La violenza contro le donne non si ferma, anzi, i dati pubblicati oggi dall’Istat, in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, mostrano un trend molto preoccupante di crescita dei casi di donne vittime di violenza che si rivolgono ai servizi ospedalieri. E non si tratta che di una parte delle donne che subiscono violenza, che si pensa a quante non si rivolgono all’ospedale né chiedono aiuto attraverso i tanti, altri canali messi a disposizione e cresciuti negli anni.
Nel 2024 gli accessi delle donne in Pronto Soccorso (PS) con indicazione di violenza sono stati, 19.518, in aumento rispetto al dato registrato nel 2023 pari a 16.947 accessi (+15,2%). Tali valori sono in aumento anche rispetto a prima della pandemia da Covid-19: nel 2019 erano 15.800 (il 23,5% in meno). “Non è possibile – sottolinea l’Istat – misurare quanto tale incremento dipenda da una migliore capacità di intercettare il fenomeno nei dati amministrativi o da un effettivo aumento della prevalenza oppure da una aumentata volontà delle donne di rivolgersi al Pronto Soccorso. Si può comunque affermare che l’aumento dei casi femminili con indicazione di violenza è maggiore rispetto all’aumento degli accessi totali in PS (+2,2% rispetto al 2023)”.
In aumento anche il valore della quota di accessi in PS con indicazione di violenza rispetto a 10.000 accessi totali: nel 2024 è stato pari a 20,7, valore in aumento rispetto al 2023 (18,4 x 10.000 accessi in PS) e significativamente più elevato degli anni pre-pandemia quando era pari a circa 14-15 accessi per 10.000 accessi totali.
Nel 2024, si sono registrati 6,5 accessi in PS di donne con indicazione di violenza per 10.000 residenti. I tassi sono maggiori per le classi 18-49 anni (11,0 per 10.000 residenti nel 2024) e per le minori di 18 anni (7,2), mentre sono più bassi per le donne ultracinquantenni (2,8).
Per le donne di età inferiore a 18 anni, le diagnosi che vengono riportate più frequentemente negli accessi al PS con indicazione di violenza sono relative ad abuso sessuale su minore, abuso di minore non specificato, maltrattamento del bambino e anamnesi personale di trauma psichico da violenza fisica.
Per le donne di età maggiore o uguale a 18 anni le diagnosi che vengono riportate più frequentemente negli accessi al PS con indicazione di violenza sono relative a maltrattamento di adulto non specificato, abuso sessuale di adulto, anamnesi personale di trauma psichico da violenza fisica e osservazione successiva ad asserita violenza carnale o seduzione.
“La violenza contro le donne rappresenta un importante problema di sanità pubblica, oltre che una violazione dei diritti umani”, sottolinea il ministro della Salute sulla
pagina dedicata alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “La violenza ha effetti negativi a breve e a lungo termine, sulla salute fisica, mentale, sessuale e riproduttiva della vittima. Le conseguenze possono determinare per le donne isolamento, incapacità di lavorare, limitata capacità di prendersi cura di sé stesse e dei propri figli. I bambini che assistono alla violenza all’interno dei nuclei familiari possono soffrire di disturbi emotivi e del comportamento. Gli effetti della violenza di genere si ripercuotono sul benessere dell’intera comunità”.
Il ministero ricorda, allora, tutti i servizi che è possibile contattare per chieder aiuto:• 112: chiamare il numero di emergenza senza esitare, né rimandare: in caso di aggressione fisica o minaccia di aggressione fisica; se si è vittima di violenza psicologica; se si sta fuggendo con i figli (eviti in questo modo una denuncia per sottrazione di minori); se il maltrattante possiede armi.
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Numero antiviolenza e anti stalking 1522 – Il numero di pubblica utilità 1522 è attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno ed è accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile, con un’accoglienza disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo. L’App 1522, disponibile su IOS e Android, consente alle donne di chattare con le operatrici. E’ possibile chattare anche attraverso il
sito ufficiale del numero anti violenza e anti stalking 1522
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App YouPol realizzata dalla Polizia di Stato per segnalare episodi di spaccio e bullismo, l’App è stata estesa anche ai reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche
• Pronto Soccorso, soprattutto se si ha bisogno di cure mediche immediate e non procrastinabili. Gli operatori sociosanitari del Pronto Soccorso, oltre a fornire le cure necessarie, sapranno indirizzare la persona vittima di violenza verso un percorso di uscita dalla violenza
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Mappa dei consultori in Italia
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Centri antiviolenza sul sito del Dipartimento delle Pari opportunità
• Farmacie, per avere informazioni se non è possibile contattare subito i Centri antiviolenza o i Pronto soccorso
• Telefono Verde AIDS e IST 800 861061 se si è subita violenza sessuale. Personale esperto risponde dal lunedì al venerdì, dalle ore 13.00 alle ore 18.00 sui possibili rischi di contrarre infezioni a trasmissione sessuale a seguito della violenza. Si può accedere anche al sito
www.uniticontrolaids.it• Poliambulatorio dell’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà (INMP), dall’8 marzo 2021 è attivo il
Servizio Salute e Tutela della Donna, dedicato alla presa in carico delle donne più fragili o comunque bisognose di assistenza sanitaria e psicologica.