Continua la discesa della curva epidemica delle sindromi simil-influenzali (ILI). Nella terza settimana del 2024, infatti, l’incidenza è a 11,6 casi per mille assistiti, mentre nella settimana precedente era 14,4 (dato aggiornato rispetto a quello diffuso la scorsa settimana a seguito dei ritardi di notifica). Scende anche la proporzione dei campioni positivi ad influenza sul totale dei campioni analizzati (18,6% vs 31,2%). I casi stimati di sindrome similinfluenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 685.000, per un totale di circa 9.482.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza. Lo affermano i bollettini della sorveglianza RespiVirNet pubblicati oggi.
Sorveglianza epidemiologica
Ancora in netto calo il numero di casi di sindromi simil-influenzali (ILI) dopo aver raggiunto il picco nell’ultima settimana del 2023 con un valore pari a 18,5 casi per mille assistiti. Nella terza settimana del 2024 l’incidenza è pari a 11,6 casi per mille assistiti (14,4 nella settimana precedente).
L’incidenza è in diminuzione in tutte le fasce di età tranne nei bambini sotto i cinque anni in cui è in lieve rialzo con un valore di 31,6 casi per mille assistiti (30,8 nella settimana precedente).
Tutte le Regioni/PPAA, tra quelle che hanno attivato la sorveglianza, registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale. Abruzzo e Campania le regioni più colpite.
Sorveglianza virologica
Tra i campioni risultati positivi dall’inizio della stagione, il 26% è positivo per SARS-CoV-2, l’11%% per RSV, il 42% per influenza A, il 9% per Rhinovirus mentre i rimanenti sono risultati positivi per altri virus respiratori.