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Trento. Orario di lavoro, la Giunta incarica l’Apran di avviare le procedure di contrattazione

I contratti del personale dell'Azienda sanitaria saranno adeguati alle disposizioni europee in materia di riposo giornaliero. Lo ha annunciato la Giunta spiegando che la proposta di adeguamento è già stata inviata, “a titolo informativo”, anche a tutte le organizzazioni sindacali.

13 NOV - I contratti del personale dell'Azienda sanitaria del Trentino saranno adeguati alle disposizioni europee in materia di riposo giornaliero. Lo ha stabilito la Giunta provinciale, facendo seguito a quanto disposto la legge nazionale 161/2014, e dando quindi indicazione all'Apran - l'Agenzia Provinciale per la Rappresentanza Negoziale di avviare le procedure di contrattazione per l'adeguamento dei contratti collettivi provinciali di lavoro riferiti alla dirigenza medica e veterinaria, alla dirigenza sanitaria professionale tecnica e amministrativa e al personale non dirigenziale del Servizio sanitario provinciale. “La proposta – riferisce un a nota della Giunta - è stata inviata dall'assessore provinciale alla Salute Luca Zeni a tutte le organizzazioni sindacali a titolo informativo”.

Nel dettaglio, spiega la Giunta, l’Apran dovrà tener conto in particolare:
•    della possibilità di elevare il periodo entro cui calcolare la media dell'orario di lavoro da quattro mesi a sei/dodici mesi;
•    della possibilità di limitare l'obbligo di rispetto del riposo giornaliero inferiore alle 11 ore per il personale addetto alle portinerie;
•    della possibilità di definire modalità finalizzate a garantire la continuità nell'erogazione dei livelli essenziali delle prestazioni con riferimento in particolare: al personale turnista in occasione del cambio di équipe di assegnazione; per le attività caratterizzate da periodi di lavoro frazionati o da regimi di reperibilità; nel caso di cambio dei turni richiesto dal dipendente laddove oggettive esigenze e difficoltà personali non consentano al lavoratore in turno di assicurare la sua presenza ; per il personale sanitario occupato nei servizi di accettazione, trattamento e cura, per tutti i periodi in cui vengano a determinarsi non prevedibili carenze di personale e non siano possibili interventi organizzativi;
•    della necessità di approfondire le aree tematiche per lavoro notturno e le conseguenti ore di riposo;
•    della possibilità di prevedere la deroga alla consecutività del riposo per attività non assistenziale;
•    della necessità di definire la tematica relativa alla libera professione e all'acquisto di prestazioni sanitarie da parte dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari.

 

13 novembre 2015
© Riproduzione riservata

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