Un approccio di genere anche per la dermatologia

Un approccio di genere anche per la dermatologia

Un approccio di genere anche per la dermatologia
Si è aperto ieri a Sorrento il primo Congresso Nazionale di Scienze Dermatologiche. Anche in questo campo si comincia ad affermare l’idea che “il vissuto della propria pelle” è diverso tra i due sessi.

“La ricerca italiana nel campo della dermatologia è viva e sta ottenendo passi da gigante grazie all’interazione tra gli specialisti della disciplina e i professionisti che si occupano di altre patologie di confine. Grazie a questo scambio la ricerca riesce a ottenere quei risultati capaci di migliorare la nostra vita quotidiana”. È così che Fabio Ayala, direttore della Clinica Dermatologica dell’Università di Napoli Federico II ha introdotto il primo Congresso Nazionale di Scienze Dermatologiche che si è aperto ieri a Sorrento e che vedrà la partecipazione di seicentocinquanta specialisti.“La dermatologia – ha commentato Ayala – oggi comprende almeno una dozzina di sottospecialità differenti fra cui la istopatologia dermatologica la dermatologia pediatrica, geriatrica, allergologica e professionale, d’urgenza, oncologica, le infezioni sessualmente trasmissibili. È oramai articolata in vari settori e i professionisti di tutte queste sottospecializzazioni si stanno incontrando a Sorrento per scambiare le loro esperienze in tema di clinica, di terapia e di ricerca che in Italia è particolarmente viva”.
Ma per i dermatologi la pelle costituisce anche un vero e proprio modello di ricerca, dal momento che a differenza di altri organi interni che non sono facilmente accessibili, è facilmente visibile e bastano piccoli prelievi per studiare infiammazioni, allergie, tumori.Anche in questo campo, poi, si comincia ad affermare un approccio di genere: “Il genere femminile e quello maschile sono diversi per tanti aspetti, per la qualità di vita, per il vissuto della propria pelle ma anche per le terapie che possono essere utilizzate in maniera differente a seconda del sesso”, ha concluso Ayala.

01 Aprile 2011

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