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Medicina legale. Le tabelle Simla di valutazione delle menomazioni tra 10 e 100 punti dichiarate “Buona pratica clinica” dall’Iss


Il lavoro si è basato su tre assi fondanti: la valutazione esperta basata sul consenso, il riferimento a una letteratura scientifica ampia e strutturata (oltre 4700 voci esaminate) e la multidisciplinarietà dei soggetti coinvolti.

02 APR - La valutazione medico-legale del danno alla persona in termini percentuali rappresenta un metodo convenzionale, ma consolidato, riconosciuto dal legislatore e dalla giurisprudenza. Sebbene il D.M. 3 luglio 2003 abbia fornito uno strumento normativo per le menomazioni comprese tra 1 e 9 punti, non esisteva finora un’analoga previsione per le cosiddette macrolesioni (10-100 punti), lasciando un’area sensibile del risarcimento del danno alla persona priva di riferimenti uniformi. Con il recente riconoscimento da parte dell’Istituto Superiore di Sanità come buona pratica clinico-assistenziale, le Tabelle SIMLA per la valutazione delle menomazioni dell’integrità psico-fisica comprese tra 10 e 100 punti colmano un vuoto normativo e metodologico che perdurava da decenni.

Il nuovo documento elaborato dalla Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (SIMLA), già pubblicato nel 2016 in forma scientifica, è stato aggiornato attraverso un processo metodologico rigoroso e multidisciplinare, culminato ora nel riconoscimento ufficiale come raccomandazione di buona pratica clinico-assistenziale in armonia con le Procedure di invio e valutazione di raccomandazioni per le buone pratiche clinico-assistenziali dell’ISS (v. 1.3 – marzo 2025). Si tratta del primo esempio in Italia di formalizzazione di un barème medico-legale macropermanente attraverso una procedura istituzionale e trasparente. Il Presidente di Simla, Prof. Francesco Introna, ha espresso grande soddisfazione per questo straordinario risultato: “Un obiettivo atteso da anni, centrato grazie all’impegno e alla qualità scientifica della nostra comunità. È un riconoscimento non solo alla nostra società scientifica, ma all’intera medicina legale italiana, che torna a essere riferimento tecnico e culturale nel panorama medico e giuridico nazionale”.

Il Segretario Nazionale di SIMLA, dott. Lucio Di Mauro (in foto), ideatore e promotore del piano di sviluppo scientifico da cui ha preso le mosse il progetto, sottolinea come “le tabelle rappresentino un punto di partenza, non un punto d’arrivo. La normativa vigente prevede infatti una revisione periodica delle buone pratiche, e SIMLA è già pronta a garantire l’aggiornamento continuo dello strumento, secondo l’evoluzione scientifica, clinica e sociale. Il paradigma seguito è stato chiaro: costruire un sistema che traducesse l’integrità psicofisica in modo proporzionato, coerente e giuridicamente utilizzabile, senza perdere la profondità medico-scientifica propria della nostra disciplina”. Fondamentale il contributo metodologico, curato dal dott. Giovanni Pomponio, metodologo SIMLA, che ha coordinato i lavori secondo i criteri delle conferenze di consenso formali: “Ogni passaggio, dall’identificazione degli item alla definizione degli statement, è stato condotto secondo un protocollo trasparente, documentato, ripetibile. Il nostro obiettivo era garantire non solo l’autorevolezza scientifica del risultato, ma anche la sua validità come strumento pratico e condiviso.”

Il lavoro si è basato su tre assi fondanti: la valutazione esperta basata sul consenso, il riferimento a una letteratura scientifica ampia e strutturata (oltre 4700 voci esaminate) e la multidisciplinarietà dei soggetti coinvolti. Il risultato è un documento che definisce criteri di quantificazione percentuale del danno biologico macropermanente, con intervalli percentuali specifici per organo, apparato o funzione, costruiti sulla base della compromissione reale della validità della persona. Un comitato tecnico-scientifico, una segreteria metodologica e un panel di esperti multiprofessionale hanno garantito il rigore e la terzietà dell’intero percorso. La revisione esterna del documento, affidata a esperti indipendenti, ne ha ulteriormente rafforzato l’affidabilità. Oggi, in assenza di una tabella normativa ex art. 138 del Codice delle Assicurazioni – la cui approvazione è attesa da anni – le Tabelle SIMLA rappresentano l’unico strumento scientificamente fondato e istituzionalmente validato disponibile per la valutazione uniforme del danno biologico di maggiore entità. Un risultato storico che restituisce centralità alla medicina legale come scienza al servizio della giustizia e della tutela della persona.

02 aprile 2025
© Riproduzione riservata


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