Arriva nella serata di ieri la nota ufficiale in cui il presidente Donald J. Trump annuncia il nuovo accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, “destinato a riequilibrare il rapporto economico tra le due sponde dell’Atlantico”. L’intesa, definita dalla Casa Bianca come una “modernizzazione generazionale dell’alleanza transatlantica”, prevede l’apertura di nuovi spazi di mercato per le esportazioni statunitensi, investimenti europei per 600 miliardi di dollari negli Usa e acquisti di energia americana per 750 miliardi entro il 2028, si ricorda. Tra le novità principali, l’Unione Europea si impegna a eliminare tutte le tariffe sui beni industriali statunitensi, creando nuove opportunità per i produttori americani nei settori dell’agricoltura, della pesca e della manifattura. Contestualmente, gli Stati Uniti introdurranno un nuovo regime tariffario che prevede dazi del 15% su auto, farmaci e semiconduttori europei esportati negli USA. Tuttavia, i dazi più alti – pari al 50% – su acciaio, alluminio e rame resteranno invariati. Si conferma dunque che i medicinali faranno parte dell’accordo al 15%.
Sul fronte degli investimenti e dei flussi commerciali, l’accordo prevede che l’Unione Europea investirà 600 miliardi di dollari negli Stati Uniti entro il 2028, una cifra che si aggiunge agli oltre 100 miliardi che le imprese europee già investono annualmente nel Paese. Inoltre, Bruxelles si impegna ad acquistare 750 miliardi di dollari in energia statunitense, una mossa che punta a rafforzare la “dominanza energetica” americana – riporta la Casa Bianca – ridurre la dipendenza europea da fonti considerate ostili e contribuire a riequilibrare la bilancia commerciale tra le due economie.
L’intesa mira anche ad aprire il mercato europeo a una più ampia gamma di prodotti agricoli statunitensi, attraverso la rimozione di barriere non tariffarie e la semplificazione delle certificazioni sanitarie per prodotti come carne suina e latticini. In ambito digitale, l’UE si impegna a non imporre tasse sull’uso delle reti e a non introdurre dazi sui contenuti digitali, garantendo un flusso libero di servizi elettronici.
Inoltre, l’accordo prevede un rafforzamento della cooperazione in materia di sicurezza economica e innovazione, con un focus sulla resilienza delle catene di fornitura, sul coordinamento dei controlli agli investimenti e sul contrasto alle pratiche commerciali non di mercato da parte di Paesi terzi. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea si impegnano anche a collaborare nel contrasto all’evasione doganale e a stabilire regole comuni per assicurare che i benefici dell’intesa restino all’interno dell’area transatlantica. Sono stati inoltre firmati nuovi accordi settoriali, in particolare nei settori dell’energia e dei semiconduttori, che dovrebbero favorire un’ulteriore espansione delle esportazioni statunitensi verso l’Europa. Infine, l’Unione Europea si è impegnata ad acquistare una quantità significativa di equipaggiamento militare prodotto negli USA.
Il presidente Trump ha definito l’accordo “storico” e ha rivendicato il successo come parte integrante della sua strategia economica “America First”. “Altri presidenti hanno tentato senza successo di concludere un’intesa di questa portata con l’Europa. Oggi dimostriamo che la determinazione e la forza economica portano risultati concreti”, ha dichiarato. L’intesa arriva a seguito della dichiarazione di emergenza economica nazionale firmata da Trump lo scorso 2 aprile, motivata dall’elevato disavanzo commerciale e da pratiche giudicate sleali da parte dei partner internazionali. Secondo l’amministrazione, l’accordo rappresenta un passo decisivo per difendere i lavoratori americani e ristabilire un rapporto commerciale più equo con l’Europa.