Medici 118 Campania. Smi: “Regione e Asl riconoscano le remunerazioni pregresse”

Medici 118 Campania. Smi: “Regione e Asl riconoscano le remunerazioni pregresse”

Medici 118 Campania. Smi: “Regione e Asl riconoscano le remunerazioni pregresse”
La richiesta dell’ASL Napoli 2 Nord di recuperare le somme erogate in funzione di una remunerazione aggiuntiva ai medici in servizio presso il 118 riapre una vertenza che sembrava  conclusa. De Lucia: “Restiamo basiti davanti alla richiesta di recupero di somme che vanno dai 30.000 a 50.000 euro per ogni collega. I medici del 118 non meritano di essere così penalizzati; chiediamo l’immediato ritiro del provvedimento dell’ASL Napoli 2 Nord".

Continuano ad arrivare, dalle Asl di Napoli, la richiesta di recupero delle somme che erano state date in funzione di una remunerazione aggiuntiva ai medici in servizio presso il 118. Dopo la Asl Napoli 1, stavolta è la Asl Napoli 2 Nord ad avere presentato il conto ai medici. Una situazione che “riapre, inspiegabilmente, una vertenza che sembrava ormai conclusa”, commenta in una nota Luigi De Lucia, Segretario Regionale Campania del Sindacato Medici Italiani (Smi), che ha scritto ai vertici della Asl chiedendo il riconoscimento delle remunerazioni pregresse.

“Il servizio d’urgenza sanitaria in Campania sta subendo da molto tempo un’opera di demolizione a seguito di scelte politiche miopi. Non è bastata la lunga vertenza di questi mesi a convincere i responsabili della politica sanitaria delle ASL e della Regione Campania ad intraprendere un agire costruttivo tra le parti”, prosegue De Lucia..

“Vorremmo sapere una volta e per tutte se si può mettere la parola fine a questa vertenza” e per questo il sindacalista chiede ai vertici dell’ASL Napoli 2 Nord, di tutte le ASL campane e della Regione Campania, di “pronunciare parole chiare e riconoscere la pregressa remunerazione aggiuntiva in favore dei medici del 118. Questa è l’unica decisione possibile  in quanto il lavoro dei professionisti della medicina dell’urgenza è da sempre esposto a grandi rischi dovuti alle continue aggressioni che subiscono; quindi riconoscere le indennità aggiuntive pregresse è il giusto riconoscimento per il loro impegno”.

“Passi avanti sulle indennità aggiuntive per i medici campani del 118 sono stati fatti nel recente accordo integrativo regionale, che regola il settore per i prossimi anni e di questo bisogna tenerne conto. Per queste ragioni restiamo basiti davanti alla richiesta di recupero di somme che vanno dai 30.000 a 50.000 euro per ogni collega. I medici del 118 della Regione Campania non meritano di essere così penalizzati; chiediamo l’immediato ritiro del provvedimento dell’ASL Napoli 2 Nord”, conclude De Lucia. “Per queste ragioni – annuncia – lo SMI metterà in campo tutte le azioni di tutela per difendere i diritti dei medici dell’Emergenza Sanitaria Territoriale e del 118 a partire dalla messa a disposizione dei propri legali”.

09 Luglio 2021

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...