Covid. La strategia della Toscana: “Aumentiamo i reparti negli ospedali e valorizziamo le cure intermedie”
L’assessore audito in commissione Sanità con Gelli: “negli ultimi giorni il contagio da variante Omicron, che ormai rappresenta il 90% dei casi, sta rallentando. Si tratta di una lieve tendenza alla diminuzione, che si spera preluda a un ulteriore decremento nei prossimi giorni. Del resto anche la Toscana, come il resto delle regioni, si è trovata ad affrontare un picco di contagi mai registrato prima”.
21 GEN - I ricoveri in Toscana sono 1.454 e “circa il 30-35% è rappresentato da pazienti ricoverati non per Covid, ma per altre patologie, che poi sono risultati positivi al Covid. Questo crea problemi organizzativi perche' questi pazienti vanno gestiti in maniera adeguata, e dunque estenderemo il numero degli ospedali con reparti Covid, così come stiamo incrementando le strutture di cura intermedie”.
Lo ha detto l’assessore regionale al diritto alla Salute,
Simone Bezzini, sentito dalla commissione sanità del Consiglio regionale sull'andamento della pandemia, insieme al direttore della sanità toscana
Federico Gelli.
In Toscana, hanno detto Gelli e Bezzini, “negli ultimi giorni il contagio da variante Omicron, che ormai rappresenta il 90% dei casi, sta rallentando. Si tratta di una lieve tendenza alla diminuzione, che si spera preluda a un ulteriore decremento nei prossimi giorni. Del resto anche la Toscana, come il resto delle regioni, si è trovata ad affrontare un picco di contagi mai registrato prima”.
“A fronte di 600 mila positivi all’inizio della pandemia – hanno spiegato -, circa 250mila, cioè il 40%, sono stati registrati nelle ultime tre settimane. Con questi numeri ovviamente abbiamo avuto problemi con il tracciamento e con le pratiche da trattare e si sono verificati disagi e ritardi. Tuttavia – ha voluto precisare Bezzini -, introducendo la digitalizzazione di alcuni passaggi, siamo riusciti a recuperare bene, siamo una delle regioni con le performances migliori. Auspichiamo adesso che il confronto in atto tra Regioni e governo nazionale porti a ulteriori semplificazioni delle regole, soprattutto per quanto riguarda la scuola”.
Per quanto riguarda invece la campagna vaccinale i dati continuano ad essere positivi: l’86,4% degli ottantenni e oltre l’80% dei settantenni ha ricevuto la dose booster. Nella vaccinazione pediatrica risulta immunizzato un bambino su quattro sotto gli undici anni, e ci sono al momento a disposizioni 15mila dosi per le nuove prenotazioni.
21 gennaio 2022
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