Umberto I di Roma. Cgil, Cisl e Uil: “Licenziamento per 103 lavoratori esternalizzati, al via lo stato di agitazione”

Umberto I di Roma. Cgil, Cisl e Uil: “Licenziamento per 103 lavoratori esternalizzati, al via lo stato di agitazione”

Umberto I di Roma. Cgil, Cisl e Uil: “Licenziamento per 103 lavoratori esternalizzati, al via lo stato di agitazione”
I sindacati parlano di attivazione della procedura di licenziamento collettivo per “riduzione di attività”. Una situazione “drammatica e al limite del paradosso, se si pensa che in tutte le aziende ospedaliere della Regione Lazio, Umberto I compreso, si registra da anni una organica carenza generale di infermieri ed Oss”, tuonano Cgil, Cisl e Uil, secondo cui “è inaudito licenziare anziché reinternalizzare. Daremo battaglia”.

All’Umberto I di Roma parte la procedura di licenziamento collettivo per 103 lavoratori esternalizzati, infermieri e Oss, e scatta immediata la protesta di Cgil Cisl e Uil che proclamano lo stato di agitazione e chiedono l’intervento immediato della Regione: “Un atto inaudito, si licenzia invece di reinternalizzare servizi e personale. E’ uno schiaffo alla professionalità dei lavoratori e un danno gravissimo al funzionamento del Policlinico già messo a rischio da una drammatica carenza di personale. Daremo battaglia”, attaccano in una nota Giancarlo Cenciarelli, Giancarlo Cosentino e Sandro Bernardini, rispettivamente segretario generale della Fp Cgil Roma e Lazio, reggente della Cisl Fp Lazio e segretario generale della Uil Fpl Roma e Lazio.

“Ieri – spiegano i sindacalisti – abbiamo ricevuto una pec dalla Coop Medihospes e dalla Coop Nova nella quale si annunciava l’attivazione della procedura di licenziamento collettivo, per riduzione di attività, per oltre cento lavoratori con compiti di assistenza infermieristica e attività di supporto nell’ambito delle strutture dell’Umberto I”.

“Tale procedura – proseguono – è stata messa in atto a seguito della disdetta del contratto da parte della direzione generale del Policlinico e senza che fossero attivate le procedure di reinternalizzazione del personale sanitario previste dalla legge di stabilità 2021 (L. 234/2021). Con il doppio effetto di troncare il futuro degli operatori e di privare l’azienda di personale indispensabile al mantenimento dei servizi, tanto più in pieno periodo estivo”.

La situazione, per Cenciarelli, Cosentino e Bernardini, “è drammatica e al limite del paradosso, se si pensa che in tutte le aziende ospedaliere della Regione Lazio, Umberto I compreso, si registra da anni una organica carenza generale di infermieri ed Oss. Per questo abbiamo proclamato lo stato di agitazione e pretendiamo che si proceda alla legittima reinternalizzazione delle attività “core” e dei lavoratori, secondo i tempi e le procedure previste dalla legge. “Cioè con tutte le garanzie rispetto all’occupazione di chi è già in servizio e la tutela della professionalità acquisita, in modo da mantenere inalterata la quantità e la qualità dei percorsi di cura e assistenza ai cittadini”.

“La Regione Lazio non può restare inerte e deve spiegare qual è la politica regionale in tema di organici e reinternalizzazioni in sanità”, concludono i vertici regionali di categoria di Cgil, Cisl e Uil. “Chiediamo un intervento immediato del presidente Francesco Rocca: si blocchino i licenziamenti e si faccia chiarezza. Il Policlinico, così come l’intero Ssr, non può privarsi di professionalità decisive per la macchina sanitaria. Allora si sgombri il campo da questi atti inaccettabili e si proceda di gran corsa verso le reinternalizzazioni e le nuove assunzioni”.

30 Giugno 2023

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