea, sempre all’avanguardia nel proporre i trattamenti più moderni ed efficaci sia in ambito oncologico, anche grazie all’impiego del robot daVinci, sia per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna. L’unità operativa è infatti punto di riferimento a livello nazionale nella diagnosi e nella cura delle patologie urologiche sia di natura oncologica – tumori della vescica, della prostata e del rene) sia di altra origine (ipertrofia prostatica calcolosi urinaria, incontinenza urinaria).

Per quanto riguarda l’ipertrofia prostatica benigna (IPB), la struttura anconetana utilizza il laser a Holmio e il Rezum, metodiche disostruttive di ultima generazione, in endoscopia e senza tagli.

19 gennaio 2024
© Riproduzione riservata

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