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Giornata Endometriosi. Nieddu avvia l’iter per la costituzione della Commissione regionale

di Elisabetta Caredda

Riprendono le interlocuzioni dell’assessorato e della commissione Pari opportunità con le associazioni che si occupano di endometriosi. Nieddu: “Oltre all’adozione del PDTA e del registro di patologia, saranno elaborati programmi per l’aggiornamento dei medici e per la prevenzione”. Cuccu: “Un’importante notizia per tutte le donne che hanno necessità di Centri regionali di riferimento, che auspico vengano ora presto individuati”

28 MAR - Le interlocuzioni con le associazioni che si occupano di endometriosi cominciate prima che ci si ritrovasse a dover affrontare l’emergenza pandemica dovuta alla diffusione del Covid-19 sono state dall’assessorato alla Sanità riprese. E come anticipato a dicembre al nostro giornale in risposta al sollecito della Segretaria della commissione Salute Carla Cuccu (Gruppo Idea Sardegna) che chiedeva l’applicazione della legge sull’endometriosi, l’assessore Mario Nieddu ha avviato l’iter per la costituzione della Commissione regionale.

“Si tratta – spiega l’esponente di Giunta attraverso una nota in occasione delle celebrazioni per la giornata mondiale sull’endometriosi - del primo fondamentale passo necessario a dare piena applicazione alla Legge regionale, la numero 26 del 2014, sulla prevenzione delle complicanze, la diagnosi, il trattamento e il riconoscimento della rilevanza sociale dell’endometriosi. Parliamo di quella che per noi è sempre stata una priorità. Purtroppo il lavoro iniziale ha dovuto fare i conti con un rallentamento a causa del lunghissimo periodo dall’emergenza pandemica. Ora ripartiamo con un impulso forte, insieme alla Commissione regionale Pari opportunità, con cui si lavora in stretta sinergia, e alle associazioni, con le quali non è mai mancato il confronto”.

“Secondo quanto previsto dalla normativa – prosegue l’assessore - faranno parte della Commissione regionale sull’endometriosi, oltre a una rappresentante della Commissione regionale Pari opportunità e due rappresentanti dalle associazioni delle pazienti, almeno un esperto nell’ambito dell’endometriosi per ogni specialità medica-chirurgica interessata nel percorso diagnostico-terapeutico, nonché due specialisti (uno ospedaliero e uno universitario) per l’ostetricia e ginecologia, un rappresentante dell’assessorato regionale del Lavoro e due rappresentanti di Inps e Inail”.

“Oltre all’adozione del PDTA e del registro di patologia – sottolinea Nieddu -, sarà compito della Commissione endometriosi elaborare programmi per l’aggiornamento dei medici e per l’informazione delle pazienti, individuare iniziative sulla prevenzione delle complicanze e predisporre una relazione annuale sul monitoraggio della malattia”.

“Oggi nel nostro Paese sono circa 3 milioni le donne che soffrono a causa dell’endometriosi – conclude l’assessore -. Non parliamo solo di un problema che ha ricadute sanitarie, ma di una patologia cronica con importanti ricadute anche sul piano sociale. Definire in modo omogeneo la presa in carico delle pazienti e rafforzare l’assistenza sul nostro territorio è il modo migliore per sostenere tutte le donne che soffrono a causa dell’endometriosi”.

Soddisfatta la consigliera Cuccu che commenta al nostro giornale: “Lieta di apprendere che l’assessore abbia mantenuto l’impegno di cui ha accennato in risposta al mio sollecito nel dicembre scorso. Un’importante notizia questa per tutte le donne che soffrono purtroppo di endometriosi e che hanno necessità di Centri regionali di riferimento che auspico vengano ora individuati al più presto perché le pazienti possano oggi non essere più costrette ad andare fuori dall'Isola per cercare cure appropriate”.
 
Elisabetta Caredda

28 marzo 2022
© Riproduzione riservata

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