Sardegna. Il sottosegretario Costa in visita ai poli nuoresi: “Pesanti carenze di personale”

Sardegna. Il sottosegretario Costa in visita ai poli nuoresi: “Pesanti carenze di personale”

Sardegna. Il sottosegretario Costa in visita ai poli nuoresi: “Pesanti carenze di personale”
Riscontrati anche alcuni problemi strutturali, come l’assenza di aria condizionata al San Francesco. Costa ha però anche sottolineato di avere percepito tra il personale in attività “un grande attaccamento al lavoro: professionisti che ci mettono cuore, entusiasmo, passione e senso di responsabilità”. Nieddu e il sindaco Soddu hanno chiesto al sottosegretario un rafforzamento a Roma delle istanze del territorio.

Come annunciato venerdì scorso, il sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa, accompagnato dalla parlamentare Mara Lapia, componente della commissione Affari sociali e Sanità della Camera, ha effettuato ieri un sopralluogo presso i poli sanitari nuoresi della Sardegna centrale. Tra le criticità riscontrate dopo un primo giro di incontri sul territorio, “il problema dei problemi”, lo ha definito il sottosegretario, cioè la mancanza di personale e principalmente di medici specialisti. Ed in proposito Costa ha parlato di percorsi finalizzati a fare andare avanti il merito e le competenze e che sono attualmente al vaglio del Governo: “Personalmente sarei anche per l'annullamento del numero chiuso per l'accesso alle facoltà di Medicina, con uno sbarramento dopo due anni di frequenza in base al merito”, sono le parole del sottosegretario rilanciate dalle agenzie.

Riguardo il sopralluogo all’ospedale San Francesco, durante il quale oltre alla deputata Lapia erano presenti l’assessore alla Sanità Mario Nieddu, il D.G. dell’Asl 3 Paolo Cannas e la direttrice dell'ospedale Grazia Cattina, Costa ha detto di essere “qui per ascoltare e per cercare soluzioni, lo faremo se riusciremo tutti insieme a remare nella stessa direzione e a fare gioco di squadra”. Nell’occasione, “i sindacati – si apprende dall’Ansa – hanno evidenziato la carenza di oltre il 60% dei medici e 23 primariati scoperti oltre al fatto che il pronto soccorso ‘è quasi alla paralisi’”.

Sul discorso ‘Covid-19’ il sottosegretario ha spiegato poi: “Sulla nuova variante che arriva dall'Inghilterra attendiamo le indicazioni scientifiche, ma comunque abbiamo uno scenario diverso rispetto a prima: oltre 50 milioni di italiani sono vaccinati e si ha una conoscenza maggiore del virus con terapie apposite. La percentuale di vaccinati è altissima, quindi lo scenario e' cambiato. Ci fa ben sperare inoltre il fatto che all'aumento dei contagi attuali non corrisponde un aumento dei ricoveri, ciò significa che il virus sta iniziando a diventare endemico e stiamo cominciando la fase di convivenza col virus”.

“Le indicazioni scientifiche tuttavia – ha sottolineato Costa – ci dicono che bisogna fare la quarta dose agli anziani: quanto all'età dovrebbe essere uniformata in tutta Europa come ha detto il ministro Speranza. L'obiettivo finale, e la scienza sta lavorando a questo, e' quello di arrivare a un unico vaccino annuale: un vaccino anti covid e antinfluenzale insieme”.

Nel corso dell’incontro l’assessore Mario Nieddu ha consegnato al sottosegretario un documento di 25 pagine, contenenti deroghe e proposte delle Regioni. “Richieste – ha spiegato l’esponente di Giunta – rivolte al Governo sui principali temi della Sanità. Fra i punti messi nero su bianco, il potenziamento della capacità formativa delle Università, la revisione dei compensi per il personale, nuovi accordi collettivi e modifiche all'attuale quadro normativo”.

“È difficile in questa fase mettere in campo soluzioni definitive – ha proseguito l’assessore -. La carenza di personale sanitario, medici, operatori del comparto e tecnici, è la madre di tutti i problemi, lo è per l'ospedale San Francesco così come dei sistemi sanitari di tutte le Regioni. Per rispondere alle necessità come quelle evidenziate nel presidio di Nuoro abbiamo messo in campo ogni strumento a nostra disposizione. Dopo tanto tempo abbiamo bandito sessantanove concorsi, alcuni dei quali sono stati banditi nuovamente al termine dello scorrimento delle graduatorie. Abbiamo cambiato le regole concorsuali e stiamo valutando ulteriori modifiche per agevolare le assunzioni nelle sedi in cui si fatica maggiormente a trovare personale disposto a ricoprire incarichi. Abbiamo anche varato uno strumento di incentivi mai visto prima in Sardegna, a cui sono state assegnate risorse importanti. Continueremo su questa strada, ma occorre anche un intervento a livello nazionale per cambiare le regole, in modo da avere la flessibilità necessaria a dare risposte immediate agli ospedali e ai reparti che soffrono di più. Con le attuali regole anche solo muovere il personale dove richiesto incontra ostacoli insormontabili, anche con gli incentivi economici. Servono soluzioni strutturali che possono essere trovate solo a livello nazionale”.

