Campania vs Ministero. De Luca su Campitiello: “Salute è diventato una bottega di famiglia”. Schillaci interviene: “Confronto con Regioni è pilastro, ma no a toni inopportuni”

Campania vs Ministero. De Luca su Campitiello: “Salute è diventato una bottega di famiglia”. Schillaci interviene: “Confronto con Regioni è pilastro, ma no a toni inopportuni”

Campania vs Ministero. De Luca su Campitiello: “Salute è diventato una bottega di famiglia”. Schillaci interviene: “Confronto con Regioni è pilastro, ma no a toni inopportuni”
Il governatore parla di “ricatto del Governo che non fa uscire la Campania dal piano di rientro” davanti alla dirigente del ministero che replica: “Con simpatia ascolto i suoi show, ma se la Campania può uscire dal piano di rientro lo vedremo il 4 agosto”, data di riunione del Tavolo interministeriale. Più tardi De Luca torna ad attaccare: “Non preoccupa West Nile, ma l‘indeguatezza di Campitiello”. E il ministro Schillaci difende Campitiello: “Al Ministero dirigenti di alta professionalità e competenza, tono e linguaggio da rumore triviale che lasciamo a contesti in cui non partecipiamo”

È scontro tra il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e la capo del Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del ministero della Salute, Maria Rosaria Campitiello. Il botta e risposta è avvenuto, il 29 luglio scorso, all’Università Vanvitelli, dove De Luca e Campitiello (che è anche compagna di Edmondo Cirielli, viceministro degli Esteri di Fratelli d’Italia) si trovavano per la presentazione dei risultati di una nuova terapia genica grazie alla quale un paziente affetto da una malattia rara alla retina ha recuperato la vista.

“Siamo usciti dal commissariamento a dicembre del 2019 ma ancora oggi la Regione Campania subisce un ricatto politico dal Governo”, ha detto Vincenzo De Luca nel suo intervento. “Perché – ha spiegato – la regione Campania ha superato gli obiettivi nelle tre aree previste: ospedaliera, distrettuale e prevenzione. Ci presentiamo ai tavoli nazionali avendo raggiunto gli obiettivi, la legge non prevedeva neanche queste valutazioni ma solo il controllo finanziario, qui lo scandalo è ancora più grande e la Campania ha un bilancio di esercizio sanitario positivo da 13 anni e in questo momento ha un bilancio di esercizio positivo soltanto con Lombardia, Veneto e Marche. Tuttavia continuiamo ad essere ricattati, questa è la parola giusta”, ha ribadito il governatore.

Parole ha cui ha voluto replicare Maria Rosaria Campitiello, come mostra anche un video pubblicato su Facebook dalla deputata FdI Imma Vietri. “Il presidente è sempre simpatico – ha esordito Campitiello – e io ascolto con simpatia i suoi show. Non entro nei numeri” ma “se il presidente ritiene che sia un ricatto politico del governo lo invito a denunciare perché è un fatto gravissimo che due ministeri, Mef e Salute, ricattino. Se la Campania può uscire dal piano di rientro lo dimostrerà il 4 agosto (riunione al ministero, ndr) se i parametri saranno a posto. Se non lo sarà, dovremo aspettare un po’ di tempo, tutto qua”.

Controreplica in diretta di Vincenzo De Luca: “La dottoressa sbaglia perché i numeri li abbiamo già presentati, abbiamo già superato gli obiettivi per le tre aree previste. Consiglierei alla Campitello di non avventurarsi sul piano politico. Facciamo le persone serie”.

“Io sto sul piano tecnico”, risponde Maria Rosaria Campitiello: “Il 4 agosto vedremo”.

Vincenzo De Luca è poi tornato ad attaccare Campitiello commentando l’emergenza West Nile. “Sul West Nile non c’è emergenza, ma la cosa che deve invece farci preoccupare è che noi abbiamo come interlocutore nazionale di fronte a una possibile epidemia la professoressa Campitiello, totalmente inadeguata e impreparata per un ruolo così importante, assunta per ragioni di clientelismo politico, per via di parentele”, la parole del governatore rilanciate dall’Ansa dal Pineta Grande Hospital di Castel Volturno. “La Campitiello non è competente neanche a livello organizzativo – ha aggiunto De Luca – perché non ha mai guidato un’unità operativa semplice o complessa di un ospedale. Il ministero della Salute è diventato ormai una bottega di famiglia”, ha concluso il governatore campano.

IL MINISTRO SCHILLACI INTERVIENE: “NO A TONI INOPPORTUNI”
Sul botta e risposta tra De Luca e Campitello e i successivi interventi del governatore, anche il ministro della Salute Orazio Schillaci ha ritenuto necessario intervenire. In una nota Schillaci ribadisce l’importanza della collaborazione istituzionale nella gestione delle questioni sanitarie e conferma la piena fiducia nelle strutture tecniche del Dicastero.

“Il Ministero può contare su dirigenti di alta professionalità e competenza”, dichiara il Ministro Schillaci.“Il confronto con le Regioni – aggiunge – rappresenta un pilastro fondamentale del nostro sistema sanitario e deve sempre basarsi su argomentazioni tecniche e proposte concrete, nell’interesse esclusivo della tutela della salute pubblica”.

Per Schillaci “il tono e il linguaggio rivolti a me e al Capo Dipartimento alla Prevenzione, Maria Rosaria Campitiello, originati da un confronto tenutosi nei giorni scorsi a Napoli, fanno parte di un rumore triviale che lasciamo a contesti in cui non partecipiamo”.

CAMPITIELLO: “CAPISCO IL MOMENTO DIFFICILE DI DE LUCA, MA NON SI PERDA DI VISTA OBIETTIVO ASSISTENZA A CITTADINI”

La capo dipartimento Prevenzione affida a Facebook le sue riflessioni dopo la vicenda: “In questi giorni di intenso lavoro per la sanità pubblica, mi trovo a riflettere sull’importanza del dialogo costruttivo tra istituzioni. Non comprendo come si possa passare dalla collaborazione professionale – che mi ha vista impegnata come esperta della V commissione regionale dal 2016 al 2020 durante il suo primo mandato – a un linguaggio che nulla ha a che fare con il rispetto dovuto al lavoro, alla professionalità e al senso delle istituzioni. Il confronto su temi sanitari dovrebbe sempre basarsi su dati oggettivi e argomentazioni tecniche, non su attacchi personali che rischiano di sminuire la serietà delle questioni che affrontiamo quotidianamente.
Invece di alimentare polemiche, perché non discutiamo serenamente dei fatti? Prendiamo ad esempio la questione dei posti letto a Caserta: parlare di “300 nuovi posti” quando in realtà si tratta di 164 posti trasferiti da altre strutture (44 da Napoli, 40 da Avellino, 80 da Mondragone) che, sommati ai 150 esistenti, portano a 314 totali, non rappresenta un incremento ma una redistribuzione interna. I fatti meritano chiarezza, non enfatizzazioni.
Credo fermamente che la tutela della salute pubblica richieda collaborazione e rispetto reciproco tra tutti i livelli istituzionali. È questo l’approccio che continuerò a seguire nel mio impegno quotidiano”.

“Capisco il momento difficile del governatore – sottolinea – ma quando il dibattito si sposta dal merito alle questioni politiche personali, si perde di vista l’obiettivo comune: garantire la migliore assistenza sanitaria possibile a tutti i cittadini. Il mio lavoro prosegue con la stessa determinazione di sempre, al servizio del Paese e di tutte le Regioni, nessuna esclusa”.

31 Luglio 2025

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