Trento. Nuovo percorso assistenziale per il Parkinson

Trento. Nuovo percorso assistenziale per il Parkinson

Trento. Nuovo percorso assistenziale per il Parkinson
Nel quadro di un nuovo approccio alle malattie croniche finalizzato a migliorare l'assistenza e la qualità di vita delle persone, la Giunta provinciale, ha approvato il "Percorso dedicato e integrato di assistenza per le persone affette da Morbo di Parkinson ed altre malattie extrapiramidali".

Il percorso è stato sviluppato con il supporto tecnico dell’Azienda sanitaria, alla quale compete l'implementazione e la messa a regime della nuova soluzione organizzativa a partire da gennaio 2012, e con la collaborazione dell’Associazione Parkinson Trento onlus. "Un modello organizzativo innovativo – è il commento dell'assessore Ugo Rossi – che vuole assicurare la presa in carico reale e continuativa delle persone affette da questo morbo, nonché migliorare l'efficacia dell'assistenza, anche in termini di soddisfazione dell'utenza".
 
In Trentino si registrano ad oggi 606 persone affette da “malattia di Parkinson ed altre malattie extrapiramidali”:
 
-la distribuzione della malattia è proporzionale alla distribuzione della popolazione generale sul territorio e interessa in maniera simile maschi e femmine; rispetto all’età, la metà dei casi riguarda persone con età maggiore di 75 anni e per i restanti persone dai 45 ai 74 anni (con 8 casi in età 15-44 anni);
 
-la prevalenza stimata in Italia (180/100.000) porta ad aggiungere altri 300-400 pazienti, per una prevalenza complessiva trentina stimata in circa 1.000 persone, delle quali il 20-25% con disabilità grave (perdita d’autonomia a 5/10 anni dall’esordio della malattia), il 45-50% con disabilità media, il 30-35% con disabilità lieve).
 
Il percorso approvato oggi dall'esecutivo provinciale prevede interventi multiprofessionali e multidisciplinari (negli ambiti psicofisico, sociale e della disabilità) e delinea il processo necessario all’applicazione operativa con l’indicazione delle risorse aggiuntive (strutturali, professionali, tecnologico-sanitarie) ritenute necessarie all’attuazione. Le finalità sono quelle di assistere, attivamente e globalmente, le persone con malattia di Parkinson ed altre malattie extrapiramidali, perseguendo la migliore qualità di vita possibile per i pazienti e per le loro famiglie. Il nuovo modello, infatti, da un lato conferma il ruolo di supporto della rete complessiva del Servizio sanitario provinciale e dall'altro sottolinea il ruolo del medico di medicina generale come “referente dell’assistito e dei familiari”.
 
Vengono inoltre istituiti due ambulatori integrati Parkinson:
-Un ambulatorio nell’Unità operativa di Neurologia del presidio ospedaliero Santa Chiara di Trento, con specifica dotazione di personale aggiuntivo: un medico specialista neurologo, un infermiere, un fisioterapista, un logopedista;
-Un secondo nell’Unità operativa di Neurologia del presidio ospedaliero Santa Maria del Carmine di Rovereto) con specifica dotazione di personale aggiuntivo: un medico specialista neurologo, un infermiere, un fisioterapista.
-Sono previsti infine interventi per la formazione degli operatori, per la comunicazione ai cittadini e per la valutazione del nuovo servizio, valutazione che riguarda: l'attività erogata, per tipologia, quantità e sede di erogazione; i risultati ottenuti in termini di copertura dei bisogni espressi; il punto di vista dell’Associazione dei malati, in termini di soddisfazione del servizio espressa dai pazienti e dai loro familiari con riferimento a tempestività, accessibilità, qualità di vita. 

29 Novembre 2011

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...