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Sardegna. Braccio di ferro sulle nomine dei primari tra Regione e Ats. Moirano: “Sospenderemo gli atti, ma reclutamenti personale sono necessari o Lea a rischio”


Il Dg dell’Ats, dopo la nota del governatore che invitava l'ente a bloccare ogni atto avviato con la Giunta precedente, comunica la sospensione delle procedure per la nomina dei pimari “ma dovremo ricollocare i dirigenti già titolari di incarico di struttura per evitare responsabilità amministrativo-contabile e azioni giudiziarie”. Quanto al reclutamento di personale, in certi casi “non si potrà che procedere” per garantire i Lea e le funzioni tecnico-amministrativo-operative. In relazione alla Sas Domos, “abbiamo sospeso ogni azione, ma certe prestazioni una urgenza non trascurabile”. LA LETTERA DI MOIRANO A SOLINAS

04 APR - Il direttore generale dell’Ats Sardegna, Fulvio Moirano, prende atto della nota con cui il neo presidente della Regione, Christian Solinas, ha chiesto agli enti regionali di sospendere ogni procedura assunzioni e conferimento incarichi, nonché di sospendere qualsiasi atto relativo alla Società Sas Domos. Ma lo fa illustrando a Solinas, in una lettera, tutte le conseguente che potrebbero derivare da tale richiesta.

Va bene sospendere le procedure di nuove selezioni ex cd. “decreto Balduzzi” per direttori di struttura complessa ospedaliera ma, spiega Moirano al governatore, “si provvederà alla dovuta ricollocazione dei dirigenti titolari di incarico di struttura, in ossequio alla normativa in materia, ivi compresa la regolamentazione del CCNL di riferimento vigente. Infatti, nell'ambito del quadro normativo relativo agli incarichi dirigenziali, anche ad evitare ogni ovvia conseguenza dal punto di vista della responsabilità amministrativo-contabile, pure a seguito di azioni giudiziarie degli aventi diritto.

Sul punto Moirano sottolinea, peraltro, che I'ATS non ha, dal momento della sua costituzione, concluso alcuna procedura di selezione per direzione di strutture complesse ospedaliere a termini del cd. "decreto Balduzzi", “bensì ha proceduto alla dovuta ricollocazione dei soggetti già titolari (in massima parte da moltissimo tempo) di incarichi di direzione o responsabilità di strutture, secondo i precisi obblighi di cui ai CC.CC.NN.LL. vigenti, ovviamente inderogabili”.

Ha inoltre definito, in base alle norme vigenti, le dovute procedure di stabilizzazione di personale precario, nonché di reclutamento di “indispensabili risorse” attraverso mobilità e scorrimento di graduatorie concorsuali vigenti, al fine di “garantire l'erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, in coerenza con gli obiettivi assegnati dalla Regione ai sensi del citato D. Lgs. n. 502/1992 e smi e delle norme regionali al riguardo”. Infatti, spiega Moirano a Solinas, “in assenza di rimodulazione degli obiettivi, vincolanti per entrambe le parti, il mancato perseguimento di questi costituirebbe responsabilità diretta del direttore generale, anche sotto il profilo penalistico dell'interruzione di pubblico servizio”.

Sull'indefettibilità della definizione di alcune procedure di reclutamento, il Dg dell’Ats puntualizza che “a breve, non sarà possibile mantenere in funzione alcuni punti di offerta ospedaliera per l'impossibilità di copertura delle posizioni di alcuni profili professionali (in particolare, medici di alcune discipline ed altri professionisti sanitari), anche per la vigenza del quadro normativo relativo ai limiti nell'orario di lavoro ed al sistema pensionistico. Pertanto, in tali casi non si potrà che procedere, come d'obbligo, a reclutamenti (ove possibile) del personale necessario a garantire l'erogazione senza soluzione di continuità dei Lea e la corretta conduzione delle funzioni tecnico-amministrativo-operative di supporto all'attività assistenziale delle strutture di produzione, dando comunicazione all'amministrazione regionale”.

Se Moirano ritiene opportuno, alla luce della comunicazione del governatore, sospendere con effetto immediato ogni atto relativo a procedure selettive delegate dalla Regione con rilevanza esterna rispetto all'ambito dell'Azienda, tuttavia nella lettera a Solinas non manca di evidenziare che “vengono riportate sulla stampa notizie errate (ed anche false) riguardanti legittimità e correttezza di procedure adottate dall'Azienda sia in ambito di reclutamento del personale, sia di procedure di gara, avviate e/o definite nel rispetto del quadro degli atti programmatori regolarmente adottati e della normativa nazionale e regionale, e nel rispetto dei principi di rango costituzionale che hanno orientato, orientano ed orienteranno, come è ovvio, l'azione amministrativa di ATS”, e tal riguardo promette approfondimenti e “ogni eventuale azione a tutela dell'Azienda”.

In relazione alla “Sas Domos”, infine, Moirano informa Solinas di avere dipsosto la sospensione di ogni azione di sua stretta competenza relativa alla sperimentazione gestionale approvata dalla ex Giunta regionale. Tuttavia evidenzia come si rilevino “sempre maggiori criticità” in relazione ad alcune tipologie di attività rientranti nell'oggetto sociale della Società ("Assistenza sanitaria e socio-sanitaria nel settore della cura e della riabilitazione - art. 5 co. 10 L. R. 5/2017 e Cap. 10 Riordino della rete ospedaliera -, della riabilitazione psichiatrica e della neuropsichiatria infantile"). “Tali criticità – scrive Moirano - si ritiene assumano un rilievo di gravità ed urgenza assolutamente non trascurabile, tanto da avere in corso, sulla specifica condizione di un erogatore operante in un regime di quasi-monopolio e con evidenti problemi risalenti e sempre più allarmanti anche dal punto di vista sociale, un'alta e puntuale attenzione da parte della Prefettura di Cagliari”, a cui peraltro Moirano ha inviato una copia della stessa lettera scritta a Solinas.

Moirano conclude esprimendo “la più ampia disponibilità per i necessari colloqui e per ogni eventuale approfondimento”, in attesa di “un opportuno incontro volto all'illustrazione della situazione dell'Azienda”.

04 aprile 2019
© Riproduzione riservata

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