Asl Vercelli. Superata la fase 2 per il riconoscimento Unicef come Ospedale amico dei Bambini

Asl Vercelli. Superata la fase 2 per il riconoscimento Unicef come Ospedale amico dei Bambini

Asl Vercelli. Superata la fase 2 per il riconoscimento Unicef come Ospedale amico dei Bambini
L’iniziativa, chiamata “Insieme per l’Allattamento: Ospedali&Comunità Amici dei Bambini uniti per la protezione, promozione e sostegno dell’allattamento materno”, fa parte di quei programmi internazionali che aiutano i servizi sanitari a migliorare le pratiche assistenziali rendendo protagonisti i genitori e sostenendoli nelle scelte per l’alimentazione e la cura dei propri bambini

L’Asl VC ha superato nei giorni scorsi la seconda fase per il riconoscimento Unicef come Ospedale amico dei Bambini, dopo la verifica dei valutatori dell’Unicef, arrivati a Vercelli per verificare che il percorso formativo realizzato in questi mesi con gli operatori sia stato proficuo. Gli esperti Unicef hanno intervistato il personale, che lavora sia in ospedale che nei consultori territoriali, coinvolto nel progetto  per valutare la preparazione e conoscenza rispetto all’acquisizione delle migliori pratiche nell’assistenza alla mamma, al bambino e alla famiglia in generale fin dall’avvio della gravidanza.
 
Nella prima fase sono state redatte e definite tutte le procedure aziendali che servono come base fondamentale per regolare e disciplinare questa attività.
 
L’Asl di Vercelli, anche grazie al sostegno fornito in passato dal Rotary Club S. Andrea di Vercelli che ha supportato il progetto con un contributo di 12.000 euro – ha scelto di investire in un progetto fatto di più tappe e che prevede per tutte le strutture che intendono intraprenderlo requisiti e standard ben precisi, specie nell’adozione di buone pratiche che comprendono il rispetto del Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno.
 
l punto nascita di Vercelli si avvia, dunque, adesso alla fase 3 che vedrà il coinvolgimento diretto delle mamme, fase indispensabile per poter ottenere il riconoscimento definitivo. Una pratica quella del sostegno all’allattamento materno favorita in questi mesi anche da alcuni accorgimenti specifici come la creazione di postazioni ad hoc all’interno degli ospedali in cui la mamma possa allattare con tranquillità o avere a disposizione un fasciatoio per un cambio pannolino. Recentemente, nell’area di ingresso del S. Andrea di Vercelli, è stato creato il sesto “pit stop allattamento” che si va ad integrare agli altri già presenti: uno in Radiologia, uno al Nido, due in Pediatria e uno presso il Consultorio.
 
La Baby Friendly Hospital Iniziative – BFHI (progetto per gli ospedali amici dei bambini) nasce nel 1992 per la promozione e l’incoraggiamento dell’allattamento materno, raccomandato dall’Oms come forma di alimentazione esclusiva fino al compimento del sesto mese di vita. Un latte da considerare di prima scelta, anche dopo l’introduzione di alimenti complementari, fino ai due anni di età, o comunque fino a quando madre e bambino lo desiderino. Dal Lancio della BFHI sono più di 20mila gli ospedali, in 140 paesi nel mondo, ad aver ottenuto tale riconoscimento.

07 Dicembre 2019

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