“Riteniamo – ha concluso Nieddu – che l'interessamento del sottosegretario Costa verso la sanità nuorese sia un fatto positivo. Mi auguro che ora il sottosegretario rafforzi le nostre istanze a Roma e che a stretto giro si possa discutere di possibili percorsi sulla base delle proposte che abbiamo messo sul tavolo”.

Al termine della visita al San Francesco, Costa ha fatto sintesi dei problemi rilevati ed ha commentato: “Ho trovato una criticità pesante dal punto di vista del personale e anche alcuni problemi relativi alla struttura, come per esempio la mancanza di aria condizionata. Una situazione che deve essere superata al più presto. Nonostante la grave emergenza di personale, ho però trovato un grande attaccamento al lavoro: professionisti che ci mettono cuore, entusiasmo, passione e senso di responsabilità. Nel rispondere inoltre all'assessore Nieddu, che ha sottolineato la "difficoltà a portare i medici negli ospedali dell'entroterra dopo i concorsi", il Sottosegretario ha detto: “E' stato superato lo scoglio della Asl unica in Sardegna, d'ora in avanti ogni Asl può bandire concorsi dedicati ai propri nosocomi, si tratta di fare quell'ultimo passo che serve per poter procedere in questo senso. Serve anche lavorare affinché questo ospedale diventi attrattivo e i professionisti che arrivano trovino un'ottima palestra per la loro formazione, non bastano solo gli incentivi economici”.

La parlamentare Mara Lapia ha aggiunto: “L'assessore Nieddu metta in condizione la Asl di Nuoro, attraverso una delibera amministrativa, di autorizzare il dg Paolo Cannas ad espletare i concorsi. E' una scelta politica: bisogna decidere se risanare l'ospedale di Nuoro o se farlo morire”.

Sull’incontro con il sottosegretario, il Sindaco del Comune di Nuoro Andrea Soddu ha reso noto: “Ho esposto al sottosegretario Costa le carenze con cui devono fare i conti ogni giorno pazienti e operatori sanitari, da quelle strutturali, alle liste d’attesa interminabili, fino ai turni massacranti a cui sono sottoposti i lavoratori per mancanza di organico, come testimoniano le gravi difficoltà registrate nel Pronto soccorso dell’ospedale San Francesco, dove non è ammissibile che per sopperire ai numeri esigui siano impiegati medici distolti da altri reparti. Fra le problematiche a cui si deve porre subito rimedio c’è la mancanza di primari, una carenza che, come ho sostenuto anche in altre occasioni, rende la sede di Nuoro poco appetibile per i medici neo laureati che hanno necessità di una figura che li guidi e li formi nello svolgimento della professione. Al sottosegretario ho chiesto che si faccia carico di questa e delle altre istanze di un intero territorio che da anni soffre questa emergenza”.

Nel pomeriggio l'esponente del Governo ha incontrato le associazioni dei malati del centro Sardegna.  “Credo – sono le parole che Costa ha rivolto alle associazioni, secondo quanto riferito dall’Ansa – che dopo due anni drammatici sia il tempo di assumerci delle responsabilità. Le risorse ci sono, abbiamo il Pnrr. Ben vengano le deroghe per modificare i concorsi e i limiti degli ospedali tarati in base al numero della popolazione. Ben venga l'eliminazione del numero chiuso nella facoltà di Medicina. La pandemia ci ha insegnato che dobbiamo investire sulla medicina territoriale: sul medico di base, le case della salute, i poliambulatori e infine nell'ospedale, che deve essere solo l'ultimo terminale dopo una serie di filtri. Strutture che devono dialogare tra loro con gli investimenti nella rete e nella telemedicina”.

Il sottosegretario ha poi assicurato alle associazioni che porterà al ministro la voce del territorio e che tornerà tra qualche mese per “iniziare a dare alcune risposte”.

Costa si è infine recato in piazza Vittorio Emanuele a salutare le pazienti oncologiche dell'associazione Vivere a Colori, che da mesi protestano a bordo di un camper. “Il nostro è stato un urlo di dolore dopo che ci è stato smantellato il reparto – ha detto Marilena Pintore dell'associazione -. Non protestiamo solo per noi ma per tutti i pazienti: qui manca tutto e per trovare risposte bisogna andare fuori. Aiutateci a programmare una sanità migliore e' un nostro diritto”.
 
 
Elisabetta Caredda

Elisabetta Caredda

05 Aprile 2022

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